Vasa previa: cosa sono, sintomi e trattamento

I vasa previa sono una rara ma pericolosa complicazione della gravidanza che può avere gravi conseguenze sul feto.

Durante tutta la gravidanza, il feto riceve ossigeno e nutrimento attraverso il sangue materno, che dalla placenta arriva al bambino tramite i vasi sanguigni contenuti nel cordone ombelicale.

Raramente, tuttavia, può verificarsi una grave complicazione chiamata vasa previa, per cui i vasi sanguigni fetali non sono isolati e protetti all’interno del cordone e si trovano accanto dell’apertura interna della cervice uterina.

Se questa condizione non viene diagnosticata per tempo, può avere pericolose conseguenze: durante il travaglio, infatti, i vasi sanguigni possono rompersi causando gravi sanguinamenti, che possono arrivare a provocare la morte del feto.

Tuttavia, quando la diagnosi di vasa previa viene effettuata precocemente, tra le 18 e le 26 settimane di gravidanza, la percentuale di sopravvivenza fetale molto elevata (98,6%).

Come è fatto il cordone ombelicale: infografica

Cosa sono i vasa previa

I vasa previa sono una rara complicazione della gravidanza, che si ha quando i vasi sanguigni del feto – nel loro tragitto verso la placenta – non sono contenuti nel cordone ombelicale e decorrono in prossimità o al di sopra dell’orifizio uterino interno.

Pur essendo una condizione rara (1 caso su 2.500 nascite), i vasa previa sembrano essere più comuni nelle gravidanze ottenute tramite fecondazione in vitro (circa 1 su 200 nascite).

Infografica sui vasa previa

Che differenza c’è tra placenta previa e vasa previa

La placenta previa è una placenta posizionata troppo in basso all’interno dell’utero, al punto da coprire in parte o completamente l’orifizio uterino interno. Come i vasa previa, anche questa condizione comporta un rischio di gravi emorragie al momento del parto.

In aggiunta, la presenza di placenta previa aumenta il rischio di vasa previa: queste due complicazioni possono quindi essere associate tra loro.

Quali sono le possibili cause

Le cause di vasa previa sono fondamentalmente due.

1. Inserzione velamentosa del cordone ombelicale

Si parla di inserzione velamentosa quando il cordone ombelicale va ad inserirsi nella membrana del sacco amniotico invece che nella placenta.

In questo caso, per raggiungere la placenta, i vasi sanguigni del feto viaggiano “liberi” lungo la membrana, senza essere protetti dal cordone e dal sacco amniotico.

Se il loro passaggio avviene in prossimità dell’orifizio uterino interno, si avrà la condizione di vasa previa.

2. Anomalie della placenta

In rari casi, la placenta non si sviluppa come un corpo unico, ma si divide in due o più lobi. In particolare si parla di:

  • placenta bilobata, quando è suddivisa in due lobi di grandezza simile;
  • placenta multilobata, quando i lobi sono più di due;
  • placenta succenturiata, quando si osserva un lobo principale di dimensioni maggiori e uno o più lobi accessori più piccoli.

In tutte queste situazioni, il cordone può andare ad inserirsi in uno dei lobi o nella membrana tra di essi, lasciando scoperti i vasi sanguigni che si estendono tra un lobo e l’altro. Anche in questo caso, se il passaggio dei vasi non protetti avviene in corrispondenza dell’apertura interna dell’utero, si avrà la condizione di vasa previa.

Esistono dei fattori di rischio?

Sì, esistono delle condizioni che possono predisporre allo sviluppo di vasa previa. Tra queste troviamo:

  • gravidanze gemellari
  • fecondazione in vitro
  • precedenti parti cesarei
  • precedenti interventi chirurgici all’utero
  • placenta previa o placenta bassa

Quali sono i sintomi di vasa previa

Solitamente i vasa previa non hanno sintomi evidenti e la diagnosi avviene durante le ecografie di routine.

In casi rari, la donna può sperimentare un sanguinamento vaginale tra il secondo e il terzo trimestre, in assenza di dolore.

In seguito alla rottura delle membrane, spesso si osserva un rallentamento del battito del feto (bradicardia fetale).

Come avviene la diagnosi

Di solito la condizione di vasa previa viene diagnosticata attraverso un’ecografia prenatale effettuata tra le 18 e le 26 settimane di gravidanza.

In caso di sospetto durante la normale ecografia transaddominale, il medico eseguirà un’ecografia transvaginale e un eco-color doppler per confermare la presenza dei vasi sanguigni vicino all’orifizio cervicale.

Quali sono le strategie di gestione e di trattamento

Il trattamento dei vasa previa consiste sostanzialmente nel parto cesareo, che per prevenire il sanguinamento sarà:

  • programmato (generalmente tra le 35 e le 37 settimane), se la diagnosi viene effettuata precocemente, prima del travaglio;
  • d’urgenza, se la diagnosi è tardiva e avviene a travaglio iniziato.

La data del parto viene fissata con l’obiettivo di garantire al feto il massimo grado di maturazione possibile, cercando allo stesso tempo di ridurre al minimo il rischio che la madre entri in travaglio spontaneamente.

In caso di diagnosi anticipata, mamma e bambino verranno attentamente monitorati. A seconda dei casi, la gestione della gravidanza può includere:

  • non stress test (NST), ossia una cardiotocografia eseguita senza stimolazione delle contrazioni per valutare la frequenza cardiaca del feto. In genere viene eseguito 2 volte a settimana fino alla data programmata per il cesareo;
  • somministrazione di corticosteroidi, farmaci che stimolano la maturazione polmonare del feto;
  • ricovero ospedaliero (a partire dalla 32a settimana), per poter intervenire immediatamente in caso di rottura anticipata delle membrane.

Fonti

  • Oyelese Y, Javinani A, Gudanowski B, Krispin E, Rebarber A, Akolekar R, Catanzarite V, D’Souza R, Bronsteen R, Odibo A, Scheier MA, Hasegawa J, Jauniaux E, Lees C, Srinivasan D, Daly-Jones E, Duncombe G, Melcer Y, Maymon R, Silver R, Prefumo F, Tachibana D, Henrich W, Cincotta R, Shainker SA, Ranzini AC, Roman AS, Chmait R, Hernandez-Andrade EA, Rolnik DL, Sepulveda W, Shamshirsaz AA. Vasa previa in singleton pregnancies: diagnosis and clinical management based on an international expert consensus. Am J Obstet Gynecol. 2024 Dec;231(6):638.e1-638.e24. doi: 10.1016/j.ajog.2024.03.013. Epub 2024 Mar 15. PMID: 38494071.
  • Cleveland Clinic, Vasa previa, 2022, My.clevelandclinic.org