Flussimetria in gravidanza

Una particolare tecnica ecografica è la flussimetria o scansione Doppler che permette di valutare il flusso sanguigno verso l’utero (flussimetria materna) o tra la placenta e il bambino (flussimetria fetale)

La flussimetria delle arterie uterine (flussimetria materna) si esegue in particolare tra la 17° e la  24°  settimana i gravidanza ma può anche essere impiegata nel primo trimestre in concomitanza agli esami di diagnosi prenatale.

La flussimetria dell’ arteria ombelicale si esegue solitamente dalla 32° settimana e spesso in concomitanza con l’ecografia di accrescimento. In questo caso di può anche andare a misurare il flusso sanguigno non solo  attraverso il cordone ombelicale ma anche  in altre parti del corpo del bambino, come il cervello e il cuore.  In questo modo si verifica se il feto sta ricevendo tutto l’ossigeno e i nutrienti di cui ha bisogno attraverso la placenta.

 Quando è richiesta la flussimetria?

Il medico può richiedere un Doppler se in particolare:

  • si tratta di una gravidanza gemellare
  • se la donna ha un indice di massa corporea alto o basso
  • se la donna  soffre di ipertensione o diabete
  • se la donna è una fumatrice, assume alcol o farmaci
  • sei il bimbo non sta crescendo regolarmente (o vi è un ritardo di crescita)
  • se la donna ha avuto un altra gravidanza con ritardo di crescita fetale
  • in caso  morte perinatale o di aborto tardivo nella precedente gravidanza
  • se la donna ha avuto una infezione come la toxoplasmosi o il citomegalovirus.

Flussimetria dell’arteria uterina

Le arterie uterine portano il sangue  all’ utero, pertanto attraverso una scansione Doppler delle arterie uterine si va a verificare che il sangue raggiunga la placenta.

Il bambino ha bisogno di molte sostanze nutritive e di ossigeno per crescere regolarmente. Pertanto, le pareti delle arterie uterine dovrebbero essere elastiche, per consentire un corretto flusso sanguigno. In gravidanza, queste arterie normalmente piccole aumentano di dimensioni per consentire un maggiore flusso.

Se il sangue non  raggiunge  la placenta in quantità ottimale il bambino potrebbe non ricevere i nutrienti e l’ossigeno di cui ha bisogno attraverso il cordone ombelicale.

Si esegue  una scansione Doppler dell’arteria uterina se, ad esempio,  si ha un’alta probabilità di sviluppare la pre-eclampsia, una patologia che influisce sul funzionamento della placenta.

Flussimetria dell’arteria ombelicale

Questo tipo di scansione Doppler va a verificare il flusso di sangue attraverso il cordone ombelicale, dal bambino alla  placenta. In questo modo si va a vedere se il bambino sta ricevendo tutto ciò di cui ha bisogno dalla placenta.

Se si riscontrano problemi durante la flussimetria dell’arteria ombelicale, il medico valuterà anche  il flusso sanguigno nel cervello del bambino e nella sua aorta, che è l’arteria principale del suo corpo.

Se si notano problemi potrebbero essere richieste  flussometrie successive, a distanza di pochi giorni,  per controllare la salute del bambino e decidere il momento e il luogo migliore per partorire.

Se la flussimetria dimostra che il   bambino non riceve abbastanza nutrienti o ossigeno, potrebbe essere necessario partorire in anticipo.

Il cardiotocografo

Il cardiotocografo (CTG) che si usa solitamente durante il travaglio, è una forma di Doppler che utilizza solo il suono e non produce immagini. Permette di verificare il ritmo del battito cardiaco del bambino.

Ci sono in commercio dei Doppler  casalinghi che permettono di ascoltare il battito fetale, ma se state vivendo una gravidanza senza complicazioni non è necessario acquistarlo. L’importante è monitorare i movimenti del bambino nel corso della giornata.  Se i movimenti del bambino rallentano o si notano variazioni rispetto ai movimenti abituali  è molto importante chiamare il medico o recarsi in ospedale per un controllo.