Il Dolore da Parto è una delle più grandi paure che una Donna in Gravidanza non vorrebbe vivere e cerca in tanti modi di combatterlo. Questo avviene perché oggi non si porta la Donna ad ascoltare il proprio corpo e non gli viene data fiducia medicalizzando all’estremo un evento del tutto naturale.
Il Dolore esiste non perché la Bibbia dice “Donna tu partorirai con dolore” ma perché è una difesa che il nostro corpo ha e che aiuta lei e il bambino a fare un viaggio di cambiamento e nascita in un momento chiamato Parto.
Attraverso il Dolore la donna si muove, cambia posizione, dondola, mormora e suggerisce all’ostetrica come è posizionato il suo bambino e come aiutarlo nel compiere la rotazione interna e lo scendere nel canale del parto.
Il dolore quindi non è un disturbo, una sensazione da contrastare ma è un’onda che la donna insieme alla sua ostetrica, al compagno e al bambino deve cavalcare fiduciosa e serena.
Esistono 4 possibilità per abbassare il livello del dolore durante il travaglio, 1 farmacologico mentre 3 sono naturali.
L’anestesia epidurale
Il primo è l’anestesia epidurale che può essere un valido aiuto durante le ore di travaglio precedenti al parto.
Questo metodo ha molti pro e contro e in Italia molti ospedali non garantiscono un anestesista 24 ore su 24. Il ministro Balduzzi, da gennaio 2013 ha sancito una legge che rende gratuita questa pratica alle gestanti che la vogliono richiedere.
L’epidurale è un’anestesia locale e regionale e viene fatta alla donna attraverso un cateterino introdotto da un piccolo ago nello spazio epidurale tra la dura madre e il legamento giallo. Grazie a questo cateterino sempre in loco la donna riceve l’analgesia in piccoli boli assicurandogli un effetto prolungato nel tempo.
Vantaggi:
- La madre è sempre sveglia, vigile, collabora perchè non sente assolutamente dolore.
- La madre ha un ricordo sicuramente positivo del suo parto
- La respirazione è spontanea
Svantaggi:
- bradicardia fetale
- prolungamento del tempo di discesa del feto nel canale del parto
- meno attività contrattile che può portare ad un taglio cesareo o l’utilizzo di ventosa e episiotomia. e come si esegue lìepidurale
- abbassamento della pressione sanguigna materna
- cefalea e lombosciatalgia a seguito della puntura lombare
Non viene somministrata a donne con piastrinemia bassa, importanti scoliosi o ernie del disco a livello lombare, dilatazione inferiore ai 4 cm e assunzioni di farmaci da parte della mamma che fluidificano il sangue.
Rilassamento e respirazione
Il secondo metodo è il rilassamento e respirazione. Attraverso la respirazione e la concentrazione la donna porta ossigenazione a tutte le cellule del suo corpo, anche a quelle contratte e aiuta la distensione dei muscoli. Respirare nel modo corretto è fondamentale per rilassarsi durante il travaglio. Quando la contrazione arriva la donna inspira lentamente e profondamente attraverso il naso. Poi espirare lentamente attraverso la bocca. Concentrandosi sulla respirazione la donna rilassa i muscoli del viso e automaticamente quelli del perineo. Il rilassamento fa produrre al corso endorfine, che sono analgesici naturali. Per arrivare al parto preparate, praticate yoga o meditazione durante l’arco della gravidanza, importantissimo praticare ogni giorno un lavaggio nasale, fondamentale per tenere i condotti puliti.
L’acqua
Il terzo metodo è l’acqua. Durante le prime contrazioni la donna attraverso un bagno caldo, il getto di acqua calda del doccino sulla schiena, dei teli bagnati di acqua tiepida alla base della colonna o un cuscinetto di semi di ciliegio, riso o pula di farro caldo riesce in modo naturale ad abbassare il livello del dolore. Il calore rilassa il muscolo, riduce la tensione.
Massaggio e aromaterapia
Il quarto ed ultimo medoto è il massaggio e l’aromaterapia. Il compagno, la vostra ostetrica o una doula, durante tutto l’arco del travaglio può massaggiarvi tutta la schiena, questo aiuta la produzione di ossitocina, l’ormone che favorisce le contrazioni e quindi le regolarizza. Ogni donna da indicazioni a chi la massaggia dove applicare la stimolazione diretta del massaggio attraverso delle semplici carezze, un frizionamento o un movimento energico. Una pressione forte può essere fatta in contrazione, appena terminata chi massaggia fa dei semplici movimenti morbidi per dissipare il dolore.
Preparate quest’olio per farvi i massaggi in gravidanza (scegliendo uno di questi olii essenziali): Lavanda, salvia sclarea, angelica, gelsomino, ylang-ylang, mandarino diluito in olio di jojoba.
Massaggiate con il palmo della mano se la zona dolente è vasta, altrimenti con le punta delle dita se la donna vi indica dei punti precisi di dolore. Se la donna è tesa e non riesce nemmeno con la respirazione a rilassarsi, ha il viso e le spalle contratte anche al di fuori della contrazione utilizzate questo punto della medicina cinese per rilassarla premendolo semplicemente con il pollice oppure applicando le fascette antinausea direttamente intorno al piede. Utile anche il massaggio sul tallone fino al tendine di Achille con dei movimenti circolari.
Avete mai provato il Massaggio Shiatsu?
E’ un massaggio molto particolare ed efficace per le donne in gravidanza e successivamente nel post partum. Attenua tutti quei piccoli disturbi della gravidanza.
Mentre viene fatto il massaggio e siete in travaglio inalate delle gocce di salvia sclarea, gelsomino o rosa su di un fazzoletto.
Affidatevi alle cure amorevoli del vostro compagno, alla sua attenzione e fidatevi delle indicazioni che vi da la vostra ostetrica.
Siete forti, meravigliose e ognuna di voi troverà il suo modo per arrivare serene alla fine del parto dimenticando il dolore provato.