Caldo in gravidanza: perché può essere pericoloso e come proteggersi

Perché le donne in gravidanza soffrono di più il caldo, quali rischi corrono e come prevenirli?

Un clima caldo e umido può essere fastidioso per chiunque. Per le donne in gravidanza, tuttavia, il caldo eccessivo può essere perfino rischioso. Vediamo perché e come proteggere la propria salute e quella del bambino.

Troppo caldo in gravidanza: perché è pericoloso?

Il corpo di una donna in gravidanza si trova ad affrontare molti cambiamenti fisici e ormonali, che la rendono più esposta a un eccessivo surriscaldamento e alle sue possibili conseguenze, come:

  • spossatezza;
  • disidratazione;
  • vertigini;
  • colpi di calore.

Questo perché l’organismo di una donna incinta fa più fatica ad abbassare la temperatura corporea e tende a perdere liquidi più facilmente.

Le conseguenze possono essere rischiose sia per la mamma che per il bambino. Da un lato, la disidratazione aumenta il rischio infezioni urinarie, mentre le vertigini possono essere causa di pericolosi svenimenti e cadute.

L’eccessiva perdita di liquidi può inoltre innescare delle contrazioni uterine, che in determinati casi possono causare un avvio del travaglio prima del termine.

Alcuni studi, infine, hanno dimostrato che l’ipertermia (ossia l’eccessivo surriscaldamento corporeo) in gravidanza può aumentare il rischio di malformazioni congenite del feto (Graham JM Jr. 2020).

Come proteggersi quando il caldo è eccessivo

1. Verifica il tuo livello di rischio

Ogni anno, il Ministero della Salute pubblica dei bollettini giornalieri sulle ondate di calore, ossia quelle condizioni climatiche caratterizzate da “temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione“. I bollettini riguardano 27 città italiane, con previsioni a 24, 48 e 72 ore.

Per affrontare il caldo estivo nella massima sicurezza, ti consigliamo quindi di consultare i Bollettini sulle ondate di calore 2025 e di controllare il livello di rischio segnalato nella tua città o meta di vacanza:

  • bollino verde = nessun rischio
  • bollino giallo = rischio basso previsto per le successive 24-72 ore
  • bollino arancione = rischio elevato previsto per le successive 24-72 ore
  • bollino rosso = rischio elevato persistente per 3 o più giorni consecutivi per le successive 24-48 ore

2. Bevi molta acqua

In gravidanza è ancora più importante mantenersi idratata. Il consiglio è di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, per ripristinare i liquidi persi con la sudorazione e mantenere costante il volume sanguigno.

Altre bevande consigliate sono le spremute e i centrifugati di frutta e verdura fresca.

Sono invece da evitare:

  • bevande troppo fredde
  • bibite gassate e/o zuccherate
  • bevande contenenti caffeina
  • alcolici (assolutamente vietati in gravidanza)

Per verificare se sei abbastanza idratata, puoi controllare il colore delle tue urine: se è chiaro significa in genere che stai bevendo abbastanza.

3. Mangia molta frutta e verdura fresca

In particolare, nelle indicazioni del Ministero della Salute leggiamo che è importantissimo “mangiare molta frutta fresca, come agrumi, fragole, meloni (che contengono fino al 90% di acqua) e verdure colorate, ricche di sostanze antiossidanti (peperoni, pomodori, carote, lattughe), che proteggono dai danni correlati all’ozono, che raggiunge le concentrazioni più elevate proprio nelle ore più calde della giornata“.

4. Evita di uscire nelle ore più calde

Soprattutto nei giorni di allerta arancione o rossa, meglio evitare di esporsi al sole dalle 11 alle 18. In questa fascia oraria, sarebbe preferibile restare all’ombra in un ambiente fresco e ventilato.

Ricorda che la pelle è particolarmente sensibile in gravidanza e i raggi UV possono causare la comparsa di macchie scure sul volto e sull’addome. Per questa ragione, prima di esporti al sole applica sempre una buon prodotto solare ad alto fattore protettivo.

5. Proteggiti anche in casa

Il caldo eccessivo può colpire anche al chiuso. Usa delle tende o delle veneziane per schermare le finestre dove batte il sole (possibilmente senza ostacolare il passaggio dell’aria). Per rinfrescarti ulteriormente puoi usare un ventilatore o l’aria condizionata.

Attenzione però: in caso di climatizzatore è importante evitare temperature troppo basse (non più di 5°C rispetto all’esterno) e pulire regolarmente i filtri. In generale, la temperatura ideale nelle stanze di casa o nel luogo di lavoro dovrebbe essere mantenuta tra i 24 e i 26°C.

6. Attenzione ai viaggi in auto

Imposta la temperatura dell’auto in modo da rinfrescare adeguatamente l’abitacolo. In ogni caso, se possibile, evita gli spostamenti nelle ore più calde della giornata e porta con te una scorta d’acqua da bere durante il viaggio.

7. Indossa abiti leggeri e comodi

Scegli un abbigliamento ampio, leggero e traspirante. Ti aiuterà a evitare il surriscaldamento e permetterà al sudore di evaporare rapidamente, prevenendo fastidiose eruzioni cutanee. Parola d’ordine: fibre naturali e colori chiari.

Per approfondire queste indicazioni puoi consultare l’opuscolo informativo del Ministero della Salute (Consigli alla popolazione per affrontare le ondate di calore)

Altri suggerimenti per affrontare il caldo in gravidanza

Tira su le gambe!

Le alte temperature possono peggiorare il gonfiore alle gambe e ai piedi in gravidanza. Per ridurre questo disturbo, cerca di tenere le gambe sollevate quando possibile: ad esempio, se al lavoro passi molto tempo seduta, puoi provare a utilizzare un poggiapiedi.

Prova con un tuffo o una doccia fresca

L’acqua è la migliore amica di una futura mamma. Un tuffo al mare o in piscina non solo abbasserà la temperatura corporea, ma allevierà anche il peso del pancione. In alternativa, nelle ore più calde della giornata, rinfrescati con una doccia.

Quando preoccuparsi

L’eccessivo surriscaldamento può causare dei sintomi che richiedono attenzione da parte del medico, come:

  • sete intensa
  • crampi muscolari (soprattutto durante la notte)
  • sudorazione eccessiva rispetto alla norma
  • pelle e mucose asciutte
  • fiato corto
  • vertigini o svenimenti
  • mal di testa
  • pressione bassa
  • debolezza
  • nausea
  • palpitazioni
  • ansia
  • urine scure

In presenza di uno o più di questi sintomi, aumenta l’assunzione di liquidi e, in assenza di miglioramenti, rivolgiti al tuo medico di fiducia.

Fonti