Il video della 13a settimana
Peso e lunghezza alla 13ª settimana
Mese | 3° mese |
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Età gestazionale | da 12+0 a 12+6 |
Lunghezza del feto (*) | 5.4 cm |
Aumento di peso (**) | +2 kg |
Gruppo mamme | Dicembre 2023 |
Quanti mesi sono 13 settimane di gravidanza?
Alla tredicesima settimana ti trovi alla fine del terzo mese di gestazione. Per conoscere l’esatta corrispondenza tra mesi e settimane di gravidanza puoi usare la nostra tabella di conversione.

13a settimana: sintomi frequenti
- Aumento del livelli di energia
- Dolore al legamento rotondo
- Stitichezza
- Acidità di stomaco
Come cambia il tuo corpo
Legamenti in tensione
In questo periodo inizierai finalmente a sentirti incinta: l’utero, infatti, continua a ingrandirsi e rende la tua pancia sempre più evidente. Se avverti un leggero dolore all’addome, quando ti alzi improvvisamente o quando cambi posizione, non preoccuparti: sono i legamenti che si stanno stirando per assecondare la crescita uterina. Per alleviare questo sintomo fai un bagno caldo o un delicato massaggio. In ogni caso, continua ad ascoltare i segnali inviati dal tuo corpo e non dimenticarti di concederti il giusto riposo.
La magia del secondo trimestre
Con l’ingresso nel secondo trimestre di gravidanza, sintomi come nausea e stanchezza dovrebbero scomparire. Di conseguenza, come per magia, potresti scoprirti improvvisamente piena di nuove energie. D’altra parte, potresti continuare a soffrire di bruciore di stomaco, stitichezza o altri problemi intestinali. Tutto nella norma: si tratta di tipici effetti secondari dovuti all’aumento del progesterone. Tuttavia, se accanto al fastidio subentrano crampi forti e vomito, contatta immediatamente il tuo ginecologo o recati al pronto soccorso.
Diamo l’annuncio?
Se non hai ancora condiviso la bella notizia con amici e parenti, potrebbe essere il momento giusto per farlo. Questo è anche il periodo in cui molte future mamme decidono di comunicare la gravidanza al datore di lavoro.
Una volta dato l’annuncio, famigliari, amici e colleghi potranno diventare partecipi della dolce attesa, offrendoti il loro sostegno e aiutandoti a vivere più serenamente i mesi che seguiranno. Preparati tuttavia a gestire anche qualche invadenza e una buona dose di consigli non richiesti. Per affrontarli, armati di pazienza e fai ricorso a tutte le tue doti di ironia e sdrammatizzazione!
Come cresce il bambino
È lungo circa 5,4 centimetri, più o meno quanto una pesca, e pesa circa 25 grammi.
Sempre più perfetto
Il tuo piccolo somiglia ormai a un bambino completamente formato, ma non è ancora in grado di sopravvivere fuori dall’utero perché i suoi organi si stanno ancora sviluppando e perfezionando.
Nell’intestino, stanno comparendo i villi, che aumenteranno la superficie disponibile per l’assorbimento dei nutrienti, mentre il fegato ha cominciato a fabbricare la bile e ha sostituito il sacco vitellino nella produzione delle cellule del sangue, in attesa che entrino in funzione la milza e il midollo osseo.
Anche se i genitali sono completamente formati e visibili, la conferma del sesso arriverà probabilmente solo con l’ecografia morfologica, che viene generalmente eseguita intorno alla 20a settimana.
Nuove scoperte!
Il collo del tuo bambino è ben sviluppato e riesce a sostenere i movimenti della testa, che adesso rappresenta un terzo dell’intera lunghezza. Internamente, si stanno sviluppando le corde vocali, che però inizieranno a funzionare solo dopo la nascita, e sulle dita si tanno formando le impronte digitali.
Nel frattempo, il tuo piccolo comincia a esplorare e scoprire il mondo che lo circonda: anche se le orecchie non sono ancora completamente formate, riesce già a sentire alcuni suoni che lo raggiungono attraverso l’utero. Inoltre, si sta preparando per la sua prima poppata: ha iniziato infatti ad assaggiare e deglutire il liquido amniotico e durante l’ecografia potresti vederlo mentre si succhia il pollice!
Lo sai che…
Se sei in attesa di una femminuccia, in questo momento, le sue ovaie contengono circa 7 milioni di ovociti primari, che diventeranno 1-2 milioni alla nascita e si ridurranno a circa 300.000-500.000 nella pubertà.
Per il papà
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Controlli ed esami da fare
Prima ecografia
L’ecografia del primo trimestre, detta anche ecografia di datazione, è la prima delle tre ecografie raccomandate durante la gestazione e deve essere eseguita entro la 14a settimana. Durante questo esame, saprai se la tua gravidanza è singola o gemellare e potrai sentire il battito cardiaco del tuo bambino e vedere il suo cuore. Inoltre, verrà fatta una datazione ecografica per stabilire l’epoca del concepimento e la data presunta del parto.
Translucenza nucale
In questi giorni è possibile eseguire l’ecografia ostetrica per lo studio della translucenza nucale. Questo esame non invasivo viene effettuato esclusivamente tra le settimane 11+0 e 13+6 e consente di calcolare la probabilità che il feto presenti alcune anomalie cromosomiche. Per una maggiore precisione dell’esito, viene solitamente abbinato al Bi-Test nel cosiddetto test combinato.
I consigli della 13a settimana di gravidanza
- È arrivato il momento di prenotare l’ecografia morfologica, che viene generalmente effettuata tra le settimane 19+0 e le 21+0. Questo esame serve a controllare l’eventuale presenza di anomalie e malformazioni del feto e, nella maggior parte dei casi, permette di stabilire con certezza il sesso del bambino.
- L’ingrandimento dell’utero e l’aumento di peso in gravidanza possono causare la comparsa di smagliature sull’addome, sul seno, sui glutei o sui fianchi. Per prevenirle, idrata la pelle con olio di mandorle dolci o con creme specifiche, soprattutto dopo il bagno o la doccia.
- In caso di bruciore di stomaco, cerca di evitare le fritture e i cibi troppo grassi, e riduci il consumo di caffeina. Dopo mangiato, aspetta almeno due ore prima di coricarti e prova a dormire con un cuscino in più sotto la testa.
- In gravidanza è sempre bene evitare l’assunzione di alcol e medicinali (anche da banco, se non prescritti dal medico): queste sostanze, infatti, sono in grado di attraversare la barriera della placenta e di arrivare al bambino, che non è ancora in grado di metabolizzarli.