La toxoplasmosi in gravidanza: rischi e comportamenti da evitare

Tutto quello che devi sapere su toxoplasmosi e toxo-test in gravidanza.

Perché è importante proteggersi dalla toxoplasmosi in gravidanza? Quali sono i possibili rischi e come prevenire il contagio? E se si ha un gatto in casa, come devo comportarsi? Ecco tutte le risposte!

Cos’è la toxoplasmosi

La toxoplasmosi è un’infezione causata dal Toxoplasma gondii, un microrganismo che può essere presente negli alimenti crudi e nelle feci di alcuni animali, come il gatto. Generalmente è asintomatica, ma se contratta durante la gravidanza può essere trasmessa al feto, aumentando il rischio di aborto spontaneo e di anomalie permanenti a livello oculare o cerebrale.

Infografica su toxoplasmosi in gravidanza: come si prende?

Toxoplasmosi in gravidanza: come comportarsi

Il primo passo è quello di capire se sei immune, ossia se hai già avuto quest’infezione in passato e hai sviluppato degli anticorpi protettivi. Per scoprirlo, dovraisottoporti a un semplice esame del sangue, detto toxo-test, che solitamente viene prescritto in occasione della prima visita ostetrica. In base all’esito, sarà il ginecologo a stabilire se ripetere l’esame altre volte nei mesi successivi. Il toxo-test rivela anche se l’infezione è in corso durante la gravidanza: in questo caso, il medico ti prescriverà alcuni accertamenti e una cura antibiotica, che proseguirà per tutta la durata della gestazione.

Come interpretare i risultati del toxo-test

Questo esame ricerca la presenza nel sangue di due specifici anticorpi contro il toxoplasma: le IgG e le IgM

  • Se le IgM sono negative e le IgG positive, significa che sei immune alla toxoplasmosi perché l’hai già contratta in passato.
  • Se le IgG e le IgM sono positive, significa che hai contratto l’infezione e dovrai sottoporti a un ulteriore esame, il test di avidità, per capire se il contagio è recente, e a un’amniocentesi (dopo la diciottesima settimana di gestazione).
  • Se le IgG sono negative e le IgM positive, significa che hai appena contratto l’infezione e dovrai seguire le indicazioni del medico. 
  • Se le IgG e le IgM sono negative, significa che non hai mai contratto l’infezione e che quindi non sei immune. Di conseguenza, dovrai prestare particolare attenzione alle tue abitudini alimentari ed evitare il contatto con feci di animali che potrebbero essere veicolo di infezione.

Toxoplasmosi in gravidanza: quali sono i cibi da evitare

Gli alimenti a rischio sono soprattutto quelli crudi e in particolare:

  • carne cruda o poco cotta
  • salumi crudi o insaccati (come il prosciutto crudo e il salame)
  • frutta e ortaggi crudi non lavati adeguatamente

Meglio quindi sbucciare o cuocere la verdura e la frutta, e lavarla sempre con cura, eventuamente aggiungendo una piccola quantità di detergente a base di cloro nell’acqua. Prima di mangiare o cucinare, inoltre, è importante lavare sempre scrupolosamente le mani con acqua calda e sapone, così come gli utensili e le superfici utilizzate per la preparazione degli alimenti a rischio. Attenzione infine ai cibi di dubbia provenienza o preconfezionati, quando non sia possibile conoscere con sicurezza il processo di preparazione e accertare che siano state rispettate tutte le norme igieniche.

Gatti e altri animali domestici: quali precauzioni adottare per evitare la toxoplasmosi

Gatti e toxoplasmosi in gravidanza

Niente paura: anche se non sei immune alla toxoplasmosi, non sarà necessario allontanare il tuo amico a quattro zampe! Il gatto, come qualsiasi altro animale da compagnia, non rappresenta un pericolo per te e il tuo bambino, purchè vengano rispettate le seguenti precauzioni.

  • Per non entrare in contatto con le sue feci, chiedi a qualcun altro (magari al futuro papà) di pulire la sua cassettina igienica, possibilmente ogni giorno. Se non hai nessuno che possa aiutarti, previeni qualsiasi tipo di rischio indossando dei guanti e una mascherina durante le operazioni di pulizia e poi lavati le mani con sapone e acqua calda.
  • Se hai dubbi sullo stato di salute del tuo animale e non sai se è portatore di toxoplasmosi, chiedi al veterinario se è il caso di sottoporlo a un esame del sangue
  • In linea di massima, se l’animale ha uno stile di vita prettamente casalingo non corri pericolo di contrarre l’infezione. Evita invece il contatto con animali che non conosci, come i gatti randagi.

Toxoplasmosi in gravidanza: attenzione al giardinaggio!

In ultimo, attenzione a manipolare terra di orti e giardini! Usa sempre dei guanti e comunque lava accuratamente le mani prima di toccare occhi e mucose.

Fonti

  • Istituto Superiore di Sanità, Toxoplasmosi, Epicentro-iss.it