Tacchi in gravidanza: si possono utilizzare o è meglio evitarli?

Se sei un’amante dei tacchi alti, ti sarai sicuramente chiesta se puoi indossarli anche adesso che aspetti un bambino. In realtà, non esistono controindicazioni all’uso dei tacchi in gravidanza, a patto che vengano utilizzati con prudenza ed evitando altezze eccessive.

Si possono mettere i tacchi in gravidanza?

La risposta è sì, ma senza esagerare! La scelta migliore ricade su un tacco medio, di circa 3-4 cm, che sebbene non altissimo rappresenta un buon compromesso.

Un’altezza superiore potrebbe affaticare ulteriormente la colonna vertebrale, già sovraccaricata dalle alterazioni posturali che si verificano durante la gestazione. I tacchi alti, inoltre, ostacolano il ritorno venoso, rallentando la circolazione sanguigna a livello dei piedi e delle caviglie e peggiorando il gonfiore causato dall’aumento di peso e dai cambiamenti ormonali.

Un altro aspetto importante a sfavore dei tacchi alti è infine il rischio di perdere l’equilibrio, già compromesso dal peso del pancione e dal rilassamento del legamenti, con il conseguente pericolo di cadute.

Naturalmente non si tratta di un divieto assoluto: nel caso di occasioni speciali, è possibile indossare anche scarpe più alte, ma per la vita di tutti i giorni, soprattutto nel terzo trimestre, è meglio preferire calzature più confortevoli. Di contro, non è consigliabile nemmeno la scelta di scarpe troppo basse, come le ballerine, che potrebbero accentuare i problemi di postura, con conseguente mal di schiena.

Come scegliere le scarpe in gravidanza?

Il consiglio è quello di scegliere delle scarpe che abbiano un plantare ampio e comodo e che si possano infilare facilmente, considerando che con il procedere della gravidanza sarà complicato anche solo abbassarsi per allacciare le stringhe!

Meglio inoltre che non abbiano una punta troppo stretta, per non ostacolare la circolazione, e che siano fabbricate in un materiale naturale e morbido, preferibilmente traspirante.