Ciclo anovulatorio: cos’è e quali sono i sintomi

Scopri perché potresti non ovulare durante uno o più cicli mestruali e come accorgertene.

Avere dei cicli anovulatori, ossia non ovulare in un determinato mese (anche se può essere presente il sanguinamento mestruale) è una causa frequente di infertilità.

In questo articolo vedremo insieme quali sono i sintomi per riconoscerlo e le possibili cause.

Cos’è e come funziona l’ovulazione

L’ovulazione è quella fase del ciclo mestruale in cui una delle ovaie rilascia un ovulo maturo che, se fecondato da uno spermatozoo, potrà dare inizio a una gravidanza.

Generalmente, l’ovulazione avviene circa 12-14 giorni prima dell’inizio delle mestruazioni: questo significa che, in un ciclo di 28 giorni, l’ovulazione si verifica solitamente intorno al 14° giorno, sebbene possa esistere una grande variabilità da donna a donna e da ciclo a ciclo.

A stabilire le tempistiche dell’ovulazione è la produzione di specifici ormoni e, in particolare:

  • l’ormone follicolo-stimolante (FSH), che intorno al 3°-4° giorno del ciclo inizia a stimolare la maturazione dei follicoli ovarici (ciascuno dei quali contiene una cellula uovo in via di sviluppo);
  • l’ormone luteinizzante (LH),che intorno al 14° giorno del ciclo raggiunge un picco nel circolo sanguigno, determinando il rilascio di un ovulo maturo nella tuba di Falloppio.
Grafico Picco LH e Ovulazione

È importante sottolineare che l’ovulazione è solitamente preceduta da alcuni sintomi, tra cui la presenza di una maggiore lubrificazione vaginale con muco cervicale filante ed elastico (muco a chiara d’uovo).

Una volta che l’ovulo è stato rilasciato, il muco cervicale diventa rapidamente più denso e asciutto, e rimane tale fino alla mestruazione successiva.

Cos’è un ciclo anovulatorio

Un ciclo anovulatorio è un ciclo mestruale in cui la donna non sperimenta alcuna ovulazione, perché le ovaie non rilasciano la cellula uovo. L’assenza di ovulazione può durare per un solo ciclo oppure per un periodo prolungato, come accade ad esempio durante la gravidanza.

Avere un ciclo anovulatorio una o due volte l’anno è perfettamente normale. Quando però la donna non ovula per diversi cicli si parla di anovulazione cronica, una condizione che rappresenta una causa comune di infertilità.

Dopo un ciclo anovulatorio si hanno le mestruazioni?

Anche se non si è verificata l’ovulazione, la donna può comunque sperimentare un sanguinamento mestruale, anche se “tecnicamente” non si tratta di vere e proprie mestruazioni.

In questo caso, i medici parlano di sanguinamento uterino anomalo o sanguinamento uterino anovulatorio. Spesso, rispetto alle normali mestruazioni, questo tipo di perdita ematica è più abbondante e tende a durare più a lungo.

Quali sono i sintomi di un ciclo anovulatorio?

Tra i possibili segni e i sintomi di un ciclo anovulatorio troviamo:

  • cicli irregolari, troppo lunghi o troppo corti;
  • mestruazioni molto abbondanti (perdite di sangue superiori a 80 mL, equivalenti a circa 16 cucchiaini) e/o che durano per più di 7 giorni;
  • mestruazioni molto scarse (perdite di sangue inferiori a 20 mL, equivalente a circa 4 cucchiaini);
  • amenorrea (assenza delle mestruazioni per uno o più cicli);
  • assenza di muco cervicale a chiara d’uovo (trasparente e filante);
  • mancato rialzo della temperatura basale dopo la presunta ovulazione;
  • acne, sbalzi d’umore, perdita di capelli o altri sintomi legati a uno squilibrio ormonale.

Come riconoscere un ciclo anovulatorio con il metodo della temperatura basale

Per capire se si ovula regolarmente o meno, è possibile utilizzare il metodo della temperatura basale. Se il grafico della temperatura basale ha un andamento bifasico, ci conferma l’ovulazione; se invece è un continuo di alti e bassi indica un ciclo anovulatorio (come nella figura sottostante).

ciclo anovulatorio grafico temperatura basale ovulazione

Quali sono le cause più comuni di ciclo anovulatorio?

Esistono diverse ragioni per cui una donna può non ovulare. Capire perché si hanno dei cicli anovulatori e inserirli in un corretto contesto è importante. A volte si tratta di un evento normalissimo e prevedibile, ma se si ha il sospetto che vi sia una causa più seria è bene parlarne sempre con il ginecologo.

In generale, possiamo dire che i cicli anovulatori sono causati da uno squilibrio ormonale, che interessa principalmente uno o più ormoni coinvolti nella regolazione del ciclo mestruale, come FSH e LH, ma che può essere dovuto anche a:

  • elevati livelli di androgeni o di prolattina;
  • disfunzione della ghiandola pituitaria;
  • ipotiroidismo;
  • bassi livelli di ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH).

Adolescenza

Anche se la prima mestruazione (menarca) avviene in genere tra i 10 e i 15 anni, questo non significa che da quel momento si avrà l’ovulazione ad ogni ciclo. Al contrario, come riportato dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), circa il 50-80% dei cicli che avvengono nei 2 anni dopo il menarca sono anovulatori, percentuale che scende al 10-20% nei 3 anni successivi.

I cicli delle adolescenti, quindi, possono essere molto irregolari, senza che questo debba destare preoccupazione. Servono alcuni anni, infatti, perché il meccanismo ormonale che regola il ciclo mestruale si perfezioni e si arrivi quindi alla periodicità che caratterizza la donna adulta.

Gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza non si verifica l’ovulazione e il ciclo mestruale si interrompe fino alla nascita del bambino.

Dopo il parto, se la mamma allatta al seno a richiesta, l’ovulazione potrebbe ritardare ancora di diversi mesi. Questo perché gli elevati livelli di prolattina inibiscono la produzione di estrogeni, gli ormoni che regolano il ciclo mestruale.

Le ovaie, tuttavia, possono riattivarsi in qualunque momento, anche prima della ripresa delle mestruazioni (capoparto). Pertanto, se non si cerca una nuova gravidanza, anche durante l’allattamento è importante utilizzare sempre un metodo contraccettivo efficace quando si hanno rapporti con il partner.

Perimenopausa

La menopausa è quella fase della vita in cui la donna smette di ovulare e di avere cicli mestruali, ponendo fine al periodo fertile.

Mediamente, la menopausa avviene intorno ai 51 anni di età. Tuttavia il ciclo mestruale inizia a cambiare già diversi anni prima, durante la cosiddetta perimenopausa: può accorciarsi, allungarsi o diventare saltuario, fino a cessare del tutto.

Per capire se è iniziata la fase di perimenopausa è sufficiente effettuare alcuni dosaggi ormonali.

Stress

Lo stress, sia fisico che mentale, è una delle cause più comuni di ritardo o assenza dell’ovulazione. Se lo stress è molto alto, può anche bloccare l’ovulazione per diversi mesi.

Viaggi

Anche i viaggi possono influenzare la regolarità del ciclo mestruale: l’organismo, infatti, può percepirli come una fonte di stress eccessivo. Alcune donne, di conseguenza, potrebbero sperimentare dei cicli più lunghi (per un ritardo dell’ovulazione) oppure l’assenza delle mestruazioni (per un’ovulazione mancata).

Esercizio fisico eccessivo

L’eccesso di attività fisica può ritardare o bloccare l’ovulazione. È questo il caso, ad esempio, delle donne che praticano sport a livello agonistico, che possono sperimentare la scomparsa del ciclo mestruale (amenorrea da atleta).

Aumento o perdita di peso

Per mantenere dei normali cicli ovulatori, la donna dovrebbe avere un 20% di massa grassa. Le donne eccessivamente magre o che soffrono di disturbi alimentari come l’anoressia sperimentano spesso un’interruzione dell’ovulazione e delle mestruazioni.

Anche le donne che perdono il 10-15% del loro peso totale (o un terzo della loro massa grassa) possono veder scomparire i loro cicli.

D’altro canto, anche le donne in eccessivo sovrappeso potrebbero andare incontro all’assenza di ovulazione. L’obesità, con il suo eccesso di tessuto adiposo, può infatti interferire con il meccanismo ormonale che regola il processo di ovulazione.

Problemi di salute

Un’influenza o un’indisposizione prima dell’ovulazione può ritardare o bloccare il rilascio della cellula uovo e interferire con la regolarità del ciclo mestruale. Se ci si ammala a ovulazione avvenuta, invece, raramente si avranno conseguenze sul ciclo.

Esistono poi diverse condizioni fisiche in grado di provocare cicli anovulatori. Tra queste troviamo ad esempio la sindrome dell’ovaio micropolicistico (PCOS), un aumento dei livelli di prolattina (iperprolattinemia) e una riduzione marcata degli ormoni tiroidei (ipotiroidismo).

Fonti

  • Cleveland Clinic, Anovulation, 2024, Clevelandclinic.org