Perché non si rimane incinta nel periodo fertile?

Tutti gli errori più comuni, i fattori di rischio e quando rivolgersi al medico.

Quando una coppia si sente pronta ad avere un figlio, inizia la ricerca della gravidanza con grandi speranze ed entusiasmo, ma spesso, dopo i primi tentativi andati a vuoto, tende a demoralizzarsi. Con il passare dei mesi, non riuscire a rimanere incinta può diventare un’esperienza frustrante, che causa ansie, timori e insicurezze, soprattutto nella donna.

In questo articolo, ti spieghiamo tutte i possibili motivi per cui la gravidanza può tardare ad arrivare. Se vuoi conoscere l’esperienza di altre donne che come te sono alla ricerca di un figlio, visita la sezione dedicata del nostro forum.

Ovulo ma non resto incinta

Perché non si rimane incinta pur avendo rapporti nel periodo fertile del ciclo?

Anche in caso di ovulazione accertata, una coppia con meno di 35 anni che ha rapporti non protetti nei giorni fertili ha una probabilità di concepire del 25% circa per ciclo.

Questo significa che fare l’amore nel periodo fertile non garantisce una gravidanza al 100%: ecco perché possono servire più tentativi per rimanere incinta.

Questa informazione è molto importante, perché molte donne si aspettano di avere successo al primo tentativo o comunque in tempi più brevi della media, e questo può essere fonte di stress e ansie ingiustificate, che a loro volta possono interferire con il concepimento.

Rapporti mirati ma non rimango incinta: quando consultare il medico?

Anche se la probabilità di concepire ogni mese non è altissima, la maggior parte delle donne riesce a rimanere incinta entro 6-12 mesi di tentativi.

Per questo motivo, gli esperti raccomandano di rivolgersi a uno specialista in fertilità dopo 1 anno di tentativi mirati senza successo, che diventano 6 mesi se la donna ha più di 35 anni.

È importante sottolineare che il passo successivo non sarà necessariamente quello della procreazione medicalmente assistita. A volte l’infertilità è solo apparente ed è sufficiente correggere il peso, le abitudini alimentari e lo stile di vita per riuscire a concepire.

Altre volte, il medico suggerirà una terapia a base di integratori o farmaci, e solo di fronte a un’evidente necessità programmerà un percorso di PMA.

Perché non si rimane incinta nel periodo fertile? I 5 errori più comuni

Esistono alcuni errori molto diffusi tra le coppie, che possono ridurre le probabilità di rimanere incinta nei giorni fertili. Vediamo insieme quali.

1.   Non fare una visita preconcezionale

Prima di provare a concepire, sarebbe opportuno che la coppia facesse un controllo medico per parlare di eventuali problematiche che possono influenzare la fertilità. Durante questo incontro, lo specialista darà alla coppia tutti i consigli utili per ottimizzare le probabilità di gravidanza e proteggere la salute della futura mamma e del futuro bebè.

2.   Sbagliare il calcolo dei giorni fertili

In assenza di problemi, avere rapporti ogni 2-3 giorni per tutto il mese è la migliore strategia raccomandata per rimanere incinta. Questa frequenza, infatti, permette di coprire il periodo giusto senza dover monitorare la fertilità.

In alternativa, diventa molto importante conoscere i giorni fertili del ciclo mestruale, perché non avere rapporti nei giorni giusti può essere una delle cause del mancato concepimento. Ma come riconoscere il proprio periodo fertile?

Calcolatore dei giorni fertili e dell’ovulazione

Un primo passo può essere l’uso di uno strumento per calcolare il periodo fertile. I calcolatori, tuttavia, sono attendibili solo se il ciclo è regolare e non possono prevedere un’eventuale ovulazione anticipata o ritardata.

Il calcolatore di PeriodoFertile si basa sul metodo di Ogino-Knaus o metodo del calendario, ma per un calcolo più preciso permette di inserire anche la fase luteale (per le donne che la conoscono).

I metodi più affidabili per riconoscere il periodo fertile (anche con ciclo irregolare)

Mentre il calcolatore può dare un risultato puramente indicativo, esistono altri metodi molto più precisi per individuare i giorni più fertili del ciclo, che però richiedono un certo impegno, oltre che po’ di tempo per imparare a utilizzarli:

Queste tecniche sono estremamente utili in caso di ciclo irregolare, perché consentono di prevedere quando avverrà l’ovulazione in quel ciclo specifico. Per approfondire questi metodi, ti invitiamo a cliccare sulla rispettiva tecnica e leggere l’articolo di approfondimento.

3.   Avere rapporti poco o troppo frequenti

Avere rapporti sessuali solo ed esclusivamente nei giorni fertili o nel giorno dell’ovulazione può non essere una buona strategia per rimanere incinta. Gli studi mostrano infatti che la migliore qualità degli spermatozoi si ha a 3-5 giorni di distanza dall’ultimo rapporto. Lasciar passare più di 5 giorni tra un rapporto e l’altro, quindi, può ridurre la probabilità di concepimento.

In aggiunta, avere rapporti solo nel giorno dell’ovulazione potrebbe essere troppo tardi. L’ovocita, infatti, può essere fecondato entro 12-24 ore dopo essere stato emesso dal follicolo, mentre gli spermatozoi possono vivere da 3 a 5 giorni nel corpo femminile. Fare l’amore i giorni prima dell’ovulazione, quindi, aumenta la probabilità di rimanere incinta.

D’altra parte, anche avere rapporti tutti i giorni o più volte nello stesso giorno può essere controproducente, oltre a portare alla lunga a disinteresse o stanchezza nella coppia. L’ideale, sarebbe avere rapporti 3-4 volte a settimana per tutto il ciclo oppure a giorni alterni nel periodo fertile.

4.   Trascurare la propria salute generale

Spesso le coppie in cerca di un figlio si concentrano così intensamente sulla loro salute riproduttiva da trascurare la loro salute complessiva, senza tenere conto che aspetti come il peso, il fumo, lo stress e alcuni farmaci possono influenzare molto la fertilità.

5.   Utilizzare i lubrificanti sbagliati

Alcuni prodotti per lubrificare l’ambiente vaginale influenzano negativamente la motilità degli spermatozoi, rendendo più difficile il loro viaggio verso l’ovulo da fecondare.

Perché non si rimane incinta nel periodo fertile? Cause e fattori di rischio

Purtroppo anche le coppie che non incorrono negli errori sopra descritti possono avere difficoltà a concepire.

Quali possono essere i motivi e cosa fare?

Età

L’età della donna influisce sulle probabilità di concepire. La fertilità femminile, infatti, inizia a diminuire dopo i 35 anni e cala notevolmente dopo i 40 anni, come abbiamo spiegato in questo articolo. In aggiunta, sebbene in misura minore, anche l’età dell’uomo può influenzare le possibilità di gravidanza.

Per questa ragione, se si hanno più di 35 anni e non si riesce a rimanere incinta dopo 6 mesi di tentativi mirati, gli esperti raccomandano di richiedere un consulto ad uno specialista in fertilità.

Peso

Sia nella donna che nell’uomo, un peso eccessivo o troppo scarso può ridurre la fertilità. Un indice di massa corporea (BMI) compreso tra 18 e 25 è l’ideale per favorire il concepimento.

Stile di vita e alimentazione

È stato dimostrato che anche lo stile di vita e le abitudini alimentari giocano un ruolo nell’infertilità maschile e femminile. Tra i nemici della gravidanza troviamo:

  • fumo e abuso di alcol
  • assunzione di droghe o sostanze dopanti
  • stress
  • carenza di sonno
  • mancanza o eccesso di esercizio fisico
  • alimentazione ipercalorica e povera di frutta e verdura
  • agenti tossici e inquinanti (ad esempio sul luogo di lavoro)

Patologie

Esistono alcune condizioni di salute che possono interferire con la ricerca di una gravidanza. Tra le problematiche femminili ricordiamo:

  • disturbi dell’ovulazione, che influiscono sul rilascio dell’ovocita dalle ovaie. Tra questi possiamo citare alcuni problemi ormonali come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), l’iperprolattinemia e i disturbi della tiroide (ipertiroidismo o ipotiroidismo non compensato);
  • anomalie dell’utero o della cervice uterina, come malformazioni dell’utero, polipi o tumori benigni;
  • tube chiuse o danneggiate, come in caso di salpingite o malattia infiammatoria pelvica, che a sua volta può essere causata da malattie sessualmente trasmesse come la clamidia;
  • endometriosi, una patologia causata dalla crescita di tessuto simil-endometriale al di fuori dell’utero;
  • insufficienza ovarica primaria (menopausa precoce), una condizione per cui le ovaie smettono di funzionare prima dei 40 anni. Può essere legata a patologie del sistema immunitario, fattori genetici, chemioterapia o radioterapia;
  • tessuto cicatriziale nella zona pelvica, che può formarsi in seguito a infezione pelvica, appendicite, endometriosi oppure interventi chirurgici addominali o pelvici;
  • alcuni tipi di cancro in grado di compromettere la fertilità femminile.

Tra i problemi di salute che possono favorire l’infertilità maschile troviamo invece:

  • alterata produzione o funzionalità spermatica, che può essere dovuta a problemi genetici, mancata discesa dei testicoli, varicocele, diabete o infezioni a trasmissione sessuale;
  • problemi di emissione degli spermatozoi, come per problemi genetici (fibrosi cistica) o strutturali (ostruzione dei dotti seminali o lesioni agli organi riproduttivi);
  • alcuni tipi di cancro, radioterapia o chemioterapia.

In conclusione

  • Quando si decide di avere un figlio, il primo passo dovrebbe essere sempre quello di fissare una visita medica preconcezionale.
  • Se non si rimane incinta pur avendo rapporti mirati nel periodo fertile, è opportuno rivolgersi a uno specialista in infertilità dopo 6 mesi di tentativi infruttuosi, se la donna ha più di 35 anni, o 1 anno, se la donna è più giovane.
  • A volte l’infertilità è solo apparente e sono sufficienti alcune indicazioni mirate a correggere il peso, l’alimentazione e le abitudini scorrette per ottenere la gravidanza tanto desiderata.
  • Non riuscire a rimanere incinta naturalmente non significa per forza dover ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. Questa strada verrà consigliata solo quando veramente necessaria.

Fonti