La forma e struttura dell’utero e la fertilità

Il corpo di una donna nasconde tra le ossa dl bacino un organo molto speciale, l'utero che si trasforma in una vera e propria incubatrice durante la gravidanza.

Ha una forma simile a quella di una pera, è lungo circa 7 cm e mezzo per 5 cm di larghezza e 2,5 cm di spessore. La sua parte inferiore si restringe a formare il collo dell’utero/cervice mentre la parte superiore rappresenta il fondo dell’utero dove l’embrione si sviluppa in un bambino nel corso dei nove mesi di gravidanza. Da ciascun lato dell’utero si dipartono le tube che terminano ciascuna nei pressi di un’ovaia.

L’utero è ripiegato in avanti sopra la vescica e questa posizione è chiamata anteversa o anteflessa.

Alcune donne hanno invece un utero retroverso. Non si tratta di una anomalia perché non interessa la struttura ma semplicemente la posizione. Circa una donna su sei (compresa la sottoscritta) ha un utero retroverso ma ciò non influenza la probabilità di rimanere incinta. La capacità degli spermatozoi di raggiungere le tube  attraverso l’utero, non viene influenzata dalla sua posizione

Anomalie nella struttura dell’utero

Alcune donne (si pensa  tra l’1 e il 20%)  hanno un utero che ha una struttura anomala. E’ però difficile quantificare quante donne abbiamo questo problema anche perchè in genere l’anomalia viene scoperta solo quando cercano un aiuto per problemi di fertilità.

Tra le donne che hanno problemi di fertilità circa 1 su 13 ha una anomalia uterina.  Tra le donne che hanno subito un aborto spontaneo si sale addirittura a una  su 3.

American Fertility Society Classification Scheme. References: Kaproth-Joslin, et al (2013). Radiol Clin N Am 51:967-981.
American Fertility Society Classification Scheme. References: Kaproth-Joslin, et al (2013). Radiol Clin N Am 51:967-981.

E’ possibile rimanere incinte con una anomalia dell’utero?

Non si può dare una risposta generalizzata anche perchè molto dipende dal tipo di anomalia. La maggior parte non preclude alla possibilità di rimanere incinta ma potrebbero rendere difficoltoso il portare avanti una gravidanza

Agenesia uterina

si tratta di una condizione estremamente rara, colpisce tra 1 su 4000 e 1 su 10000 donne. Viene diagnosticata nel momento in cui una ragazza fa un controllo perché non inizia ad avere le mestruazioni. L’utero in questi casi non è presente o è molto piccolo.

In questo casi non è possibile avere un bambino a meno di un trapianto dell’utero.

Utero didelfo

In questo caso l’utero ha due cavità interne. Ogni cavità potrebbe avere la propria cervice e vagina. E’ una condizione poco frequente che colpisce circa una donna su 350. E ‘ comunque possibile rimanere incinta e portare avanti una gravidanza.

Utero unicorne

Un utero unicorne ha praticamente la forma di metà di un utero normale e vi è un solo una tuba. Si tratta di una anomalia rara, che colpisce circa 1  su 1000 donne nella popolazione generale. Si sviluppa nelle prime fasi di vita, quando il tessuto che forma l’utero non cresce correttamente. Probabilmente si hanno comunque due ovaie ma solo una sarà collegata con l’utero. E’ possibile concepire anche se se è più a rischio di aborti spontanei.

Utero bicorne

Invece di essere a forma di pera, questo tipo di utero è a forma di cuore, con una profonda rientranza nella parte superiore. Si calcola che meno di una donna  su duecento nella popolazione generale abbia questa anomalia. Avere l’utero bicorne non dovrebbe influenzare la fertilità, ma si ha un rischio maggiore di incorrere in un aborto spontaneo dopo il concepimento

Utero setto
L’interno dell’utero di presenta diviso da una parete muscolare o fibrosa, chiamata appunto setto. Circa una su 45 donne nella popolazione generale hanno un utero setto. Il setto può estendersi solo parzialmente in utero (utero setto parziale) oppure può raggiungere la cervice (utero setto completo). Il setto parziale è più comune di quelli completi. Un utero setto può rendere più difficile il  concepimento e può aumentare il rischio di incorrere in aborti spontanei.

Utero arcuato
Sembra un utero normale ma con una leggera rientranza nella parte superiore. Si tratta di una anomalia comune, che colpisce circa una donna su 25 donne nella popolazione generale.In genere non rende il concepimento più difficoltoso.

Come si può capire se l’utero ha una forma anomala?

Un’anomalia può essere visibile da una ecografia 3D o ancora meglio da una risonanza magnetica (in questo caos bisogna essere sicure di non essere in gravidanza quando viene effettuata).

Altri metodi diagnostici sono rappresentati dall’isterosalpingografia o una laparoscopia.

Se c’è una anomalia cosa bisogna fare?

Non tutte necessitano di essere curate. L’utero setto ad esempio spesso richiede l’intervento chirurgico per essere rimosso.

Rivolgetevi sempre a un bravo ginecologo esperto in medicina della riproduzione per capire la miglior strada da intraprendere.