Desiderio di maternità, come si manifesta?

Il desiderio di maternità

Il desiderio di maternità può sorprendere all’improvviso e giocare strani scherzi. Si passano anni concentrate in mille attività, lavoro, studio, sport amici, viaggi… l’esistenza sembra perfetta così come la stiamo vivendo. Abbiamo un compagno che ci ama e tantissime cose che ci impegnano quotidianamente. Poi improvvisamente tutto cambia.

Andiamo a far la spesa e ci soffermiamo a osservare i vestitini per bambini piccoli, da qualsiasi parte voltiamo lo sguardo riusciamo sempre a vedere una carrozzina, un passeggino o un pancione. Che sta succedendo?

Poi torniamo a casa e quasi per una sorta di strana combinazione, un’amica ci telefona per gridare eccitatissima “sono incinta!”.

E il nostro mondo inizia a vacillare!

Tutto a un tratto, il desiderio di maternità si manifesta in noi in tutta la sua grandezza e bellezza, ed è un desiderio intenso e dirompente. Ora è tutto chiaro, quel figlio lo vogliamo anche noi!

Desiderio di maternità come si manifesta

E il nostro lui?

E il nostro compagno ci ha mai parlato del suo desiderio di diventare padre? Cosa pensa a riguardo? Magari aveva già espresso la volontà di avere un figlio e gli avevamo chiesto di aspettare, magari non lo aveva ancora condiviso con noi oppure sembra lontano anni luce da questo pensiero.

Naturalmente non vediamo l’ora di parlargliene e la speranza è quella che anche il candidato papà abbia lo stesso desiderio. E se e così, noi donne ci buttiamo a capofitto in questa caccia alla cicogna. Compriamo libri e navighiamo su internet in cerca di tutte le informazioni necessarie: ovulazione, concepimento, consigli e posizioni per rimanere incinta… insomma, in poche ore ci facciamo una cultura approfondita in materia e poi… via con la maratona dei giorni fertili!

I “fantasintomi”

Poco dopo, in attesa delle mestruazioni, ecco arrivare i primi sintomi o “fantasintomi“. Ci sentiamo già completamente incinte, con malesseri diffusi, nausee, stanchezze varie ed estremamente irritabili.

Abbiamo letto in rete o su un giornale che il seno ingrossato e dolente potrebbe essere uno dei primi segnali di una gravidanza in atto. Ed ecco che ci ritroviamo ogni tanto a toccarci il petto per capire se fa male o no. Un giorno avvertiamo dolore e tensione e il giorno dopo non sentiamo nulla, e allora via ancora una volta a cercare confronti in rete per cercare di capire se va bene anche così.

Il giorno del ciclo si avvicina sempre più, facciamo mille corse in bagno nel timore che stia per arrivare il ciclo o solamente per controllare che sia ancora tutto silente, e poi invece le mestruazioni arrivano, magari dopo un leggero ritardo che ci aveva fatto sperare. Eppure… sembrava proprio di esserci riusciti!

La tristezza è tanta, ma è anche il primo tentativo quindi via con il secondo. Il desiderio di maternità è forte e non abbiamo molta pazienza – anzi ne abbiamo ben poca – e quel bambino lo vogliamo subito. E allora adottiamo metodi “intensivi” come la misura della temperatura basale, il monitoraggio del muco cervicale e i test ovulazione, e i giorni fertili diventano un campi di battaglia strategico. Il nostro lui si sente sotto stress oppure è divertito da tanto interesse?

Lo sconforto

In ogni caso, quando la cicogna tarda ad arrivare diventa un problema, un grosso problema. Ed è normalissimo farsi prendere dallo sconforto e dalle paranoie, anche se alla maggior parte delle coppie servono in media dai 6 ai 12 mesi di tentativi mirati per concepire.

Solo trascorso questo periodo (12 mesi per le donne con meno di 35 anni e 6 mesi per le donne di età superiore) è il caso di richiedere degli approfondimenti.

Tutti ci dicono di stare tranquille, che l’ansia fa peggio, che loro sono rimaste incinte quando non ci pensavano più… Tutte parole sensate ma spesso impossibili da mettere in pratica. Ci sentiamo ingabbiate in un vortice da cui vorremmo uscire con un bel positivo sul test di gravidanza.

Quando il desiderio si avvera

Accade poi che quella piccola linea rossa arriva, carica di emozioni, gioia e lacrime. Una gioia indescrivibile che a volte, però, può instillare all’improvviso dubbi e paure.

E ora cosa devo fare? Il mio piccolo sarà sano? Saprò essere una buona mamma?

Ci rituffiamo in rete per capire cosa accadrà adesso, come ci dovremo comportare, quando crescerà la pancia, quanto crescerà il bambino… Siamo assalite da mille domande che necessitano di una risposta urgente e immediata, perché adesso dentro di noi sta crescendo una nuova vita: aspettiamo un bambino!

È l’inizio di un nuovo viaggio, che ci cambierà per sempre, ed è normale sentirsi un po’ spaventate di fronte alla straordinaria avventura che ci aspetta.

“Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Non è mai esistita prima. Esisteva la donna, ma non la madre. Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo.” – Rajneesh