Il video della nascita
Peso e lunghezza alla 41ª settimana
Mese | ° mese |
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Età gestazionale | da 40+0 a 40+6 |
Lunghezza del feto (*) | 51.2 cm |
Peso del feto (*) | 3617 grammi |
Aumento di peso (**) | +16 kg |
Gruppo mamme | Ottobre 2024 |
41a settimana: sintomi frequenti
- Contrazioni di Braxton-Hicks (pancia dura)
- Perdite di colostro
- Insonnia
- Ansia
- Mal di schiena
- Bruciore di stomaco
- Piedi e caviglie gonfie
Come cambia il tuo corpo
Ognuno ha i suoi tempi
Se stai leggendo queste righe, significa che il tuo piccolo ha deciso di farsi attendere più del previsto e questo potrebbe farti sentire un po’ ansiosa e preoccupata. Innanzitutto, cerca di non sentirti “fuori scadenza”: sei un essere umano e non una confezione di latte! Ricorda che il conteggio delle settimane di gravidanza è puramente convenzionale e che la data del parto si chiama “presunta” proprio perché non è affatto certa! Il tuo ciclo mestruale, ad esempio, potrebbe essere più lungo dei classici 28 giorni oppure il concepimento potrebbe essere avvenuto più tardi del previsto.
Per tutti questi motivi, anche se non è facile, cerca di affrontare questa attesa con serenità: riposati e distraiti con attività piacevoli, coccolati con un massaggio prenatale o fai una passeggiata. Non dimenticare, tra l’altro, che camminare è una delle attività che aiuta a stimolare l’inizio del travaglio!
Quanto durerà l’attesa?
Superata la 40a settimana, i controlli del ginecologo e dell’ostetrica potrebbero diventare più ravvicinati, con tempi e modalità che cambiano a seconda del punto nascita scelto.
Se gli esami confermeranno che tu e il tuo bimbo state bene e la quantità di liquido amniotico è adeguata, non ci sarà alcuna urgenza di indurre il parto. Anche in questo caso, tuttavia, i protocolli si differenziano in base alla struttura ospedaliera.
In linea generale possiamo dire che, se la gravidanza prosegue in modo fisiologico, solitamente si attende da un minimo di 41 settimane + 2 giorni a un massimo di 41 settimane + 5 giorni. In alcune strutture, tuttavia, se la futura mamma ha più di 40 anni, l’induzione potrebbe essere anticipata.
I sintomi delle ultime settimane
In questi giorni, mal di schiena, gonfiore e bruciore di stomaco potrebbero accentuarsi e la testa del bambino potrebbe provocare una sorta di bruciore nella parte superiore della vagina: per quanto sia fastidioso, è normale e si risolverà dopo la nascita.
La comparsa di diarrea o nausea, eventualmente accompagnate da vomito, potrebbero invece indicare che il tuo tratto gastro-intestinale si sta “ripulendo” in vista del travaglio. Se però sono accompagnati da febbre o se durano per più di 48 ore, è bene contattare il tuo medico di fiducia.
Infine, l’arrivo delle contrazioni potrebbe essere anticipato anche da un senso di debolezza o da brividi. Non preoccuparti e cerca di riposare il più possibile. Nel frattempo, continua a prestare attenzione ai movimenti del tuo bambino e preparati a perderti nei suoi occhi!
Come cresce il bambino
È lungo circa 51 centimetri e pesa circa 3,6 chilogrammi.
Questione di giorni
Anche se il tuo piccolo se la prende comoda, il grande momento è sempre più vicino e lui continua a esercitare tutte le abilità che presto dovrà mettere in pratica: succhia e deglutisce allenandosi per la prima poppata, inala il liquido amniotico preparandosi a riconoscere il tuo odore, espande il torace come se respirasse e apre e chiude gli occhi, in attesa di vedere il tuo viso. Ormai è davvero questione di giorni e potrete finalmente conoscervi, anche se in realtà non sarà davvero un primo incontro, ma piuttosto un ritrovarvi. E tu sei pronta ad abbracciare il tuo bambino?
Lo sai che…
I bambini nati dopo la 40a settimana tendono ad avere la pelle un po’ secca e screpolata, perché la vernice caseosa si è riassorbita già da alcune settimane. Inoltre, rispetto ai neonati a termine, potrebbero avere le unghie più lunghe ed essere più “capelloni”!
Per il papà
Cerca di sostenere la tua compagna e di accogliere le sue ansie. Ascoltala, rassicurala e aiutala a distrarsi, in modo che possa vivere i giorni che mancano al parto nel modo più sereno possibile!
Controlli ed esami da fare
Il tipo e la frequenza dei controlli effettuati nei prossimi giorni potrebbe cambiare a seconda della struttura scelta per partorire. In linea generale, comunque, i protocolli prevedono l’esecuzione dei seguenti esami.
- Ecografia ostetrica
- Cardiotocografia esterna
I consigli della 41a settimana di gravidanza
Se il travaglio sembra non voler partire, esistono alcuni strategie che potrebbero essere utili per indurre il parto naturalmente. Ecco un paio di suggerimenti.
- Stimolazione dei capezzoli: applica un impacco caldo o un getto d’acqua calda su un seno e poi sull’altro, per circa un’ora. Secondo alcuni studi, questa tecnica favorisce il rilascio di ossitocina, l’ormone responsabile delle contrazioni
- Rapporti sessuali: è uno dei metodi più conosciuti per avviare naturalmente il travaglio, anche se non ha evidenze scientifiche. In effetti, lo sperma contiene delle sostanze, dette prostaglandine, che potrebbero favorire l’inizio delle contrazioni. L’orgasmo femminile, inoltre, è associato alla liberazione di ossitocina.