Gravidanza: le nuove linee guida dell’OMS sulle cure prenatali

L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha pubblicato le nuove  raccomandazioni per migliorare la qualità delle cure prenatali, al fine di ridurre il rischio di mortalità e complicazioni della gestazione e cercare di garantire alle donne un percorso positivo di maternità.

Nel 2015 secondo le stime:

  • 303 000 donne sono morte per cause legate alla gravidanza
  • 2,7 milioni di bambini sono morti durante i primi 28 giorni di vita
  • 2,6 milioni di bambini sono nati morti.

Sono numeri che devono far riflettere.

Una assistenza sanitaria di qualità durante la gravidanza e il parto possono prevenire molte di queste morti ma solo  il 64% delle donne ha usufruito di 4 o più visite prenatali. Questa percentuale va necessariamente aumentata.

Le visite in gravidanza sono fondamentali per fornire assistenza, sostegno e  informazioni alle donne in gravidanza. Queste informazioni devono comprendere la promozione di un corretto stile di vita, la diagnosi e la prevenzione delle malattie. Si deve fornire consulenza per la pianificazione familiare e sostenere le donne in caso di  violenza domestica.

Secondo Ian Askew, direttore della Salute Riproduttiva e della Ricerca, presso l’OMS.

“La gravidanza dovrebbe essere un’esperienza positiva per tutte le donne, che dovrebbero ricevere cure che rispettino la loro dignità”.

Nelle linee guida (che contengono 49 raccomandazioni principali) si sottolinea l’importanza delle visite prenatali che vanno necessariamente aumentate  per adottare misure di prevenzione, individuare tempestivamente i rischi  e ridurre le complicanze.

Si trovano indicazioni anche su cosa mangiare, quali integratori assumere e su come affrontare sintomi fisiologici comuni come la nausea, il mal di schiena e costipazione.

Cambia il numero delle visite prenatali consigliate. Aumentano infatti da 4 a 8  i controlli prenatali raccomandati. Recenti evidenze indicano che una maggiore frequenza di incontri prenatali, da parte di donne e ragazze adolescenti, con il sistema sanitario è associata ad una minore probabilità di nati morti.

Il primo controllo va fatto entro le prime 12 settimane e gli altri a 20, 26, 30, 34, 36, 38 e 40 settimane di gravidanza.

Le principali novità delle linee guida

  • Modello di assistenza prenatale con un minimo di otto controlli raccomandati per ridurre la mortalità perinatale e migliorare l’esperienza delle donne in  gravidanza
  • Consulenza da parte degli operatori sanitari su sana alimentazione e su come mantenersi fisicamente attivi durante la gravidanza.
  • Integrazione giornaliera di ferro per via orale (da 30 mg a 60 mg )  e di acido folico  (400 μg (0,4 mg) )  per le donne incinte per prevenire l’anemia materna, sepsi puerperale, basso peso alla nascita e parto pretermine.
  • Vaccinazione contro il tetano  raccomandato a tutte le donne incinte, a seconda della precedente esposizione vaccinazione antitetanica, per prevenire la mortalità neonatale da tetano.
  • Una ecografia prima delle 24 settimane dovrebbe essere garantita a tutte le donne per stimare l’epoca gestazionale, migliorare la diagnosi di anomalie fetali e le gravidanze multiple, ridurre l’incidenza delle induzioni  del travaglio per le gravidanza post-termine, e migliorare l’esperienza di gravidanza della donna.
  • Gli operatori sanitari dovrebbero sempre chiedere ad ogni visita  alle donne incinte se bevono alcol o abusano o hanno abusato in passato di  sostanze stupefacenti.

Scarica le linee guida in inglese 

Fonte: http://www.who.int/