Il cordone ombelicale: domande e risposte

A che cosa serve il cordone ombelicale e quando inizia a formarsi? Qual è il momento giusto per tagliarlo e che fine fa dopo il parto? Ecco tutte le risposte alle curiosità su questo straordinario legame tra mamma e bambino!

Il cordone ombelicale (detto anche funicolo ombelicale) è uno dei protagonisti della gravidanza e rappresenta il legame tra mamma e bebè attraverso la placenta. Per nove mesi, infatti, svolge una funzione fondamentale, ossia quella di fornire nutrimento e ossigeno al feto.

Quando si forma il cordone ombelicale?

Il cordone ombelicale inizia a formarsi già a partire dalla 3° settimana di gravidanza. Nell’embrione, il funicolo termina a livello dell’addome, nel punto in cui dopo il taglio si formerà l’ombelico, mentre nella mamma si inserisce nella placenta, l’organo attraverso cui avvengono gli scambi di nutrienti e ossigeno tra madre e figlio e che è situata nella parte interna dell’utero.

Come è fatto il cordone ombelicale?

Il cordone ombelicale contiene tre vasi sanguigni: una vena e due arterie. A differenza di quello che avviene negli adulti (dove le arterie trasportano il sangue ossigenato dal cuore agli organi del corpo mentre le vene trasportano il sangue ricco di anidride carbonica dal cuore ai polmoni) nel cordone ombelicale avviene esattamente il contrario: le arterie portano il sangue ricco di anidride carbonica del feto verso la placenta; la vena, invece, porta il sangue ossigenato e i nutrienti necessari dalla placenta al bambino. Il cordone svolge quindi un ruolo fondamentale e straordinario. Pensa che al suo interno possono passare ben 30 litri di sangue al giorno!

I vasi del funicolo ombelicale sono avvolti da una sostanza protettiva, la gelatina di Wharton, che però è assente nella parte terminale, coperta da pelle più consistente che, successivamente, diventerà l’ombelico.

Come è fatto il cordone ombelicale: infografica

Quanto è lungo il cordone ombelicale?

Il funicolo deve essere abbastanza lungo perché il feto possa muoversi liberamente nel liquido amniotico. Le misure del cordone ombelicale sono generalmente comprese tra i 30-40 cm e i 70-80 cm di lunghezza. Il suo diametro invece misura circa 2-2,5 cm.

Se il cordone è troppo corto o troppo lungo potrebbero sorgere delle complicazioni durante il parto, che verranno prontamente affrontate dall’equipe medica. In alcuni casi, potrebbe anche essere necessario ricorrere a un parto cesareo.

Il cordone ombelicale deve essere monitorato in gravidanza?

Durante le ecografie che si effettuano nei nove mesi, il cordone viene monitorato tanto quanto il bambino. È infatti importantissimo controllare sia il flusso di sangue che lo attraversa sia la sua morfologia. Ad esempio, in alcuni casi, la presenza di una sola arteria può essere associata ad anomalie cromosomiche.

Negli ultimi decenni il cordone ombelicale ha attirato su di sé tante attenzioni, perché si è scoperto che il sangue in esso contenuto è ricco di cellule staminali che rappresentano una risorsa fondamentale per la cura di diverse malattie.

Quando si taglia il cordone ombelicale dopo il parto?

Dopo la nascita, appena il neonato emette il primo vagito e inizia a respirare, i vasi del cordone ombelicale si restringono e il sangue smette di circolare al suo interno. Quando il cordone smette di pulsare, il papà o l’ostetrica possono procedere al taglio.

Niente paura: mamma e bambino non sentono nulla! Il funicolo, infatti, è privo di terminazioni nervose.

Dopo il taglio, al neonato resta un pezzettino di cordone (detto moncone) che sarà tenuto da una pinzetta (clampato) e si seccherà durante la prima settimana di vita.

Per evitare infezioni, sarà sufficiente pulire regolarmente il moncone seguendo le indicazioni fornite in ospedale.

Il resto del cordone resta invece attaccato alla placenta, ed entrambi vengono espulsi nell’ultima fase del parto, detta con il secondamento.

Quando cade il moncone del cordone ombelicale?

Il moncone ombelicale cade in genere da 1 a 2 settimane dopo il parto.

Fonti e approfondimenti