Zika Virus: cos’è e perchè è pericoloso in gravidanza

E’ scattato dirompente in tutto il mondo l’allarme Zika Virus chiedendo alle donne  incinte di non recarsi in molti Paesi del Sudamerica: Brasile, Colombia, El Salvador, Guyana Francese, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Suriname, Venezuela, Porto Rico, Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupa, Saint Martin, Guiana, Capo Verde e Samoa.

In questi Stati vi è attualmente una epidemia di neonati affetti da microcefalia e si ritiene che la causa sia rappresentata proprio da questo Virus.

Pertanto tutte le donne che hanno recentemente viaggiato in questi luoghi durante la gravidanza devono essere sottopose a screening e monitorate per il virus in questione.

Che cosa è il virus Zika?

Il Virus Zika è una malattia che viene trasmessa dalle zanzare. Una persona viene contagiata se punta da una zanzara infetta. La zanzara responsabile della trasmissione è l’aedes aegypti, che trasmette anche la malattia chikungunya e la febbre  dengue. Potenzialmente il virus può esser trasmesso dalla Aedes albopictus che conosciamo come zanzara tigre ed è comune anche da noi.

Se una persona infetta viene punta da una zanzara questa a sua volta può trasmettere la malattia alla persona che pungerà successivamente.

Il CDC statunitense, istituzione simili al nostro ISS (Istituto Superiore di Sanità) sta svolgendo alcuni test per verificare se il virus può trasmettersi attraverso rapporti sessuali e trasfusioni.

Sintomi

I sintomi del virus includono febbre, eruzioni cutanee, dolore alle articolazioni, irritazione agli occhi . Questo sintomi possono durare da pochi giorni a una settimana. L’80% degli individui infetti non presenta alcun sintomo e la malattia passa quindi inosservata.
Il virus è stato collegato a un aumento dei casi di una condizione neurologica rara chiamata microcefalia nei neonati. I neonati affetti da questa patologia nascono con i teste piccole e hanno gravi e talvolta mortali ritardi nello sviluppo.

Epidemiologia

zika virus map

La situazione è talmente preoccupante che le  istituzioni di San Salvador hanno chiesto alle donne di non cercare la gravidanza per i prossimi due anni. Anche la Giamaica e la Colombia stanno adottando limitazioni simili per 6-12 mesi, così come il Brasile.

E’ stato proprio il Brasile a lanciare per primo l’allarme dopo che il Ministero della salute aveva registrato nel 2015  più di 3.700 casi di microcefalia neonatale Un aumento spropositato rispetto ai 147 casi di microcefalia registrati nel 2014.

Il CDC statunitense ha condotto dei test e ha confermato il legame della microcefalia con il virus  Zika.

Negli Stati Uniti ci sono casi confermati del virus tra gli individui che hanno viaggiato in paesi infetti ma non sono stati riportati al momento casi noti di malattia trasmessi localmente.

Come difendersi

Oltre che evitare di recarsi in quei Paesi dove è in corso l’epidemia (e questo potrebbe essere un problema per molti viste le Olimpiadi programmate in Brasile per quest’anno) è importante utilizzare i consueti repellenti per le zanzare . Ovviamente ovunque è necessario che venga fatta prevenzione a livello territoriale, anche da noi,  in modo da evitare la proliferazione delle zanzare nei prossimi mesi quando le condizioni climatiche consentiranno sopravvivenza e riproduzione di questo fastidioso insetto.

Sembrerebbe (e questa sarebbe una buona notizia) che un individuo che  è stato infettato con il virus, diventi immune e non possa essere infettato di nuovo.