L’uovo è un alimento fondamentale nella alimentazione del bambino. Contiene, come molti altri alimenti, nutrienti importanti (vitamine, minerali, proteine, grassi), ma ciò che rende l’uovo un alimento superiore, è la qualità e la concentrazione di alcuni di loro.
L’uovo infatti contiene più ferro del pollo, più di zinco del pesce e fegato, più calcio di pesce, fegato, pollo e manzo.
Intorno all’uovo girano molti luoghi comuni e per questo il suo consumo viene spesso limitato, ma è bene dire invece che l’uovo ha tanti pregi soprattutto per un bambino che sta crescendo. Per esempio, è ricco di vitamina A, D, di vitamine del gruppo B e di acido folico, molto importante per il sistema nervoso del bambino (e anche per la donna in gravidanza).
Indice
Quando introdurre l’uovo nello svezzamento del neonato
I pediatri consigliano di introdurre l’uovo in due tempi. Si inizia con il tuorlo, che può essere dato intorno ai 9 mesi, per poi introdurre anche l’albume intorno ai 12 mesi. Se però il bambino ha già manifestato allergie è bene sentire l’allergologo, che valuterà quando introdurre questo alimento nella dieta dei bambini.
Secondo recenti studi, comunque, l‘introduzione tardiva dell’uovo nella dieta del bambino non sembrerebbe necessaria, perché non escluderebbe l’insorgere di allergie. Si afferma anzi che per proteggere i bambini da questi problemi sarebbe utile una introduzione precoce di alimenti contenenti allergeni.
Essendo comunque un tema molto delicato, vi invito, se interessate, ad informarvi sull’argomento non su internet ma soprattutto dal vostro pediatra.
Come introdurre l’uovo nello svezzamento del neonato
L’uovo di solito va introdotto per gradi e sicuramente va cotto. All’inizio si procede con assaggi e piccole quantità. Si aggiunge un quarto di tuorlo cotto a piatti semplici come la pappa, la purea di verdure o la minestrina del pranzo. Se il bambino lo tollera bene, la volta dopo si aggiunge un altro quarto e così via fino ad arrivare ad aggiungere tutto il tuorlo. Lo stesso si fa con il bianco. Se l’uovo è stato tollerato bene, da quel momento in poi si può dare l’uovo due o tre volte alla settimana o secondo il consiglio del pediatra.
Mentre si introduce l’uovo per la prima volta (come in tutti i casi in cui si introduce un alimento che può dare problemi allergici) è bene non aggiungere nessun altro alimento nuovo. Questo è importante perché se il bambino avesse delle reazioni, il colpevole sarebbe subito individuabile.
All’inizio, mangiando l’uovo cotto mischiato con la pappa, il bambino non si accorgerà che sta assaggiando un nuovo cibo. Poi, man mano che cresce, inizierà a godersi questo nuovo alimento anche nelle sue diverse preparazioni: sodo, strapazzato, alla coque, in camicia, in omelette e dopo i 2 anni anche fritto.
È consigliato dare l’uovo a pranzo e non a cena, perché nonostante la sua digeribilità sia mediamente buona (varia in base al tipo di cottura), per il bambino potrebbe essere un po’ pesante.
Sicurezza e condizioni dell’uovo
Oltre che nutriente, l’uovo è un alimento molto delicato e per questo va dato al bambino sono se è sicuro. Quando si comprano le uova per esempio, è bene scartare le uova non ben conservate, quelle non etichettate e quelle che non hanno il guscio con il timbro, perché questo impedisce di conoscerne l’origine. Evitate di acquistare uova sporche o rotte. Inoltre, una volta a casa, conservatele in frigorifero nel posto a loro riservato.
Se avete dubbi sulla sua freschezza, potete immergere l’uovo nell’acqua: se affonda è fresco, se galleggia no.
Uovo e svezzamento: consigli e ricette
L’uovo è un alimento estremamente versatile e si può preparare in molti modi: troverete sicuramente un vostro personale modo di cucinarlo e i vostri bambini impareranno a mangiarlo con gusto. Ma basta con le chiacchiere e passiamo ad alcune utili indicazioni su come cuocere l’uovo e ad alcune semplici ricette adatte nello svezzamento e anche oltre.
Uovo sodo
Schiacciato, sbriciolato, frullato, l’uovo sodo è il modo perfetto per introdurre le uova nello svezzamento del bambino. Ma come si cuoce davvero bene un uovo sodo? Quando si deve mettere nell’acqua? Per quanti minuti? Qui potete trovare→ tutto sulla cottura dell’uovo sodo.
Pastina con il rosso dell’uovo sodo sbriciolato
Una volta imparato a fare bene l’uovo sodo, preparate la vostra solita pappa, minestrina o pastina, schiacciate ben bene il tuorlo d’uovo lesso e mescolatelo insieme. Condite e servite come al solito.
Minestrina tipo stracciatella
Un altro modo per preparare l’uovo è farlo cuocere direttamente nel brodo o nel passato di verdure insieme alla pastina. All’inizio si aggiunge solo il tuorlo (si fa a metà cottura), poi quando sarà il momento di introdurre anche il bianco, potrete preparare una buona stracciatella facendo cuocere bianco e tuorlo sbattuto con un po’ di parmigiano.
Ricetta qui→pastina-in-brodo-con-uovo
Uovo alla coque
L’uovo cotto alla “coque” è forse il modo più leggero di cucinare questo alimento e molti pediatri consigliano questo tipo di cottura. Ma non sempre è facile ottenere una cottura alla coque perfetta. Ecco qualche suggerimento per→ preparare l’uovo alla coque
Prima frittatina cotta al vapore
Tra i primi piatti con l’uovo che si possono preparare ai bambini, c’è anche la frittata. Ma dato che nei primi tempi è meglio evitare i cibi fritti, ecco una frittatina buona e delicata fatta al vapore.
Ricetta → frittatina al vapore
Frittatine di verdure
Quando poi passerete a cucinare delle vere e proprie frittate, ecco come potete preparare delle frittatine con le verdure.
Ricetta→ Frittata con verdure
Se dopo aver introdotto l’uovo vi accorgerete che il vostro bambino ha avuto qualche reazione e dovrete eliminare l’uovo nella dieta (magari anche solo temporaneamente), vi consiglio questa lettura → Come sostituire le uova nelle ricette per bambini
Raccomandazione. Quanto scritto a proposito dell’uovo e della sua introduzione nella dieta del bambino, vale come informazione generale e non nello specifico caso. Ricordo che è bene consultare sempre il pediatra e seguire le sue prescrizioni in merito all’introduzione di cibi ed eventuali alimenti che potrebbero comportare rischi di allergia per il bambino.
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