Cellulite in gravidanza: è normale?

La comparsa della cellulite in gravidanza e il suo livello di “gravità” dipendono da vari fattori. Ecco quali sono e cosa fare per combatterla.

Tra i tanti “effetti indesiderati” della gravidanza, di cui spesso nessuno parla, troviamo anche la famosa pelle a buccia d’arancia, che in dolce attesa può peggiorare o comparire per la prima volta anche se la mamma non ne aveva mai sofferto prima.

Innanzitutto, quindi, vogliamo rassicurare tutte le donne preoccupate per la presenza di questo inestetismo: la cellulite in gravidanza è normale ed è una conseguenza di fattori come l’aumento di peso e la ritenzione idrica che accompagnano la mamma nei nove mesi.

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi la cellulite scompare qualche tempo dopo il parto, anche grazie alle calorie bruciate con l’allattamento materno.

Cosa fare però nel frattempo per evitare che peggiori? Si può agire sui fattori che la causano? Oppure esiste qualche crema o trattamento sicuro in gravidanza che può aiutare a combattere la cellulite senza rischi per il bambino? Vediamolo insieme.

Cosa causa (o peggiora) la cellulite in gravidanza

La cellulite è una manifestazione cutanea dovuta all’accumulo di grasso localizzato sotto la pelle, che causa delle alterazioni delle fibre collagene e un rigonfiamento delle cellule adipose. La conseguenza è la comparsa di antiestetici noduli e fossette che interessano principalmente i fianchi, i glutei e le cosce.

La comparsa della cellulite in gravidanza e il suo livello di “gravità” dipendono da vari fattori.

Aumento di peso

In gravidanza, la futura mamma va incontro a un fisiologico aumento di peso. Questo incremento è dovuto in gran parte a un maggiore accumulo di grasso sottocutaneo, che il corpo utilizza come riserva di energia aggiuntiva.

Una dieta ipercalorica o squilibrata può causare aumento di peso eccessivo, che favorirà lo sviluppo della cellulite.

Cambiamenti ormonali

Durante la gravidanza, aumenta la produzione di estrogeni. Questi ormoni contribuiscono a regolare la distribuzione del grasso corporeo e in particolare favoriscono il deposito di grasso a livello dei glutei, delle cosce e della parte inferiore dell’addome.

Tra il 6° e l’8° mese di gravidanza, inoltre, l’aumento del cortisolo riduce l’elasticità della pelle, favorendo la comparsa della cellulite (e delle smagliature).

Ritenzione idrica

La ritenzione idrica è una condizione molto frequente in gravidanza. L’aumentato volume di sangue e il rallentamento del ritorno venoso che si verificano durante la gestazione favoriscono infatti la fuoriuscita dei liquidi corporei dai vasi venosi e la loro penetrazione all’interno dei tessuti.

Le cellule adipose possono assorbire questi fluidi in eccesso, aumentando di volume e andando a comprimere il tessuto connettivo circostante, con conseguente comparsa o peggioramento della cellulite.

Predisposizione genetica

È uno dei fattori principali che influenzano la comparsa della cellulite, sia prima che durante o dopo la gravidanza.

Alcune donne sono più predisposte allo sviluppo della cellulite, indipendentemente dall’aumento di peso o da altri fattori.

Stile di vita

La mancanza di esercizio e l’eccessivo consumo di grassi, zuccheri e sale favorisce la comparsa della cellulite in gravidanza (e non solo).

In aggiunta, espone la futura mamma a un maggior rischio di complicazioni come diabete gestazionale e preeclampsia.

Come combattere la cellulite in gravidanza?

Non potendo agire su fattori ormonali o genetici, quello che possiamo fare per contrastare (o non peggiorare) la cellulite in gravidanza è concentrarci soprattutto sull’alimentazione, sull’attività fisica e sulla stimolazione della circolazione, adottando dei semplici accorgimenti:

  • bere molto durante il giorno aiuta a ridurre la ritenzione idrica e a ridurre il senso di fame;
  • limitare il consumo di sale è fondamentale per non peggiorare l’accumulo di liquidi nei tessuti;
  • seguire una dieta equilibrata, povera di zuccheri e grassi, aiuta a tenere sotto controllo il peso;
  • praticare un’attività fisica moderata ma costante è la chiave per combattere molti disturbi tipici della gravidanza, tra cui anche l’eccesso di peso e la ritenzione idrica;
  • massaggiare quotidianamente le zone a rischio permette di riattivare la circolazione sanguigna, favorisce il drenaggio linfatico e aiuta a rimuove le scorie (riducendo la ritenzione idrica); il consiglio è quello di utilizzare un olio o una crema elasticizzante e idratante (utile per prevenire anche le smagliature) oppure effettuare un massaggio a secco (dry brushing) con un’apposita spazzola da massaggio;
  • indossare delle calze a compressione graduata è utile per stimolare la circolazione e favorire il ritorno venoso.

Creme anticellulite in gravidanza: fanno male?

Alcune creme e fanghi anticellulite molto utilizzati per combattere questo inestetismo sono assolutamente vietati in gravidanza, perché contengono sostanze non compatibili con la gestazione.

Tra gli ingredienti da evitare troviamo:

  • ormoni tiroidei (come la levotiroxina)
  • iodio
  • alghe marine (come il fucus)
  • caffeina
  • retinolo
  • DMAE (dimetil-amino-etanolo)

Esistono però altre creme anticellulite sicure in gravidanza. Il consiglio è quello di chiedere al ginecologo o al farmacista e di leggere attentamente il foglietto illustrativo del prodotto.

In ogni caso, è bene ricordare che gran parte dell’effetto delle creme anticellulite è dato proprio dal massaggio per applicarle. Quindi, una normale crema o un olio vegetale con azione idratante ed elasticizzante come l’olio di mandorle dolci possono essere un utile alleato per combattere sia la cellulite che le smagliature.

Trattamenti anticellulite in gravidanza: si o no?

Uno dei trattamenti più consigliati in gravidanza per combattere la cellulite sono sicuramente i massaggi linfodrenanti, eseguiti manualmente o con macchinari specifici.

I metodi di massaggio manuale consigliati sono il metodo Vodder e il metodo Leduc.

In questo caso, naturalmente, è importante rivolgersi solo a operatori qualificati.

Durante la gravidanza, sono invece sconsigliati altri massaggi come pressoterapia e cavitazione.

Fonti

  • Istituto Superiore di Sanità (ISS), Cellulite, 2018. [Ultimo aggiornamento: gennaio 2022] [Ultimo accesso: luglio 2023]
  • Mayo Clinic, Cellulite, 2021. [Ultimo accesso: luglio 2023]
  • Humanitas San Pio X, Estrogeni. [Ultimo accesso: luglio 2023]