Come si esegue lo spermiogramma e come viene analizzato

Lo spermiogramma rappresenta probabilmente l'esame principale per diagnosticare un eventuale problema di fertilità maschile. Qui spieghiamo tutti i dettagli.

Capire come si esegue lo spermiogramma e perché è necessario  farlo quando una gravidanza non arriva, è importante anche per quei pazienti che sono restii a sottoporsi all’esame del loro liquido seminale.

Affinché possa essere analizzato, lo spermiogramma deve essere raccolto in un contenitore sterile (fornito dal laboratorio analisi), tramite masturbazione.

I laboratori che eseguono lo spermiogramma solitamente dispongono di  una stanza idonea in modo che il paziente abbia la necessaria intimità per poter fare la raccolta.

Si può raccogliere il campione anche in casa, basta consegnarlo entro 60 minuti al laboratorio, conservandolo  a temperatura costante tra 20°C e 37° C per evitare escursioni termiche che potrebbero deteriorare la qualità del liquido seminale.

Il paziente deve astenersi dai rapporti per un minimo di 3 giorni e un massimo di 5 giorni prima di fare l’esame. Ogni giorno di astinenza è tipicamente associato ad un aumento del volume dello sperma di 0,4 ml e ad un aumento della concentrazione degli spermatozoi di 10-15 milioni di spermatozoi / ml (fino a un massimo di 7 giorni) .

Analisi del  liquido  seminale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità  ha pubblicato gli intervalli di riferimento per lo spermiogramma nel 2010 (vedi il manuale completo OMS). Tutti i  laboratori pertanto sono tenuti ad eseguire l’analisi secondo queste indicazioni per garantire la standardizzazione delle procedure e migliorare la comparabilità tra i risultati.

I limiti di riferimento inferiori riportati nel manuale WHO non rappresentano il confine tra fertile e infertile ma una indicazione sulla presenza di problemi che possono interferire con la capacità riproduttiva.

Il liquido seminale viene valutato  inizialmente secondo parametri macroscopici che sono: colore, aspetto, volume,  pH, grado di liquefazione e viscosità. Queste valutazioni vanno fatte entro al massimo due ore dalla raccolta del campione.

Rappresentazione grafica di uno spermatozoo

Il Volume

Il volume dell’eiaculato è il risultato dell’unione del secreto delle ghiandole accessorie dell’apparato genitale maschile.

Il suo volume normale è compreso tra 1,5 e 5 ml .

Il limite inferiore di 1,5 ml rappresenta  il 5 percentile nei riferimenti  WHO. Un piccolo volume dell’eiaculato (ipoposia) può essere osservato in pazienti con eiaculazione retrograda, assenza di dotti deferenti (fibrosi cistica) o vescicole seminali, ostruzione duttale, ipogonadotropismo o scarsa risposta simpatica. Un volume aumentato (iperposia)viene osservato in caso di patologie infiammatorie.

Il pH

Il liquido seminale è basico con valori normali solitamente compresi tra 7.5 e 8.

Aspetto del liquido seminale

Il colore può essere da trasparente a lattescente, la normalità è  il colore grigio-opalescente. Un liquido seminale trasparente può indicare una riduzione degli spermatozoi presenti, mentre liquidi giallastri o ematici indicano, rispettivamente, un’elevata concentrazione di leucociti o sangue che possono indicare infiammazione o infezione delle vie seminali. Infine, un liquido seminale lattescente indica la presenza di una forte componente prostatica.

Fluidificazione

Subito dopo l’eiaculazione lo sperma subisce un processo di coagulazione, che permette al liquido seminale di aderire al fondo della vagina  il tempo necessario per permettere il passaggio degli spermatozoi  nel muco cervicale.

Nei successivi 5-25 minuti a causa degli enzimi prostatici , il liquido si liquefa. Dopo questo intervallo di tempo non dovrebbero più essere presenti coaguli. Lo sperma che inizialmente non è un coagulo è spesso un’indicazione di un’ostruzione del dotto eiaculatorio o dell’assenza di vescicole seminali.

Se invece permangono coaguli a lungo può essere indice di infiammazione.

Viscosità

Si parla  di viscosità normale se le gocce del campione cadono una a una. Se invece le gocce sono sostituite da un unico filamento si tratta di viscosità aumentata che può essere un segnale di infiammazione o di alterazione nella secrezione delle ghiandole accessorie.

Una volta raccolti i parametri macroscopici si passa all’analisi microscopica che valuta la concentrazione, la morfologia  e la motilità degli spermatozoi.

Concentrazione degli spermatozoi

La concentrazione viene valutata sia per millilitro che per totale dell’eiaculato.

La normale concentrazione degli spermatozoi  è superiore a 20 milioni di spermatozoi / ml. Il limite inferiore di riferimento dell’OMS (5° percentile) è di 15 milioni di spermatozoi per ml, o 39 milioni di spermatozoi per eiaculato.

L’oligospermia è definita come meno di 20 milioni di spermatozoi / ml,

L’oligospermia grave è definita con una concentrazione inferiore a 5 milioni / ml

L’azoospermia è definita come assenza di spermatozoi.

Motilità degli spermatozoi

La motilità è una caratteristica fondamentale degli spermatozoi in quanto permette loro  di risalire le vie genitali femminili e di fecondare l’ovocita.

Il movimento dello spermatozoo è di tipo flagellare.

La motilità è descritta come la percentuale di spermatozoi dotati di movimento flagellare.

La valutazione della motilità si valuta su non meno di 200 spermatozoi.

Una motilità normale è definita da una percentuale di spermatozoi con motilità progressiva (PR) superiore al 32%.

La motilità progressiva c’è quando lo spermatozoo si muove attivamente in modo lineare o non lineare indipendentemente dalla velocità. Per valori inferiori del 32% si parla di astenozoospermia. In caso di astenozoospermia è importante valutare la modalità della raccolta del liquido seminale, la sua conservazione/trasporto al laboratorio analisi, il pH, la viscosità seminale e la eventuale presenza di spermioagglutinazioni ed anticorpi antispermatozoo.

Morfologia degli spermatozoi

Gli spermatozoi si compongono di una testa (con all’interno il nucleo  e l’acrosoma sulla punta) un collo e una coda.

Tutte queste parti vengono osservate al microscopio dopo la fissazione  di un campione con la colorazione di Papanicolaou o di May-Grunwald-Giemsa. Vengono analizzati almeno 200 spermatozoi. Lo spermatozoo normale ha una testa ovale liscia di circa 3-5 μm di lunghezza e 2-3 μm di larghezza.

I difetti della testa sono: grande, piccola appuntita, piriforme, rotonda, amorfa, assente acrosoma piccolo, acrosoma grande, testa doppia o qualsiasi combinazione di queste.

I difetti della coda sono: assente, mozza, rigonfia, angolata , arrotondata, doppia, multipla.

I difetti del collo sono: collo angolato.

Le osservazioni vengono fatte con microscopio 40x o 100X in immersione.

La teratozoospermia è definita come una morfologia normale inferiore al 4%.

Esempi di spermatozoi normali:

esempio spermatozoi morfologia normale

Esempi  di spermatozoi anormali:

morfologia anormale spermatozoi

Presenza di infezioni

Può essere osservato un numero maggiore di globuli bianchi nel liquido seminale in quei  pazienti che hanno in atto  processi infettivi o infiammatori del tratto genitale. Le cellule germinali e i globuli bianchi appaiono entrambi come cellule rotonde all’esame microscopico.

Test di vitalità degli spermatozoi

Servono per  distinguere spermatozoi morti da quelli vivi ma immobili.

Ci sono vari test  come lo swelling test (test di rigonfiamento osmotico) , la colorazione con eosina o la colorazione eosina-nigrosina (tecnica di Blom modificata).

Con le colorazioni all’eosina le cellule vive sono impermeabili al colorante, quelle morte invece sono clorate  a causa del danno della membrana.

Con il test di rigonfiamento osmotico si valuta  al microscopio la percentuale di spermatozoi con coda rigonfiata dopo incubazione in soluzione ipotonica. Gli spermatozoi non vitali non si rigonfiano, quelli vitali invece  richiamano acqua al loro interno rigonfiandosi a livello della coda.

Test anticorpi anti spermatozoi

Gli spermatozoi presentano antigeni  specifici che non sono riconosciuti come propri dal sistema immunitario  a causa della barriera  emato-testicolare.

Gli anticorpi antispermatozoi  possono formarsi quando la barriera emato-testicolare viene violata a causa di infezioni, torsione testicolare, criptorchidismo, vasectomia o trauma testicolare. Gli anticorpi che si legano agli spermatozoi  riducono la capacità degli stessi di proseguire  nel muco cervicale e di legarsi alla zona pellucida, la zona glicoproteica che avvolge la membrana degli ovociti.

La presenza di questi anticorpi si esegue durante lo spermiogramma attraverso test di Immunobead o Mar test.

Se più del 15-20% degli spermatozoi è legato il test risulta positivo.

Il test  risulta patologico quando più del 50% degli spermatozoi presenta le particelle adese alla testa, al collo o alla coda degli stessi.

Un ‘alta presenza di anticorpi anti-spermatozoi determina la scelta dell’ICSI rispetto alla FIVET in un trattamento di fecondazione assistita.

Analisi dello sperma computerizzato (CASA)

Il CASA è uno strumento diagnostico introdotto negli anni 80, che  utilizza una videocamera e un computer per visualizzare e analizzare la concentrazione e il movimento degli spermatozoi

Sebbene CASA produca buoni dati qualitativi, dà risultati imprecisi  quando le concentrazioni di spermatozoi sono molto alte o molto basse.

In caso di spermiogramma alterato

Se ci sono parametri alterati rilevati nello spermiogramma è necessario ripeterlo dopo 3 mesi, tempo necessario per una nuova spermatogenesi. Questo per capire se  le alterazioni sono dovute a fattori transitori (es. influenza con febbre alta) o a patologie in atto o pregresse.

Riferimenti:

World Healt Organization (2010) WHO Laboratory Manual for the Examination and processing of human semen. FIFTH EDITION. Cambridge University Press, Cambridge.

ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE  Centro di Crioconservazione dei Gameti Maschili. Dipartimento di Istologia, Microbiologia e Biotecnologie Mediche, Università di Padova, Padova, Italia.