Vene varicose in gravidanza: rischi e rimedi

Cosa sono le vene varicose e perché sono più frequenti in gravidanza? Vanno via dopo il parto? Scopri tutto quello che è importante sapere su questo disturbo, compresi i rischi e i rimedi per prevenirle e per curarle.

Le vene varicose o varici sono vene dilatate, ondulate e serpeggianti. Generalmente sono di colore bluastro o violaceo e compaiono sotto la superficie della pelle, anche se talvolta possono assumere l’aspetto di noduli sporgenti (vedi Fig. 1).

Le zone più colpite sono soprattutto:

  • le gambe e i polpacci
  • l’inguine (vene varicose vulvari)
  • la zona anale (emorroidi)

Vene varicose in gravidanza: i sintomi

Oltre alla presenza di vene gonfie e bluastre, possono esserci disturbi come prurito, bruciore o intorpidimento della pelle circostante.

In altre situazioni si può avere dolore al tatto, crampi, gonfiore alle gambe, ai piedi o alle caviglie, pesantezza, tensione o affaticamento alle gambe.

Vene varicose in gravidanza: chi è più a rischio?

Le vene varicose rappresentano un problema molto comune durante la gestazione, che interessa circa il 40% delle donne incinte e che tende a peggiorare con le gravidanze successive e con l’età.

In particolare, il rischio di sviluppare questo disturbo è maggiore se la donna:

  • aspetta dei gemelli
  • trascorre molte ore in piedi
  • è in sovrappeso
  • ha uno o più familiari che hanno già manifestato questo disturbo
Gambe con vene varicose in gravidanza
Fig. 1: le vene varicose sono vene dilatate, ondulate e serpeggianti. Sono generalmente di colore bluastro o violaceo e compaiono sotto la superficie della pelle, anche se possono assumere anche l’aspetto di noduli sporgenti.

Quando compaiono le vene varicose in gravidanza e quanto durano?

Le vene varicose possono presentarsi in qualunque momento della gravidanza e generalmente diventano più pronunciate con il procedere delle settimane.

Dopo il parto, tuttavia, tendono a migliorare o a scomparire nell’arco di un anno, specialmente se la futura mamma non ne ha mai sofferto prima della dolce attesa.

Da cosa dipendono?

Una delle cause principali delle vene varicose in gravidanza è rappresentata dall’ingrandimento dell’utero, che va a comprimere la vena cava inferiore (responsabile della risalita del sangue dagli arti inferiori al cuore) aumentando la pressione all’interno dei vasi sanguigni delle gambe.

Il problema è accentuato poi dall’aumento del volume di sangue (che in gravidanza è pari a circa il 40-50%), che costringe le vene degli arti inferiori a compiere uno sforzo maggiore per riportare il sangue al cuore.

Ad aggravare la situazione, si aggiunge infine l’azione del progesterone, che rilassa la muscolatura delle pareti dei vasi sanguigni e rallenta ulteriormente il ritorno venoso.

Vene varicose in gravidanza: i rimedi

Anche se non è possibile prevenire completamente le vene varicose, alcuni comportamenti possono contribuire a migliorare la circolazione sanguigna e il tono muscolare, riducendo il rischio di sviluppare questo disturbo.

  • Svolgi un regolare esercizio fisico: in particolare, nuoto e passeggiate sono ottime attività per stimolare la circolazione e favorire il ritorno venoso. Una moderata attività ti aiuterà anche a tenere sotto controllo il peso, che rappresenta un altro fattore predisponente alle vene varicose.
  • Non trascorrere troppo tempo in piedi o seduta: se svolgi un lavoro sedentario, alzati ogni tanto per una breve camminata, in modo da decongestionare i vasi sanguigni.
  • Tieni le gambe sollevate: questa posizione contribuirà a favorire il ritorno venoso al cuore, riducendo anche l’eventuale gonfiore alle gambe. Una possibile soluzione è quella di utilizzare un poggiapiedi o uno sgabello quando sei seduta e un cuscino quando ti sdrai (anche sotto il materasso). Evita invece di tenere le gambe o le caviglie incrociate, per non rallentare ulteriormente la circolazione.
  • Evita le ballerine o i tacchi vertiginosi: anche le calzature possono aiutare a prevenire le vene varicose. Quelle giuste dovrebbero avere un tacco di circa 3-5 cm, per evitare il ristagno venoso.
  • Segui una corretta alimentazione: una dieta povera di sale e ricca di frutta e verdura aiuta a preservare la salute dei vasi sanguigni e a prevenire l’eccessivo aumento di peso. In particolare, un elevato apporto di Vitamina C contribuisce a rinforzare le pareti venose.
  • Assumi molti liquidi: bere spesso è essenziale per combattere la ritenzione idrica, che a sua volta può essere causa di vene varicose.
  • Evita la ceretta a caldo: questo trattamento estetico provoca uno shock termico a livello dei capillari e delle vene di piccole dimensioni.
  • Limita l’esposizione al sole: anche se l’abbronzatura in gravidanza non è vietata (con un adeguato filtro solare ad alta protezione), è importante prevenire il surriscaldamento e un’eccessiva vasodilatazione. Per questo stesso motivo, meglio evitare bagni o docce con acqua troppo calda. Se soffri già di vene varicose, una strategia per non rinunciare alla spiaggia potrebbe essere quella di restare sotto l’ombrellone con un asciugamano umido sulle gambe. Ricorda inoltre che camminare sul bagnasciuga o con le gambe in acqua e il nuoto sono esercizi ottimi per riattivare la circolazione.
  • Utilizza delle calze elastiche: ti aiuteranno a migliorare il ritorno venoso. L’ideale è scegliere dei collant con una pressione di 18 mmHG, da indossare solitamente dal 5° mese in poi. Meglio evitare invece i gambaletti, che rischiano di comprimere troppo sopra il polpaccio e aggravare il problema. Per trarre il massimo beneficio, le calze elastocompressive andrebbero indossate al mattino prima di alzarsi dal letto. Se le vene varicose sono già comparse, consulta il tuo medico per valutare l’uso di calze con una compressione maggiore (K1 o K2).
  • Applica dei prodotti specifici: in commercio esistono diversi integratori e farmaci per le vene varicose che possono essere utilizzati anche in gravidanza (farmaci venotonici). Consulta il medico per sapere quali sono i più adatti a te e quali invece vanno assolutamente evitati.

Vene varicose in gravidanza: rischi

Generalmente, per quanto fastidiose o antiestetiche, le vene varicose non rappresentano un rischio nel breve periodo e il loro eventuale trattamento, quando necessario, può essere rimandato a dopo il parto.

La comparsa di questo disturbo, tuttavia, deve sempre essere segnalata al medico di fiducia, che monitorerà eventuali peggioramenti o cambiamenti delle lesioni.

In particolare, non esitare a contattare il ginecologo o l’ostetrica in presenza di uno dei seguenti segni o sintomi:

  • la varice ha assunto l’aspetto di un cordoncino duro e gonfio
  • l’area che circonda la varice appare arrossata, calda, gonfia o dolente
  • avverti febbre o brividi

In una piccola percentuale di casi, infatti, le vene varicose possono dare luogo alla formazione di piccoli coaguli sanguigni, che se non trattati tempestivamente possono causare infiammazione, infezione e altre conseguenze molto serie, che possono mettere a rischio la salute della futura mamma.


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