Contraccettivi maschili, in arrivo una novità?

 

E’ di questi giorni una notizia che apre  nuovi orizzonti nel campo della contraccezione, questa volta maschile.

Si tratta di un contraccettivo non steroideo scoperto quasi per caso. La ricerca è stata pubblicata sul’autorevole  rivista scientifica Endocrionology. Il fatto che non sia steroideo è chiaramente importantissimo perché in questo modi si eviterebbero un sacco di effetti collaterali come rischi cardiocircolatori, di sviluppo di iperplasia prostatica benigna e riduzione della libido.

Si tratta di un farmaco che sarebbe in grado di indurre sterilità (questo nei topo maschi) andando ad interferire con i recettori cellulari dell’acido retinoico (RAR).

Durante la ricerca è stato osservato che questo farmaco andava a bloccare la produzione di spermatozoi e la fertilità tornava normale dopo qualche tempo di sospensione dell’assunzione del farmaco. Apparentemente non sono stati osservati effetti collaterali.

E’ successo spesso nella storia della medicina e della biologia che le scoperte, anche quelle importanti, avvengano quasi per caso. Anche in questo caso l’autrice dello studio Debra J. Wolgemuth studiando la perdita di funzionalità del gene che codifica una proteina recettoriale , la RARalpha, che ha come esito l’infertilità. Durante questi studi  ha letto quasi per caso un articolo che trattava di un farmaco che, utilizzato per curare patologie infiammatorie e dermatologiche, sembrava determinare cambiamenti a livello testicolare e quindi, per quello studio, tossici.

“Siamo rimasti incuriositi. Quello che può essere una tossina in un caso, per un’altra persona poteva essere un contraccettivo”, ha osservato la Wolgemuth.

Dall’osservazione sono passati alla prova sperimentale e testando il farmaco sui topi hanno visto  che è in grado di prevenire il concepimento a dosaggi più bassi di quelli utilizzati negli esperimenti da cui avevano preso spunto.

Fonte: lescienze.it