Lo sviluppo dei 5 sensi nel pancione: cosa sente e vede il vostro bambino?

E' con questi sensi (tatto, udito, vista, olfatto e gusto) che il bambino nel pancione è in contatto con la mamma e con il mondo che lo circonda per 9 lunghissimi mesi.

Uscite sul terrazzo, in giardino…  o mettetevi alla finestra: chiudete gli occhi e annusate, ascoltate, toccate. Entrerete così in contatto con i vostri sensi. Cinque strumenti  che ci possono comunicare  miliardi di informazioni e che spesso sottovalutiamo.

E’ con questi sensi (tatto, udito, vista, olfatto e gusto) che il bambino nel pancione è in contatto con la mamma e con il mondo che lo circonda per 9 lunghissimi mesi.

A noi potrebbero sembrare un’eternità ma in tutto questo tempo il bambino, oltre a crescere, si prepara a quell’impatto con il mondo esterno che potrebbe sembrare traumatico ma che, grazie alle informazioni ricevute durante la gestazione,  riuscirà ad affrontare con più sicurezza la nuova vita. Annusa, ascolta e coccola la sua mamma  che riconosce dal primo istante.

Immagino che tutte voi mamme e future mamme vi siate chieste  cosa sia in grado di sentire, vedere e provare il vostro bambino nel pancione: se sente la vostra voce, la musica che ascoltate, se si diverte a farsi fare il solletico e se sente i sapori di quello che mangiate , o il vostro umore, quando vi arrabbiate  o siete felici.

Un campo tutto da scoprire dove sarebbe bello che ognuna di noi portasse le proprie esperienze, percezioni e sensazioni. Ci sarebbero tantissime cose da approfondire sul tema. Siamo noi con i nostri figli infatti le protagoniste di questo percorso, coloro che sperimentano in prima persona il viaggio della gravidanza e della maternità. E di argomenti da raccontare e da scoprire ne abbiamo tanti!.

Oggi parliamo di gravidanza e in particolare dello sviluppo dei 5 sensi nel  bambino durante le 40 settimane di gravidanza.

Sviluppo dell’udito nel feto

Ovviamente il liquido amniotico crea un ambiente ovattato che filtra i suoni ma già a sole 8 settimane di vita il meccanismo percettivo dell’orecchio è sviluppato e diventa completo a 24 settimane circa. Già a 18 settimane, però, il bambino inizia a sentire i primi suoni rappresentati dal battito cardiaco della mamma (quello che ama ascoltare una volta nato appoggiandosi al nostro petto), il sangue che scorre nel cordone ombelicale, i gorgoglii dell’intestino della mamma e sicuramente sì, anche i suoni molto forti che provengono dall’esterno  e che potrebbero spaventarlo.

Mi sono sempre chiesta quando i miei figli abbiano iniziato a riconoscere la mia voce. Sembra che la sentano a partire dalla 25° settimana e siano in grado di riconoscerla dalla 27°. Arrivano così a lui le voci della mamma e del papà anche se in modo molto attenuato. A farci capire che è così sono le misurazioni del battito cardiaco fetale. Quando, ad esempio, parla la mamma il battito rallenta perché la sua voce lo calma. Accelerazioni e rallentamenti del battito e movimenti fetali sono parametri che servono a capire se il bambino gradisce o meno i suoni che provengono dall’esterno.

Sviluppo del tatto nel feto

Prima delle 8 settimane, inizia a svilupparsi un senso molto importante, il tatto. Le prime parti del corpo del feto che sperimentano la sensibilità sono quelle che rimangono più sensibili da adulti: le guance, la zona genitale (10 settimane), i palmi delle mani (11 settimane), le piante dei piedi (12 settimane)… e cosi via, finché a 32 settimane, quasi ogni parte del corpo è sensibile al calore, al freddo, alla pressione e al dolore. Il bambino, insomma, inizia ben presto a sperimentarsi e a conoscersi. Hai mai avuto la sensazione appoggiando la mano sul pancione che lui sentisse che lo toccavi, soprattutto quando il piedino premeva contro la parete dell’utero? Un’ esperienza che è rimasta impressa nel mio cuore e che ancora mi commuove!

Alloggiando in un ambiente buio ed essendo alimentato attraverso il cordone, siamo portate a pensare che l’udito e il tatto  del feto siano gli unici sensi attivi prima della nascita. E invece no.

Sviluppo dell’olfatto nel feto

Qui ci inoltriamo in un campo ancora da esplorare completamente. Ma se devo essere sincera, preferisco rimanga un po’ di mistero in questo viaggio meraviglioso che è lo sviluppo fetale. Il naso si forma tra le 11 e le 15 settimane e sembra che i recettori olfattivi siano messi in attività dal liquido amniotico. Il bambino nasce già riconoscendo l’odore del latte della mamma (grazie alle ghiandole che circondano il capezzolo) e si pensa che questa esperienza possa essere “imparata” in qualche modo durante la vita fetale. Fantastico vero?

Sviluppo del gusto nel feto

Del gusto si sa qualcosa di più dell’olfatto. Le papille gustative che si trovano sulla lingua, si formano tra le 13 e le 15 settimane di gestazione e sono belle funzionanti come le nostre. Sembra così che il feto nel pancione possa assaporare, attraverso il liquido amniotico, sapori forti come aglio , cipolla o cavoletti  mangiati dalla mamma. Dai monitoraggi, i ricercatori hanno registrato un aumento della deglutizione quando il bambino è circondato da sapori dolci e una sua diminuzione quando i sapori sono aspri o amari.

Immagino che sia per questo che ci dicono che in allattamento si  possa mangiare di tutto se lo si era fatto durante la gravidanza!

Sviluppo della vista nel feto

L’ultimo senso a svilupparsi è la vista. Le palpebre restano chiuse fino a 26 settimane per permettere il completo sviluppo della retina.

L’utero non è completamente buio come potremmo pensare. Anche quando le palpebre sono ancora chiuse, a 18 settimane,  riescono comunque a percepire la luce che filtra  attraverso il pancione, soprattutto se la mamma si trova fuori  al sole o esposta a luci forti.

A circa 33 settimane le pupille ci comprimono o si dilatano a seconda dell’intensità della luce che percepiscono.

Sarebbe bello capire come i gemelli si vedono all’interno del pancione anche se il tatto credo abbia una funzione ancora più importante nel loro caso.

Sicuramente, per il bimbo, i sensi svolgono un ruolo importantissimo per la percezione di sé e di quello che lo circonda o che incontrerà una volta nato. E’ un argomento  estremamente affascinante da condividere anche con i papà perché grazie ai questi canali di comunicazioni, i 5 sensi appunto,  possono farsi conoscere dal proprio bambino, interagire con lui e vivere la gravidanza da protagonisti assieme alla mamma.