Il corpo luteo

È una piccola cisti che si forma dopo l'ovulazione, necessaria per l'inizio di una gravidanza. Può provocare dei disturbi, che spieghiamo in questo articolo.

In breve, il corpo luteo è una cisti che si forma dopo l’ovulazione, ovvero durante la fase luteale del ciclo mestruale. Qualora iniziasse una gravidanza, prenderà il nome di corpo luteo gravidico. Se al termine del ciclo mestruale il corpo luteo non venisse riassorbito e assumesse dimensioni notevoli, potrebbero comparire i sintomi del cosiddetto corpo luteo emorragico.

Cos’è il corpo luteo?

È una piccola cisti. Più specificamente, è una struttura ghiandolare temporanea che si sviluppa nell’ovaio.

Corpo luteo visto in ecografia

Ecco un’immagine con ecografie del corpo luteo. Le prime tre ecografie mostrano il corpo luteo non gravidico, indicando come possano sorgere dubbi in merito alla possibilità che diventi un corpo luteo emorragico. Le due ecografie sulla seconda riga invece mostrano il corpo luteo gravidico, ovvero il corpo luteo in una donna in gravidanza.

Quando si forma il corpo luteo?

Prende forma nel momento in cui un follicolo si rompe per rilasciare l’ovulo all’esterno.

Perché il follicolo scoppia? La “luteinizzazione”

L’ormone LH causa lo scoppio del follicolo e l’inizio del processo di luteinizzazione, che porta alla formazione del corpo luteo. L’ormone LH è infatti detto “ormone luteinizzante” ed è lo stesso che viene rilevato nei test di ovulazione.

A cosa serve il corpo luteo?

Il corpo luteo è necessario per iniziare una gravidanza perché produce progesterone.

In caso di gravidanza…

In caso di fecondazione, il corpo luteo viene chiamato “corpo luteo gravidico” e continuerà a produrre progesterone per circa 7-9 settimane. Il corpo luteo inizia a diminuire di dimensioni a circa 10 settimane di gravidanza.

…e in caso di mancata gravidanza

Se l’impianto non si verifica, il corpo luteo inizierà a degradarsi dopo circa 10 giorni dall’ovulazione. Ciò provoca un calo dei livelli di progesterone, che porta all’inizio di un altro periodo mestruale.

Disturbi della fase luteale

In tre casi, l’embrione non trova un ambiente adatto in cui impiantarsi:

1 – Fase Luteale troppo corta

In questo caso l’endometrio inizia a sfaldarsi prima che la cellula uovo fecondata abbia avuto la possibilità di annidarsi. Questa condizione si può diagnosticare anche monitorando i cicli con i grafici della temperatura basale. Fasi luteali inferiori ai 10 giorni rappresentano un problema serio, ma per alcune donne anche lunghezze di 10-11 giorni possono essere considerate inferiori alla normalità

2 – Progesterone anomalo

La fase luteale sembra normale, ma il valore del progesterone crea un ambiente uterino non adatto all’impianto dell’embrione.

3 – Calo del progesterone

La fale luteale sembra normale, ma i valori del progesterone calano drasticamente dopo circa una settimana dall’ovulazione, spesso causando spotting premestruale. Anche in questo caso i livelli di progesterone non sono sufficienti per creare l’ambiente uterino ideale all’impianto.

Corpo luteo emorragico

Meriterebbe un capitolo a parte il corpo luteo emorragico.

Cause dei disturbi legati al corpo luteo

Le cause dei disturbi alla fase luteale sono quasi sempre squilibri ormonali.

Diagnosi dei disturbi

La diagnosi si può fare solo nei cicli spontanei in assenza di concepimento, attraverso due modalità: la biopsia endometriale (11-13 giorni dopo l’ovulazione) e il dosaggio del progesterone plasmatico. Quest’ultimo metodo è meno invasivo e più diffuso.

Il momento giusto per il prelievo del progesterone

Uno degli errori frequenti durante la diagnosi è di eseguire il dosaggio del progesterone dal giorno 21 PM (post mestruazioni) o di eseguire la biopsia endometriale al giorno 26 pm, indipendentemente quindi da quando la donna ha effettivamente ovulato.

Idealmente il prelievo andrebbe fatto più volte: al giorno del picco di LH, al giorno 3 PO (post ovulazione) al giorno 5 PO, al giorno 7 PO e al giorno 9 PO.

La cosa importante quando si eseguono questi prelievi è proprio sapere con precisione quando è avvenuta l’ovulazione, per fare l’esame nei giorni corretti. Il modo per conoscerlo con precisione è monitorando il ciclo mestruale con la temperatura basale (oppure facendo ecografie mirate).

Solitamente alle donne viene prescritto un solo prelievo a 6-8 giorni dall’ovulazione. Se si vuole andare a fondo del problema è necessario farsi prescrivere più prelievi .

Terapie per i disturbi legati al corpo luteo

Le terapie attuali prevedono la somministrazione di progesterone nella seconda metà del ciclo.

Se i valori di progesterone sono bassi, ci sono alcune strade da percorrere prima di affidarsi ai rimedi classici (clomid + progesterone o iniezioni di gonadotropine). Sarebbe infatti opportuno procedere anche con il dosaggio della prolattina. Valori alti di prolattina possono causare fasi luteali brevi.

Marilyn Shannon, autrice di Fertility Cycles and Nutrition, suggerisce la supplementazione di Vitamina B6 (dai 100 agli 800mg di Vitamina B). Prima di procedere con questa supplementazione è sempre importante parlarne con il medico in quanto la Vitamina B6 può risultare tossica ad alti dosaggi.

Riferimenti

Dewhurst. Trattato di di ostetricia e Ginecologia

Baerwald AR, et al. (2005). Form and function of the corpus luteum during the human menstrual cycle.

Knudtson, J.E. McLaughlin, Female Reproductive Endocrinology