La cura del seno in gravidanza

Il seno in gravidanza subisce diversi cambiamenti, che servono a prepararlo alla sua funzione primaria: l’allattamento. Queste modificazioni possono renderlo più dolente e sensibile e favorire la comparsa di smagliature e prurito.

Una pelle elastica e ben idratata può aiutare ad alleviare o prevenire questi sintomi. Per questo, in dolce attesa, è importante prendersi cura del seno in modo corretto, idratandolo regolarmente e proteggendolo dalle irritazioni.

Come cambia il seno in gravidanza

Fin dalle prime settimane di gestazione, il seno tende ad essere teso e dolente e i capezzoli diventano più turgidi e sensibili. Questi segni sono spesso tra i primi sintomi della gravidanza, anche se può essere difficile distinguerli da quelli che precedono l’arrivo delle mestruazioni.

Successivamente, con il procedere delle settimane, il seno aumenta di volume, le vene diventano più evidenti e la pelle è più tesa. È quindi possibile avvertire una sensazione di pesantezza o di prurito, e veder apparire le prime smagliature al seno.

I capezzoli e le areole, inoltre, diventano più grandi e assumono una colorazione più scura. In aggiunta, sull’areola, si può osservare la comparsa di piccoli “puntini bianchi”: sono i cosiddetti tubercoli di Montgomery, ghiandole che producono una sostanza grassa (il sebo) utile per idratare la pelle del seno e proteggerla dalle infezioni.

Infine, durante le ultime settimane di gravidanza (o subito dopo l’espulsione della placenta), si possono osservare delle perdite dai capezzoli: si tratta del colostro o primo latte, un liquido giallo denso e nutriente, ricco di proteine, vitamine, sali minerali e preziosi anticorpi.

Solo da 3 a 5 giorni dopo il parto avviene la montata lattea e il colostro si trasforma in latte vero e proprio, grazie alla stimolazione manuale o alla suzione del neonato.

Come prendersi cura del seno in gravidanza

Per contrastare i sintomi che accompagnano i cambiamenti del seno in gravidanza, è possibile adottare alcuni semplici accorgimenti, che aiuteranno a proteggere le naturali difese della pelle, a favorire l’idratazione e a sostenere l’aumento di volume del seno. Vediamoli insieme.

1. Bevi molto e spesso

Uno dei primi alleati per la cura del seno in gravidanza è indubbiamente l’idratazione. Introdurre almeno due litri di acqua al giorno aiuterà a contrastare la secchezza della pelle e, di conseguenza, a combattere prurito e smagliature.

2. Segui un’alimentazione adeguata

Una dieta ricca di frutta e verdura ha molti benefici per mamma e bambino, tra cui quello di contribuire al benessere della cute.

In particolare, si consiglia di consumare soprattutto alimenti ricchi di vitamina C (acido ascorbico) e vitamina E: la prima è un antiossidante naturale ed è coinvolta nella produzione di collagene, mentre la seconda svolge un ruolo importante per l’elasticità della pelle.

In aggiunta, una regolare assunzione di omega 3 e 6 (contenuti ad esempio nell’olio d’oliva e nel pesce azzurro) può contribuire a rendere la pelle più elastica e resistente.

3. Idrata regolarmente il seno

Per contrastare la secchezza cutanea e i problemi correlati, è consigliabile utilizzare regolarmente un prodotto idratante (crema o olio), con azione emolliente ed elasticizzante.

Inoltre, per trovare sollievo in caso di prurito, può essere utile applicare un olio a base di Vitamina E.

4. Evita detergenti troppo aggressivi

Durante la gravidanza, sarebbe bene limitare l’utilizzo del comune sapone e utilizzare invece dei detergenti delicati, non troppo schiumogeni e privi di profumi.

L’uso di prodotti “non rispettosi” della pelle, infatti, può ridurre le difese naturali del capezzolo, eliminando lo strato protettivo creato dalle ghiandole di Montgomery e compromettendo la sua azione lubrificante e antibatterica.

Per lo stesso motivo, sarebbe bene evitare lavaggi troppo frequenti del seno o dei capezzoli.

5. Indossa un reggiseno adatto

Il seno in gravidanza deve essere adeguatamente sostenuto, senza essere compresso. Per questo, è importante scegliere un reggiseno che abbia dei rinforzi robusti, ma che sia comodo e confortevole.

Per ridurre il rischio di prurito e irritazioni, meglio preferire materiali naturali e traspiranti, come il cotone. In particolare, i modelli senza ferretti e cuciture potrebbero risultare più adatti, specialmente in caso di capezzoli molto sensibili.

Per alcune future mamme, inoltre, potrebbe essere d’aiuto un reggiseno sportivo, da indossare eventualmente anche di notte. 

6. Evita i “rimedi della nonna”

Un tempo si suggeriva alle donne in gravidanza di “maltrattare” i capezzoli per prepararli all’allattamento e prevenire la comparsa di ragadi.

I metodi erano i più vari: dall’utilizzo di un asciugamano ruvido o di guanto di crine all’utilizzo di varie sostanze da applicare sui capezzoli, come aceto, succo di limone o alcol.

Inutile dire che queste pratiche non sono solo inutili, ma anche dannose, e che sono quindi fortemente sconsigliate.