Rimanere incinta? È più facile se si ha consapevolezza della propria fertilità

Imparare a conoscere il proprio ciclo mestruale e la propria fertilità è fondamentale per acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo e per aumentare le probabilità di rimanere incinta.

Il libretto di istruzioni

Riesci a utilizzare bene la tua macchina fotografica o il tuo robot da cucina, e scoprirne tutte le potenzialità se non leggi le istruzioni? No.

A maggior ragione, come puoi capire il momento migliore in cui avere rapporti per rimanere incinta se non riesci a interpretare bene i segnali che ti invia il tuo corpo?

Gran parte delle donne che cercano un figlio si affidano a uno strumento per il calcolo del periodo fertile.

Ebbene, il calcolatore può rappresentare un punto di partenza per individuare i giorni fertili in cui avere rapporti mirati, ma SOLAMENTE in caso di cicli regolari. Niente di più. Non può essere l’unico modo per misurare la propria fertilità e riconoscere il momento dell’ovulazione.

Il nostro corpo è una macchina meravigliosa ed estremamente complicata. Tanti fattori, interni ed esterni possono modificare la fertilità. Il ciclo mestruale è governato da un sistema ormonale altamente articolato e basta che qualcosa non sia allineato perfettamente al resto, che tutto il meccanismo viene scombussolato.

L’alimentazione, lo stile di vita e in alcuni casi anche forme particolari di stress possono modificare la fertilità. Di conseguenza, il nostro caso specifico esce dalle statistiche su cui si basano gli stessi calcolatori e la previsione dei giorni fertili diventa errata.

Per queste ragioni, noi donne abbiamo bisogno di capire, osservare e imparare a conoscere e interpretare i vari eventi e cambiamenti che avvengono tra una mestruazione e l’altra, prima di tutto per noi stesse ma poi anche per riferire al medico o allo specialista di turno tutti gli elementi che servono per valutare il nostro stato di fertilità.

La consapevolezza della propria fertilità

Acquisire consapevolezza della propria fertilità aiuta a individuare i giorni in cui avere rapporti mirati per favorire il concepimento.

Ecco alcuni metodi utili per imparare a conoscere meglio il proprio corpo e il proprio ciclo mestruale.

  • Monitorare la temperatura corporea basale. La temperatura basale è la temperatura del corpo al risveglio, prima alzarsi dal letto e iniziare qualunque tipo di attività. Dopo l’ovulazione, la temperatura basale si alza di pochi decimi di grado.
  • Monitorare il muco cervicale. Nei giorni fertili, si avverte una sensazione di bagnato a livello vaginale e le perdite assumono una consistenza filante ed elastica (muco cervicale fertile). Questi cambiamenti possono comparire per 2-3 giorni consecutivi oppure per un giorno soltanto. Avere rapporti mirati in questi giorni è importante ai fini del concepimento. Attenzione però, i cambiamenti del muco possono avvenire anche in caso di cicli anovulatori (senza ovulazione).
  • Individuare la fase luteale del ciclo. La fase luteale o luteninica corrisponde al numero di giorni che passano tra il momento dell’ovulazione e le mestruazioni successive ed è caratteristica e costante in ogni donna. Una volta individuata la durata, rimane quella per tutti i cicli (con una differenza di massimo 1-2 giorni tra un ciclo e l’altro). Se si conosce la durata della fase luteale, una volta ovulato si saprà quanti giorni attendere per vedere arrivare le mestruazioni: se il flusso non si presenta, allora potrebbe essersi instaurata la gravidanza. Attenzione: se la fase luteale è inferiore agli 11 giorni, va riferito al medico. Una fase luteale troppo corta, infatti, potrebbe ostacolare il concepimento.
  • Stick per l’ovulazione. I test ovulatori sono una sorta di “scorciatoia” utile per prevedere l’ovulazione. Attenzione però: come per il muco cervicale fertile, un test ovulatorio positivo non significa che l’ovulazione avverrà al 100%. La conferma la può dare solo il rialzo termico riscontrato dal monitoraggio della temperatura basale.
  • Metodo sintotermico. Si basa sulla combinazione dei vari segni di fertilità: il muco cervicale, la temperatura basale e le modificazioni della cervice uterina, e rappresenta il metodo più completo per individuare i giorni fertili del ciclo in cui avere rapporti.

Fertilità dopo la pillola anticoncezionale

Se si utilizza un metodo contraccettivo ormonale come la pillola anticoncezionale, quando si smette di assumerla potrebbe essere necessario qualche settimana prima che l’organismo abbia ristabilito i suoi equilibri ormonali e che la fertilità possa riprendere. In questo caso, il consiglio è quello di attendere il primo ciclo spontaneo e poi iniziare a valutare il muco fertile per individuare l’ovulazione e avere rapporti mirati. Se però il ciclo non dovesse tornare regolare meglio parlarne con il medico.

In conclusione

La fertilità è un fatto individuale non statistico e può variare da ciclo a ciclo. Dieta, stress, viaggi e traumi possono causare cicli anovulatori o non fertili.

Pertanto rimanere incinta va a pari passo con la conoscenza del proprio corpo. Meglio lo si conosce, più facilmente si riesce a concepire.

Ovviamente se dopo un anno di rapporti liberi e mirati la gravidanza non arriva (o dopo 6 mesi se la donna ha più di 35 anni) è bene rivolgersi a uno specialista.

Il consiglio di PeriodoFertile

Sarebbe molto utile che tutte queste informazioni legate al ciclo mestruale venissero apprese già in giovane età. Se le mamme non sono in grado di parlarne alle proprie figlie, almeno le strutture pubbliche dovrebbero attivarsi in tal senso.

Purtroppo al giorno d’oggi si inizia a essere sessualmente attivi molto prima di aver raggiunto una buona consapevolezza di sé e del proprio corpo. Sarebbe quindi opportuno che nelle scuole venissero affrontati questi temi in modo approfondito e competente. Tutti, femmine e maschi, dovrebbero essere istruiti in modo preciso sulla loro fertilità e su tutti quei fattori che possono comprometterla o metterla a rischio (come alcune infezioni sessualmente trasmissibili), oltre che portare a una gravidanza indesiderata.

A questo proposito, è importante sottolineare che una corretta educazione sessuale non significa solo raccomandare di usare il preservativo in caso di rapporti occasionali e che aiutare le ragazze ad avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, dei propri diritti di donna e di essere umano è fondamentale perché possano farsi rispettare ed essere più consapevoli delle proprie scelte.