Si possono avere rapporti con un prolasso uterino? 

Rispondiamo alle domande e alle preoccupazioni più frequenti in tema di sesso con prolasso uterino. Si possono avere rapporti? Il partner si accorgerà del prolasso? Cosa fare per migliorare la vita sessuale?

Molte donne che soffrono di prolasso uterino danno per scontato di non poter avere rapporti con il partner ed evitano l’attività sessuale nel timore di peggiorare la situazione, senza porsi il dubbio di consultare il proprio ginecologo.

Ma è proprio vero che il prolasso dell’utero è una controindicazione alla penetrazione e, più in generale, al sesso? Facciamo chiarezza.

Cos’è il prolasso uterino

Il prolasso uterino è una condizione in cui l’utero scende dalla sua posizione normale verso la vagina, a causa dell’indebolimento dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico. Esistono gradi diversi di discesa fino ad avere, nei casi più gravi, la cervice uterina che fuoriesce dalla vulva.

Una donna con prolasso uterino può avere rapporti sessuali?

La risposta è sì: è possibile continuare ad avere rapporti anche in presenza di un prolasso uterino.

Come abbiamo visto, infatti, questo disturbo consiste infatti in un abbassamento della cervice uterina all’interno del canale vaginale della cervice uterina. Durante un rapporto sessuale, tuttavia, il pene crea una pressione in direzione contraria al prolasso. L’attività sessuale, quindi, non peggiora il prolasso né contribuisce a causarlo. Anzi, le contrazioni vaginali provocate dall’orgasmo possono essere considerate una sorta di “ginnastica per il pavimento pelvico”, che può aiutare ad aumentare il tono muscolare della zona e alleviare i sintomi del prolasso.

Il partner può accorgersi del prolasso durante i rapporti?

Escludendo i casi più gravi, è molto difficile che il partner veda o senta la presenza del prolasso uterino durante la penetrazione, la masturbazione o il sesso orale. Basti pensare che perfino i professionisti sanitari responsabili della diagnosi di questa condizione, devono ricevere una formazione specializzata per imparare a riconoscerla. 

Detto questo, spesso le donne si sentono più sicure e rilassate iniziando il rapporto in posizione supina (ossia distese sulla schiena): in questo modo, il prolasso tenderà a ritrarsi un po’ all’interno della vagina.

Un altro “trucco” psicologico che può aiutare a sentirsi più a proprio agio è quello di avere rapporti a luce spenta o con la stanza in penombra.

Infografica sul prolasso uterino

Prolasso uterino e possibili conseguenze sulla vita sessuale

Dopo aver sfatato i due falsi miti più diffusi su prolasso uterino e sessualità, occorre comunque affrontare il tema dei possibili e reali effetti negativi che questo disturbo può avere sull’intimità di coppia.

Come dimostrano diversi studi, infatti, il prolasso uterino può avere forti ripercussioni sulla sessualità delle donne che ne soffrono, che tuttavia (come vedremo in seguito) possono essere affrontate e gestite.

Conseguenze psicologiche

Chi soffre di questa condizione può sperimentare un calo del desiderio dovuto all’impatto psicologico del prolasso oppure provare imbarazzo a causa di preoccupazioni estetiche.

La conseguenza è una perdita della fiducia in se stesse e della spontaneità durante i rapporti, che può portare a rinunciare al sesso con il partner.

Dolore e fastidio durante il rapporto

In genere il prolasso uterino non provoca dolore durante i rapporti (dispareunia). La presenza di fastidio e disagio è quindi solitamente legata a fattori psicologici e alla conseguente tensione a livello dei muscoli pelvici.

Molto tuttavia dipende dalla gravità del prolasso.

Incontinenza urinaria

In alcuni casi la presenza di prolasso uterino può essere associata a piccole perdite urinarie durante i rapporti. Il pensiero che questo possa accadere può causare grande imbarazzo e insicurezza per la donna, portandola ad astenersi dall’attività sessuale.

Come migliorare la vita sessuale in presenza di un prolasso uterino

Una donna con prolasso uterino può fare molto per mantenere una vita sessuale soddisfacente nonostante la presenza di questo disturbo. Ecco i suggerimenti degli esperti.

Consultare un professionista

Un ginecologo, un’ostetrica o un fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico possono fornire consigli personalizzati e trattamenti specifici per gestire il prolasso e migliorare sia l’eventuale sintomatologia che la qualità della vita sessuale.

In caso di necessità, non esitare a mettere da parte l’imbarazzo e a parlare apertamente dei tuoi dubbi e delle tue preoccupazioni.

Comunicare con il partner

Confidare al proprio compagno sensazioni e preoccupazioni può rafforzare l’intimità di coppia e ridurre il disagio e l’imbarazzo.

Utilizzare dei lubrificanti

L’uso di un prodotto lubrificante può aiutare a rendere i rapporti più confortevoli. Il prolasso uterino, infatti, è spesso associato a un assottigliamento e a una maggiore irritabilità delle pareti vaginali, che possono rendere fastidioso l’attrito durante la penetrazione. Il disagio, inoltre, può aumentare in presenza di secchezza vaginale (spesso presente in menopausa).

Preferibilmente, scegli un lubrificante organico a base acquosa, considerato meno irritante e comunque sicuro anche se utilizzato con un preservativo.

Cercare posizioni sessuali confortevoli

In caso di fastidio durante la penetrazione o incontinenza, è importante sperimentare diverse posizioni per trovare quelle più adatte alla coppia.

Premesso che non esistono regole universali e che le preferenze possono variare a seconda di considerazioni anatomiche e psicologiche, le posizioni consigliate in caso di prolasso uterino sono le seguenti.

  • Missionario modificato: la donna è distesa sulla schiena con un cuscino sotto il bacino e l’uomo è sdraiato sopra di lei. In questa posizione, la gravità tende a riportare l’utero in posizione normale, rendendo la penetrazione più confortevole. 
  • Su un fianco: sia l’uomo che la donna sono distesi su un lato l’uno di fronte all’altro. La donna ha un cuscino sotto il bacino e avvolge le gambe intorno ai fianchi dell’uomo. Anche in questa posizione, le anche della donna sono sollevate e l’utero tende a spostarsi più in alto. In più, è lei a controllare la profondità della penetrazione. 
  • Da dietro: la donna è distesa sulla pancia o carponi con il busto piegato verso il basso, poggiato su un cuscino, mentre l’uomo la penetra da dietro. Questa posizione, tuttavia, è sconsigliata in caso di incontinenza.

In presenza di prolasso uterino sono invece da evitare le posizioni:

  • in piedi
  • cowgirl (uomo sdraiato sulla schiena e donna a cavalcioni su di lui)
  • cowgirl rovesciata (come la precedente ma con la donna girata di schiena)

Utilizzare degli anelli cuscinetto

Gli anelli cuscinetto o ammortizzanti (buffer ring in inglese) sono degli anelli fallici pensati per regolare la profondità di penetrazione durante i rapporti, in modo da alleviare l’eventuale fastidio o dolore.

Realizzati in materiale morbido e ipoallergenico, vanno inseriti in numero adatto alla base pene (o del sex toy) prima dell’attività sessuale e agiscono fungendo da cuscinetto tra i corpi dei due partner.

Migliorare lo stile di vita

Uno stile di vita sano, un regolare esercizio e un’alimentazione equilibrata sono tutti fattori importanti per tenere sotto controllo il peso e ridurre la stitichezza, contribuendo a prevenire l’aggravamento del prolasso. 

Come trattare il prolasso uterino per avere rapporti più soddisfacenti 

Esistono diverse opzioni per gestire il prolasso uterino, che possono migliorare anche la qualità della vita sessuale:

  • Fisioterapia del pavimento pelvico: eseguire degli esercizi mirati contribuisce a rafforzare i muscoli pelvici, riducendo gli eventuali sintomi del prolasso e migliorando la funzionalità sessuale.
  • Pessario vaginale: si tratta di un dispositivo medico da inserire in vagina che fornisce supporto agli organi pelvici. In presenza di sintomi, molte donne trovano sollievo grazie all’uso di un pessario, riportando anche un miglioramento nella soddisfazione sessuale.
  • Terapia ormonale: può essere utile in caso di menopausa per impedire un aggravamento del prolasso.
  • Intervento chirurgico: nei casi più gravi, è possibile ricorrere alla chirurgia per correggere il prolasso. In queste situazioni sarà importante discutere con il medico i potenziali benefici e rischi dell’operazione, inclusi gli effetti sulla funzione sessuale. 

Conclusione

Avere un prolasso uterino non significa dover rinunciare alla propria vita sessuale.

Con le giuste informazioni, un adeguato supporto e specifici trattamenti, è possibile continuare ad avere rapporti soddisfacenti.

Non esitare a consultare il tuo professionista di fiducia per discutere delle tue preoccupazioni e trovare insieme le soluzioni più adatte a te.