A chi somiglierà tuo figlio? 5 curiosità genetiche

Tante curiosità genetiche per prevedere a chi somiglierà il tuo futuro bebè.

Vorresti sapere che aspetto avrà il tuo bambino? Ti stai chiedendo se somiglierà di più alla mamma o al papà?

Anche se la scienza moderna non può prevedere con certezza quali tratti erediterà il tuo bambino, i ricercatori hanno dimostrato che alcune caratteristiche fisiche si trasmettono con maggiore probabilità da una generazione all’altra.

Conoscendo un po’ di genetica, quindi, è possibile fare ipotesi realistiche sull’aspetto dei propri figli, dal colore degli occhi e dei capelli alla forma del naso, delle labbra e delle orecchie, arrivando fino all’altezza.

In questo articolo, ti spieghiamo quali sono queste caratteristiche ereditarie, come funzionano e come possono influenzare l’aspetto del tuo bambino.

A chi somiglierà il tuo bambino? La risposta è nei geni

Le caratteristiche fisiche di un bambino (e perfino alcuni talenti e tratti della personalità) dipendono in gran parte dai geni che gli vengono trasmessi dai genitori. 

Questi geni, come scoperto dal celebre biologo Gregor Mendel, possono essere divisi in due categorie: dominanti e recessivi:

  • i geni dominanti sono più forti e si impongono su quelli recessivi;
  • i geni recessivi sono invece più deboli e si manifestano solo se sono presenti in coppia (cioè se vengono trasmessi da entrambi i genitori).

Questo significa che se il padre trasmette al figlio un gene dominante e la madre un gene recessivo, sarà il primo a determinare il tratto visibile del bambino, mentre l’altro non si manifesterà.

Occhi

Il colore degli occhi dipende dalla melanina presente nell’iride: maggiore sarà la quantità di melanina, più scuro sarà il colore.

Poiché i geni che codificano per gli occhi scuri sono dominanti, se entrambi i genitori hanno gli occhi castani il bambino ha una probabilità del:

  • 75% di avere gli occhi castani;
  • 18,75% di avere gli occhi verdi;
  • 6,25% di avere gli occhi azzurri.

Se invece uno dei genitori ha gli occhi chiari, le percentuali cambiano. Per vedere tutte le possibili combinazioni, abbiamo realizzato una tabella che puoi trovare qui.

Capelli

Anche per il colore dei capelli, la regola è simile: i capelli scuri sono dominanti sui capelli chiari. Per questa ragione, se uno dei due genitori è bruno e l’altro biondo o rosso, è più probabile che il bambino erediti la prima caratteristica.

La stessa cosa vale per i capelli ricci, che sono dominanti rispetto a quelli lisci.

E per quanto riguarda la calvizie? Anche questa condizione è ereditaria ed è legata soprattutto ai geni trasmessi dal lato paterno: se il padre e il nonno paterno sono calvi, anche i figli avranno maggiori probabilità di esserlo.

Naso, mento e orecchie

Se uno dei genitori ha un naso importante, è probabile che anche i figli ereditino questa caratteristica. Nelle femmine, tuttavia, questo tratto tenderà ad essere più delicato e meno evidente rispetto ai maschi.

Lo stesso vale per altre caratteristiche fisiche come:

  • labbra carnose
  • fossette
  • lentiggini
  • mento sporgente
  • orecchie a sventola
  • dita tozze
  • preferenza per la mano destra

Altezza

L’altezza è influenzata in parte da fattori ereditari, che però non sono legati a geni dominanti e recessivi.

In generale,possiamo dire che due genitori alti hanno maggiori probabilità di avere un figlio alto, rispetto a una coppia di bassa statura. Molto però dipende anche dall’alimentazione, dall’attività fisica, dallo stato di salute e da altri fattori ambientali che possono condizionare la crescita.

Per avere un’idea dell’altezza di un bambino da adulto si può utilizzare una semplice formula che i medici utilizzano per calcolare il cosiddetto “bersaglio genetico” o “altezza bersaglio”.

La formula cambia in base al sesso del bambino e ha un’approssimazione di 8,5 cm in più o in meno.

  • Per i maschi: (altezza padre + altezza madre + 13) / 2 ± 8,5 cm
  • Per le femmine: (altezza padre + altezza madre – 13) / 2 ± 8,5 cm

Per comodità, qui trovi un pratico calcolatore online dell’altezza bersaglio.

È vero che i neonati inizialmente somigliano di più al papà?

Una teoria molto diffusa sostiene che i neonati somiglino di più al padre nei primi giorni di vita, così da favorire il riconoscimento paterno e rafforzare il legame familiare.

Questa ipotesi, tuttavia, ha trovato supporto solo in uno studio del 1995 (Christenfeld & Hill), ma non è stata confermata dalle indagini successive.

Al contrario, due studi più recenti hanno osservato una maggiore somiglianza con la madre nei primi 3 giorni di vita. Curiosamente, però, le stesse molte madri continuavano a dichiarare che il bambino somigliava al padre, a dimostrazione di quanto le percezioni soggettive giochino un ruolo importante.

Fonti

  • Christenfeld, N., Hill, E. Whose baby are you?. Nature 378, 669 (1995). https://doi.org/10.1038/378669a0