Pancia gonfia in gravidanza: cause e rimedi

Che si tratti dell'inizio della gravidanza o dell'ultimo trimestre, la pancia gonfia è uno dei problemi più comuni delle mamme in attesa. Ecco da cosa dipende e cosa puoi fare per alleviarlo.

Il gonfiore addominale (pancia gonfia) rientra a pieno titolo tra i disturbi più imbarazzanti della gravidanza, oltre che tra i più comuni.

La causa è un eccesso di gas nello stomaco e nell’intestino, che può provocare una fastidiosa sensazione di pesantezza e di tensione. Ecco perché molte future mamme lamentano di avere la pancia gonfia e dura, spesso già a inizio gravidanza.

Tutto ciò può avere conseguenze piuttosto “sconvenienti”, come la comparsa di frequenti episodi di eruttazione e flatulenza. Inoltre, può causare dolorosi crampi all’addome e mal di pancia, che quando particolarmente intensi possono essere fonte di preoccupazione per la mamma in attesa.

Donna incinta con palloncino disegnato sul pancione , come simbolo della pancia gonfia in gravidanza

Pancia gonfia in gravidanza: quando compare?

Il gonfiore addominale si manifesta generalmente intorno all’undicesima settimana di gravidanza. Non è raro, tuttavia, che la pancia gonfia compaia fin da subito e rientri quindi tra i sintomi dei primi giorni di dolce attesa.

Per questi motivi, alcune future mamme potrebbero confondere questa manifestazione con i primi accenni di una vera e propria pancia da gravidanza, anche se in realtà il feto è ancora troppo piccolo per determinare una crescita visibile dell’addome.

Pancia gonfia in gravidanza: le cause

Pesantezza e gonfiore addominale sono causati dal progesterone, che rilassa la muscolatura dello stomaco e dell’intestino, e rallenta la progressione del cibo all’interno del tubo digerente.

Questo fenomeno è estremamente utile in gravidanza, perché aumenta l’assorbimento dei nutrienti necessari alla crescita del bambino. Dall’altra parte, però, favorisce la produzione di gas da parte della flora batterica presente nel tratto digestivo.

A peggiorare la situazione, abbiamo poi l’ingrandimento dell’utero, che con il procedere della gravidanza va a comprimere lo stomaco e l’intestino, rallentando ulteriormente la digestione e causando reflusso acido e stitichezza.

Pancia gonfia in gravidanza: rimedi e consigli utili

Ecco alcuni semplici rimedi che possono aiutarti a contrastare il gonfiore intestinale.

  • Assumi molti liquidi, preferibilmente lontano dai pasti: una corretta idratazione ti aiuterà a prevenire la stipsi, che può contribuire ad aggravare il problema del gonfiore. Per evitare di appesantire troppo lo stomaco, tuttavia, cerca di bere prima o dopo i pasti, e non durante. Oltre all’acqua, può rivelarsi molto utile l’assunzione di tisane a base di finocchio, che favoriscono la digestione e l’espulsione dei gas intestinali.
  • Limita gli alimenti “a rischio”: i cibi fritti o ricchi di zuccheri e grassi, così come le bibite gassate e la caffeina, rallentano la digestione e favoriscono la produzione di gas. Per lo stesso motivo, meglio ridurre il consumo di legumi non decorticati e di alcune verdure, come broccoli e cavolfiori.
  • Evita i pasti abbondanti: meglio frazionarli nell’arco della giornata, per non appesantire troppo lo stomaco e l’intestino.
  • Mastica lentamente: questa accortezza ti aiuterà a diminuire l’ingestione d’aria. Evita inoltre di parlare mentre mangi e limita il consumo di gomma da masticare.
  • Dopo i pasti, aspetta almeno due o tre ore prima di coricarti: distendersi poco dopo mangiato rallenta la digestione.
  • Mantieniti attiva: anche una breve camminata può aiutarti a stimolare la digestione. L’esercizio fisico, inoltre, è un ottimo rimedio contro ansia e stress, che possono favorire un’eccessiva produzione di gas intestinali.
  • Consulta il tuo medico di fiducia: in caso di forte disagio, potrà prescriverti l’assunzione di integratori o medicinali compatibili con la gravidanza.

Pancia gonfia in gravidanza: quando preoccuparsi?

Per quanto spiacevole e fastidioso, la pancia gonfia non rappresenta un pericolo per mamma e bambino.

In caso di dolore o crampi addominali, tuttavia, è sempre necessario contattare il medico di fiducia: questi sintomi, infatti, potrebbero richiedere ulteriori accertamenti per escludere la presenza di altri problemi.

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