Preparazione dell’endometrio per il transfer di embrioni congelati: come avviene?

Il trasferimento di embrioni o blastocisti in utero, a fresco o congelati – o per meglio dire crioconservati – è il passaggio finale del trattamento di fecondazione assistita iniziato con la stimolazione ormonale.

Il transfer avviene per via trans-cervicale (ossia attraverso il collo dell’utero) per mezzo di un catetere apposito, e può essere effettuato:

  • a fresco, ossia nello stesso ciclo di stimolazione;
  • utilizzando embrioni crioconservati in un precedente trattamento di stimolazione;
  • trasferendo embrioni ottenuti dalla fertilizzazione di ovociti crioconservati in un precedente trattamento di stimolazione.

Il transfer a fresco viene effettuato generalmente in seconda o terza giornata dal pick-up (embrioni da 2 a 8 blastomeri) o in quinta giornata (embrioni allo stadio di blastocisti) dal prelievo ovocitario.

Il transfer da congelato viene programmato in base allo stadio in cui sono stati crioconservati gli embrioni o le blastocisti.

Il trattamento ha successo solo se l’embrione (o la blastocisti) attecchisce all’interno dell’utero della donna, per poi proseguire il suo sviluppo. Questo processo prende il nome di impianto e dipende:

  1. dalla qualità dell’embrione
  2. dalla recettività dell’endometrio.

Per saperne di più sulla qualità embrionale prima del trasferimento, ti invitiamo a leggere questo articolo sulla classificazione degli embrioni e delle blastocisti.

Qui, invece, ci concentreremo sulla recettività dell’endometrio e sulle procedure di preparazione endometriale per il transfer di embrioni/blastocisti congelati.

Recettività dell’endometrio: cosa significa?

Un endometrio recettivo è un endometrio favorevole all’annidamento, ossia pronto ad accogliere l’embrione.

Questa recettività non è presente in tutti i giorni del ciclo, ma solo in un intervallo di tempo ben preciso, detto finestra d’impianto, che si colloca tra i 6 e i 10 giorni dopo il picco di LH (ormone luteinizzante).

In questo periodo specifico, infatti, l’endometrio ha delle caratteristiche peculiari che permettono l’impianto della blastocisti e una di queste è data dallo spessore.

Preparazione endometrio per transfer: infografica sullo spessore endometriale

Quale deve essere lo spessore dell’endometrio per il transfer?

Lo spessore endometriale ideale per favorire l’impianto dell’embrione è ancora oggetto di dibattito. Tuttavia, secondo gli studi attuali, si dovrebbe ottenere uno spessore di 8 mm (e un aspetto trilaminare) prima di iniziare il progesterone. Al di sotto di questo valore, le possibilità di gravidanza calano drasticamente.

Quanti embrioni trasferire, Tabella.
Raccomandazioni sul numero di embrioni da trasferire in base all’età della donna.

Preparazione dell’endometrio per il transfer

Evitando di andare troppo nello specifico, i protocolli per la preparazione endometriale si suddividono in due gruppi principali:

  • protocolli su ciclo naturale, che non prevedono l’uso di farmaci;
  • protocolli su ciclo artificiale, che prevedono l’uso di farmaci.

In entrambi i casi, l’obiettivo è quello di sincronizzare l’endometrio con l’età dell’embrione per eseguire il transfer nel momento corretto.

Protocolli di preparazione dell’endometrio su ciclo naturale

Monitoraggio dell’ovulazione

Il ciclo mestruale della donna viene monitorato a tempi prefissati con l’ecografia, per seguire la crescita dell’endometrio e individuare l’ovulazione. Al monitoraggio ecografico si può abbinare anche quello biochimico per rilevare il picco di LH e l’ovulazione.

Induzione dell’ovulazione

protocolli naturali modificati prevedono invece l’induzione dell’ovulazione con la somministrazione di hCG (gonadotropina corionica umana) quando il follicolo dominante supera i 16 mm di diametro. Anche in questo caso, al monitoraggio ecografia si può abbinare quello biochimico, per rilevare il picco di LH e l’ovulazione.

In caso di protocolli su ciclo naturale, l’utilità dell’assunzione di progesterone è dibattuta, ma generalmente non viene somministrato.

Protocolli di preparazione dell’endometrio su ciclo artificiale

I protocolli su ciclo artificiale (cosiddetto ciclo “sostituito”) sono i più utilizzati perché permettono una migliore organizzazione dell’attività clinica e di laboratorio e sono obbligatori quando la donna ha cicli irregolari o è in pre-menopausa (fase climaterica).

A differenza dei protocolli naturali sono basati sull’uso di farmaci e in particolare sulla somministrazione di estrogeni e progesterone.

Monitoraggio ecografico

Prima di iniziare il protocollo, la paziente viene sottoposta a controllo ecografico per valutare l’endometrio ed escludere la presenza di un follicolo in maturazione o di un corpo luteo, condizioni che farebbero rimandare il trattamento.

Somministrazione di estrogeni

La prima parte della procedura prevede la somministrazione di estrogeni (es. Progynova, Climara, ecc.) per via orale o transdermica (nessuna via di somministrazione è superiore all’altra), a partire dal secondo giorno del ciclo mestruale.

Compito degli estrogeni assunti è quello di permettere la crescita endometriale fino allo spessore desiderato e al contempo bloccare la crescita follicolare. 

Il dosaggio può essere fisso o venire modificato sulla base del monitoraggio ecografico e ormonale.

Il monitoraggio ecografico permette di valutare l’aspetto e lo spessore dell’endometrio, mentre quello ormonale consiste nell’evidenziare eventuali rialzi prematuri del progesterone.

La durata del periodo di assunzione degli estrogeni può variare, ma deve generalmente prevedere almeno 12 giorni di terapia; essa non interferisce con i tassi di successo dell’impianto e della gravidanza.

Oltre agli estrogeni, si possono somministrare anche dei farmaci agonisti del GnRH (come il Synarel), per prevenire ovulazioni spontanee. Non sempre, però, sono ben tollerati dalle pazienti per i possibili effetti collaterali.

Somministrazione del progesterone

Quando gli estrogeni hanno raggiungo l’obiettivo previsto e lo spessore dell’endometrio viene ritenuto adeguato (superiore agli 8 mm), si inizia con il progesterone.

In commercio ne esistono diverse formulazioni: può trattarsi di progesterone naturale o sintetico, per assunzione orale, vaginale o in soluzione iniettabile (alcuni nomi sono Progeffick, Crinone, Pleyris. Prontogest, ecc.).

timing embrio transfer

Quando avviene il transfer dopo la preparazione dell’endometrio?

  • In un protocollo su ciclo naturale (NC), il picco di LH è considerato il giorno 0. Un embrione congelato in terza giornata vene trasferito al giorno 4, una blastocisti al giorno 6.
  • In un protocollo su ciclo naturale modificato con induzione dell’ovulazione con hCG (Trigger), il giorno della somministrazione delle hCG è considerato il giorno 0. Un embrione congelato in terza giornata vene trasferito al giorno 5, una blastocisti al giorno 7.
  • In un protocollo su ciclo artificiale, il giorno di inizio del progesterone è considerato il giorno 0 (zero). Un embrione congelato in terza giornata vene trasferito al giorno 3 (ossia dopo 3 giorni di progesterone), una blastocisti al giorno 6 (dopo 6 giorni di progesterone).

Quando si sospende il progesterone?

  • Nei cicli a fresco, il progesterone viene interrotto dopo il test di gravidanza positivo (salvo diversa indicazione del medico).
  • Nei transfer di embrioni o blastocisti congelate con protocolli artificiali, il progesterone va continuato fino alla fine del primo trimestre di gravidanza, anche se non vi sono prove scientifiche a supporto di questa condotta clinica.

Quando fare le beta hCG dopo il transfer?

Ogni centro ha delle tempistiche leggermente differenti.

In generale, possiamo dire che viene generalmente consigliato di fare il prelievo per il dosaggio delle beta HCG 12 giorni dopo il trasferimento.

Fonti

  • Ghobara T, Gelbaya TA, Ayeleke RO. Cycle regimens for frozen-thawed embryo transfer. Cochrane Database Syst Rev. 2017 Jul 5;7(7):CD003414. doi: 10.1002/14651858.CD003414.pub3. PMID: 28675921; PMCID: PMC6483463.