Problemi della pelle in gravidanza e sostanze da evitare nei trattamenti

Come un donna vive il periodo della gravidanza è molto soggettivo. Ci sono donne che passano 9 mesi in piena tranquillità vivendosi pienamente la magia del momento e i benefici che la gestazione porta, e donne che soffrono molto di nausee e stanchezza. La pelle subisce diversi cambiamenti e molti sono i fastidi correlati come l’acne o l’iperpigmentazione o le smagliature.

Per trovare rimedio a questi fastidi sarebbe sempre preferibile fare riferimento a uno specialista in quanto il fai-da-te espone al rischio di utilizzare sostanze che non sono adatte alla gravidanza.

Anche se si tratta di una crema ad uso topico, è molto difficile quantificare quanto del principio attivo o degli eccipienti raggiungono il flusso sanguigno. Molo dipende dalla zona in cui viene applicato il prodotto e dalla quantità utilizzata. Ciò che sappiamo con certezza è che più sottile è la pelle, tanto più assorbirà. Ad esempio ciò che si applica sulle palpebre viene assorbito molto più facilmente di quello che viene applicato sulla schiena.

In caso di gravidanza è sempre raccomandato verificare con il proprio medico quello che utilizzate per la vostra pelle e consultatevi sempre prima di introdurre un prodotto nuovo anche se naturale. Il corpo è in continuo cambiamento durante la gravidanza e potrebbe reagire diversamente a ciò che eravate abituate ad usare.

Le donne possono rispondere in modo diverso e soggettivo ad alcuni ingredienti dei prodotti per la pelle, e questo per fattori individuali di sensibilità. Ci sono però alcune regole che valgono per tutte che ci impongono di stare molto attente ad evitare alcune sostanze. Vediamo quali:

Retinolo

Conosciuto anche come Retin-A e retinile palmitato, il retinolo è un derivato della vitamina A. Mentre adeguate quantità di vitamina A sono importanti per la crescita embrionale, alcuni studi hanno collegato l’assunzione eccessiva di retinolo a  malformazioni a carico della testa del bambino, del cuore, del cervello e del midollo spinale.

Anche l’ Accutane, un farmaco contro forme gravi di acne, può causare difetti alla nascita dato che il principio attivo e una forma di vitamina A.

Oxybenzone e avobenzone

In gravidanza, ma non solo, è importante usare la protezione solare. Le donne in dolce attesa però dovrebbero scegliere un prodotto più naturale possibile.

Filtri solari chimici come l’ oxybenzone e l’avobenzone sono dei possibili interferenti endocrini che potrebbero avere effetti anche sulla salute del feto.

Sono stati collegati a obesità infantile, ADHD e ad effetti negativi sullo sviluppo del sistema nervoso.

Perossido di benzoile e acido salicilico

Le fluttuazioni ormonali e l’aumento della produzione di androgeni che si verificano durante la gravidanza, possono causare l’acne. Mentre sappiamo che  farmaci come l’Accutane dovrebbero essere evitati in gravidanza, ci sono dei dubbi in merito ai principi attivi più comuni utilizzati  nella lotta all’acne:  il perossido di benzoile e acido salicilico.

Se sono assunti in grandi quantità per via orale, queste sostanze possono avere conseguenze negative sul feto. Sull’uso topico i pareri sono discordati ed è sempre bene confrontarsi con il medico prima di assumerli.

Idrochinone

A volte le donne in gravidanza sperimenteranno il  melasma, una pigmentazione anomala della pelle  che di solito scompare dopo i 9 medi di gestazione.

Molti trattamenti per le macchie della pelle contengono idrochinone che ha un altissimo tasso di assorbimento ( 35-45%).

Secondo gli esperti i prodotti a base di idrochinone sono pertato da evitare.

Parabeni

I parabeni sono usati come conservanti nei cosmetici.

Sono degli interferenti endocrini e vengono facilmente assorbiti dalla pelle. Secondo uno studio pubblicato nel 2016 nel Journal of Chemistry, l’esposizione prenatale al BPA (un tipo di parabene) è-stato collegato a una serie di problemi della  gravidanza e dell’infanzia tra cui: aborto spontaneo, basso peso alla nascita, obesità, ridotta crescita fetale e problemi comportamentali.

Cloruro di alluminio

E’ l’ingrediente principale degli  antitraspiranti ( deodoranti).

Nelle quantità in cui si trova nei deodoranti non sarebbe,  a detta degli esperti, pericoloso. Lo può essere in alcuni prodotti specifici per l’iperidrosi dove è presente in concentrazioni molto più alte,

Un antitraspirante normale contiene circa il  3-6 per cento cloruro di alluminio, mentre un prodotto di prescrizione per l’iperidrosi contiene dal 15 al 30 per cento di questo principio attivo.

Oli essenziali

Siamo spesso  portati a pensare che ciò che è naturale deve anche essere necessariamente sicuro.

Non è proprio così.

Non tutti gli oli essenziali vanno bene in  gravidanza. Ad esempio gli oli essenziali di salvia rosmarino possono causare sanguinamenti, quello di rosmarino aumenta la pressione sanguigna.. ecc.

Si raccomanda pertanto di consultare il proprio medico prima dell’assunzione e dell’uso anche di prodotti completamente naturali.