Curva glicemica in gravidanza: cosa occorre sapere

La curva glicemica è forse uno dei test più temuti dalle mamme in attesa. Ma è davvero così fastidioso? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo esame, compresi i piccoli trucchi per combattere i possibili "effetti collaterali"!

La curva glicemica, detta anche curva da carico orale di glucosio o OGTT (Oral Glycemic Test Tolerance) è un esame utile per diagnosticare la presenza di diabete gestazionale, una complicazione della gravidanza che causa una ridotta tolleranza ai carboidrati.

Poiché questa patologia, se non curata, può avere conseguenze negative sul buon andamento della gestazione e sulla salute del bambino, è importante riconoscerla e trattarla per tempo.

Curva glicemica in gravidanza: quando è consigliata?

La curva glicemica non è un esame obbligatorio durante la gravidanza e dovrebbe essere prescritta solo alle future mamme che presentano uno o più fattori di rischio per lo sviluppo del diabete gestazionale.

Tra questi ricordiamo:

  • età pari o superiore ai 35 anni;
  • sovrappeso;
  • altri casi di diabete tra i familiari di primo grado (genitori, fratelli);
  • precedente figlio nato con peso superiore a 4,5 kg;
  • etnia a rischio (Asia meridionale, Medio Oriente o Caraibi).

Inoltre, sono considerati fattori ad alto rischio di diabete gestazionale:

  • obesità;
  • diabete gestazionale in una gravidanza precedente;
  • glicemia a digiuno elevata (100-125mg/dL) a inizio gravidanza.

In aggiunta, il ginecologo potrebbe prescrivere la curva di carico anche in assenza di fattori di rischio, se la mamma:

  • presenta un eccessivo aumento di peso durante la gravidanza;
  • è in terapia con farmaci che potrebbero provocare il diabete;
  • è rimasta incinta tramite la fecondazione assistita.

Quando si fa la curva glicemica in gravidanza?

Solitamente, la curva glicemica in gravidanza si esegue tra la 24a e la 28a settimana (ossia tra il sesto e il settimo mese di gestazione).

In presenza di alto rischio di diabete gestazionale, tuttavia, il ginecologo può richiederla prima.

In questo caso, generalmente, viene fatta tra la 16a e la 18a settimana e, se il risultato è negativo, ripetuta tra la 24a e la 28a.

Come si svolge l’esame?

Per effettuare la curva da carico orale di glucosio è necessario recarsi al laboratorio analisi a stomaco vuoto da almeno 8 ore.

Prima di iniziare il test, viene eseguito un prelievo venoso per misurare la glicemia a digiuno.

Subito dopo, il personale sanitario somministra alla futura mamma una bevanda molto dolce, contenente 75 grammi di glucosio disciolti in 300 cc di acqua.

Quindi, vengono eseguiti altri due prelievi a distanza di

  • un’ora
  • due ore

dall’assunzione della soluzione zuccherata.

Dopo il primo prelievo, è necessario rimanere sedute, senza allontanarsi dalla sala d’attesa e senza mangiare fino al termine dell’esame. Inoltre, non è possibile bere per almeno 15 minuti dopo l’assunzione del glucosio.

Trascorso questo periodo, si potrà introdurre una moderata quantità d’acqua a temperatura ambiente.

Infine, al termine dell’esame, sarà possibile andare a fare colazione.

Curva glicemica in gravidanza: preparazione

Come abbiamo già accennato, il test deve essere fatto a digiuno.

Inoltre, se si stanno assumendo dei farmaci, è importante informare il proprio ginecologo prima dell’esame. Alcuni medicinali, infatti, possono alterare i risultati della curva e devono quindi essere momentaneamente sospesi sotto controllo medico.

Infine, si consiglia solitamente di seguire uno stile di vita e un’alimentazione normale nei giorni che precedono il test. In particolare, la Società Italiana di Diabetologia raccomanda di consumare una dieta libera, che comprenda almeno 150 grammi di carboidrati al giorno.

Curva glicemica in gravidanza: sintomi ed effetti collaterali

La curva da carico di glucosio non è un esame invasivo e pertanto non è pericoloso né doloroso.

In alcune donne più suscettibili, tuttavia, il gusto molto dolce della bevanda zuccherata potrebbe provocare sintomi come:

  • nausea (più frequente)
  • vomito (più raro)

Per questo motivo, la curva glicemica è spesso molto temuta dalle future mamme, anche perché la comparsa di vomito costringe a ripetere il test.

A questo proposito, è importante sottolineare che ogni donna è diversa e la reazione all’esame è del tutto soggettiva!

Inoltre, esistono alcuni piccoli stratagemmi che possono aiutare a ridurre questi possibili “effetti collaterali”, come:

  • bere la soluzione glucosata a piccoli sorsi, senza fretta;
  • chiedere al personale sanitario se è possibile succhiare una fettina di limone subito dopo aver assunto la soluzione;
  • cercare di rilassarsi e di distrarsi il più possibile, ad esempio ascoltando la propria musica preferita o leggendo un libro;
  • in caso di forte nausea, chiedere di distendersi.

Come interpretare i valori della curva glicemica in gravidanza?

Generalmente, si fa diagnosi di diabete gestazionale quando uno dei prelievi evidenzia una glicemia superiore ai seguenti valori limite:

  • 92 mg/dl a digiuno
  • 180 mg/dl dopo un’ora
  • 153 mg/dl dopo due ore

In questo caso, verrà messo in atto il trattamento più adeguato, che spesso prevede semplicemente una dieta specifica (povera di zuccheri), da seguire fino al termine della gestazione.

Curva glicemica in gravidanza: costo

La curva da carico orale di glucosio può essere eseguita tramite il Servizio Sanitario Nazionale: in questo caso, è gratuita per le future mamme a rischio di sviluppare il diabete gestazionale, mentre per le tutte le altre ha un costo di circa 20-30 euro.

In alternativa, la curva glicemica può essere effettuata privatamente a un costo di circa 50 euro.

Fonti principali

  • Società Italiana di Diabetologia. Screening e diagnosi del diabete gestazionale.