
La pelle è uno degli organi che più va incontro a modificazioni durante la gravidanza. La maggior parte di questi cambiamenti sono causati dalle variazioni ormonali tipiche dei nove mesi di gestazione e sono del tutto fisiologiche. Altre invece necessitano di una attenzione medica particolare.
Per fare chiarezza in questo ambito così delicato abbiamo chiesto aiuto alla Dott.ssa Marta Brumana, dermatologa presso l’ospedale Humanitas San PioX.
Quali sono le modifiche più comuni a carico della pelle durante la gravidanza?
I cambiamenti della pelle sono causati dalle modifiche ormonali che avvengono in gravidanza: aumentano gli estrogeni in circolo ma anche l’ormone melanotropo (MSH) che stimola la sintesi di Melanina e della pigmentazione cutanea.
Per questo motivo durante i nove mesi si verifica un cambiamento della colorazione della pelle in zone specifiche come i genitali o i capezzoli (che diventano più scuri) .
Tipica è anche la formazione della linea nigra che compare in gravidanza sotto forma di una linea scura che va dall’ombelico al pube.
Sono tutti cambiamenti reversibili nel senso che, una volta partorito, la pigmentazione torna pian pianino come prima della gravidanza, a parte alcune eccezioni.
Attenzione particolare ai nei
I nei, spiega la Dott.ssa Brumana, andrebbero controllati con un a certa frequenza e in particolare in gravidanza e dopo il parto. In gravidanza infatti i nei tendono ad aumentare di numero e di dimensione e nonostante questo sia fisiologico, è bene verificare che non assumano un aspetto atipico .
Quando i nei si modificano in gravidanza può diventare difficile valutare se sia una normale evoluzione dovuta agli estrogeni aumentati o allo stiramento della pelle, oppure no. In ogni caso è importante ricordare alle mamme che i nei si possono togliere anche in gravidanza nel dubbio che possano essere un melanoma.
Il melanoma è molto frequente (terzo tumore per incidenza nelle donne sotto i 50 anni) e il dato preoccupante è che in gravidanza il melanoma è più pericoloso. Per tale motivo sarebbe raccomandato fare sempre un controllo dermatologico nel secondo o meglio ancora nel terzo trimestre di gravidanza quando l’attività ormonale è elevata come anche lo stiramento della pelle.
Come comportarsi con il sole? E’ vero che sarebbe preferibile non usare la crema solare in quanto previene l’assorbimento di vitamina D?
Per l’assorbimento della vitamina D basta una esposizione molto limitata. Pertanto bisogna sempre usare la crema protettiva in tutte le stagioni dell’anno e non solo in estate. La protezione deve essere adeguata in base al fototipo ma non deve mai scendere sotto il fattore 20-30 .
I filtri solari, ricordiamo, sono o fisici o chimici. I filtri fisici, quelli che si usano comunemente sui bambini e che lasciano uno strato biancastro sulla pelle, sfruttano un meccanismo di blocco meccanico delle radiazioni. Formando una vera e propria barriera, non vengono assorbiti dalla pelle e non sono pericolosi. Per tale motivo sarebbero preferibili filtri fisici anche in gravidanza.
Le regole principali sono:
- idratare la pelle
- riapplicare la crema ogni due ore
- proteggersi durante le ore più calde della giornata
Quali sono le modifiche a carico della pelle che possono rimanere anche dopo la gravidanza?
Sempre a causa degli estrogeni durante la gravidanza può aumentare la pigmentazione a carico della pelle del viso determinando la comparsa di macchie che nel loro insieme vengono definite melasma o maschera gravidica. Queste si possono prevenire utilizzando delle creme solari con altro fattore di protezione. Queste macchie non sempre scompaiono una volta terminata la gravidanza e per ridurre ci sono alcuni trattamenti che si possono fare non prima però di aver smesso di allattare.
Come prevenire il melasma
Il consiglio generale, spiega la Dott.ssa Brumana, è usare una buona crema viso idratante con buon filtro solare oppure make- up come fondotinta, o cipria che abbiano una specifica del filtro di protezione, per essere più pratiche nella quotidianità: il make-up quotidiano permette di proteggersi dal sole e quindi dal rischio di iperpigmentazione, e truccarsi allo stesso tempo.
Se il melasma persiste dopo la gravidanza?
I trattamenti più usati sono due: creme a base di derivati di vitamina A o idrochinone (entrambi da non usare in gravidanza). Il trattamento deve essere prescritto dal dermatologo in base al tipo di melasma.
Altro problema che sta molto a cuore alle mamme in attesa sono le smagliature causate non solo dalle modifiche ormonali, ma anche dall’aumento di volume del pancione, del seno o di altre parti del corpo. La pelle si distende e questa distensione porta alla formazione di striature prima rossastre e poi biancastre.
Dott.ssa Brumana, è possibile prevenire le smagliature in gravidanza?
Ci sono pochi studi che riguardano l’uso di prodotti attivi in gravidanza contro le smagliature.
Si possono pertanto usare delle creme emollienti e idratanti, idonee per la gravidanza fin dal primo trimestre, per aumentare l’elasticità cutanea anche attraverso il massaggio: pancia, seno, interno coscia, braccia, e parte lombare della schiena.
Se compaiono le smagliature, è possibile eliminarle dopo la gravidanza?
Esistono dei trattamenti che si possono fare una volta terminato l’allattamento , come il laser Co2 frazionato, oppure l’applicazione di creme sempre a base derivati di vitamina A o altre sostanza altamente elasticizzanti.
Pelle secca e prurito in gravidanza, cosa fare?
Se il prurito è legato a secchezza (una delle cause più comuni) è buona abitudine quotidiana l’idratazione della pelle con creme idratanti.
Il prurito però può anche essere legato anche a fattori ormonali o all’ aumento degli acidi biliari.
Per tale motivo è fondamentale parlarne con il medico di riferimento quando il prurito è persistente e non risponde all’uso di creme idratanti.
Se la donna soffre di psoriasi?
In più della metà delle donne la psoriasi tende a ridursi in gravidanza ma in una donna su cinque può peggiorare, con l’aggravante che molti trattamenti per la psoriasi in gravidanza non possono essere usati. In alternativa si possono applicare creme emollienti, vitamina D topica, o altri prodotti specifici, che però devono essere prescritti dal dermatologo.
Cosa consiglierebbe a una mamma che ha appena scoperto la gravidanza?
Prima di tutto la futura mamma deve valutare tutti i prodotti che ha in casa perché non tutti possono essere utilizzati in gravidanza. Se sta usando dei trattamenti medici per la pelle deve chiedere al medico se può continuare l’applicazione.
In linea generale per una donna che non ha problemi specifici alla pelle il consiglio è:
- Usare un detergente delicato che non vada a togliere lo strato protettivo della cute della pelle.
- Applicare una crema idratante quotidiana su tutto il corpo focalizzandosi sulle aree dove potrebbero comparire le smagliature
- Dopo il bagno usare creme idratanti e/o elasticizzanti specifiche per prevenire smagliature nelle zone predisposte.
Si consiglia, aggiunge la dott.ssa Brumana, di rivolgersi sempre al proprio medico e/o dermatologo quando si notano modifiche particolari a carico della pelle: prurito eccessivo, comparsa di macchie, modifiche o comparsa di nuovi nei.
No all’automedicazione: In gravidanza ogni terapia va consigliata solo da medici , anche le creme, perché alcune possono contenere ingredienti dannosi per il bambino.