Fertilità femminile: come diminuisce con l’età?

C'è un legame preciso tra l'età di una donna e la sua fertilità. Rimanere incinta a 20 anni è molto meno complicato che a 40. Ecco come cala la fertilità femminile in funzione dell'età.

La fertilità della donna è strettamente legata all’età, molto più di quanto accade per l’uomo. Con il passare degli anni, infatti, la quantità e la qualità degli ovociti tendono a diminuire, riducendo la probabilità di rimanere incinta.

In questo articolo vedremo come cambia la fertilità femminile con l’età, anche grazie all’aiuto di alcuni grafici, e cercheremo di capire quali sono le cause e cosa si può fare per aumentare le probabilità di una gravidanza dopo i 40 anni.

Come cambia la fertilità femminile con l’età?

Come si può vedere dal grafico sottostante, la massima fertilità di una donna va dai 20 ai 25 anni d’età, resta abbastanza alta fino ai 35 e poi subisce un brusco calo tra i 35 e i 40.

Oltre i 40 anni, la probabilità di rimanere incinta diminuisce drasticamente e si avvicina allo 0 intorno ai 45 anni, sebbene la scomparsa delle mestruazioni possa avvenire alcuni anni più tardi.

Questo non significa che dopo i 35-40 anni una donna non possa rimanere incinta. Tuttavia, oltre questa soglia di età, aumenta il numero di donne che non riescono a ottenere una gravidanza e, per quelle che ci riescono, potrebbe servire più tempo rispetto alle donne più giovani.

Un altro elemento da considerare è che con l’avanzare dell’età materna aumentano anche i tassi di aborto spontaneo, come si può vedere da questo secondo grafico:

Uno studio norvegese piuttosto recente (2019) condotto su circa 421 mila gravidanze ha stimato che la percentuale di aborto spontaneo è di circa il 10% tra i 25 e i 29 anni, del 16,7% tra i 35 e i 39 anni e del 33,2% tra i 40 e i 44 anni, per poi salire al 56,9% dopo i 45.

Perché la fertilità femminile diminuisce con l’età?

Ogni donna nasce con un numero di ovuli prestabilito, che si riduce ad ogni ciclo mestruale. Questo numero, che prende il nome di riserva ovarica, cala quindi con il passare degli anni e per giunta può essere influenzato negativamente anche da altri fattori, come fumo, interventi chirurgici o forte storia familiare di menopausa precoce.

Con l’età, inoltre, gli ovuli tendono ad avere sempre più spesso dei geni difettosi, che possono dare origine a embrioni con un corredo cromosomico anormale. Ciò significa che, anche se l’ovulo viene fecondato, potrebbe non riuscire a impiantarsi nell’utero o non svilupparsi correttamente. Ecco perché con il passare degli anni la donna ha un maggior rischio di aborto spontaneo.

Infine, l’apparato riproduttivo femminile invecchia nel tempo, aumentando la frequenza di cicli anovulatori (ossia senza ovulazione nonostante la presenza delle mestruazioni) e le probabilità di malattie connesse all’infertilità, come endometriosi, fibromi uterini o patologie tubariche.

L’età maschile, invece, è meno significativa in termini riproduttivi, anche se con il passare degli anni si assiste a un peggioramento della quantità e della qualità dello sperma. Gli spermatozoi potrebbero essere meno numerosi e più lenti, oltre che essere portatori di anomalie cromosomiche. La fertilità dell’uomo, tuttavia, ha una durata maggiore rispetto a quella della donna, non essendo determinata alla nascita.

L’età femminile influenza i risultati della fecondazione assistita?

Purtroppo la risposta è sì: l’età della donna influenza anche le possibilità di successo di una PMA.

Intorno ai 38 anni, infatti, gli ovociti rimasti sono pochi e spesso di scarsa quantità. In questi casi, pertanto, ricorrere alla fecondazione assistita non sempre può portare a risultati positivi.

Secondo un rapporto del 2016 del CDC, un ciclo di fecondazione in vitro ha una probabilità del 36% di portare a una gravidanza in una donna di età inferiore ai 35 anni. Questa probabilità scende al 22% tra i 38 e i 40 anni, arriva al 13% per le donne 41 o 42 anni e tocca il 6% quando l’età supera i 42 anni, per poi azzerarsi praticamente dopo i 45 anni.

Come aumentare le probabilità di gravidanza dopo i 35-40 anni?

Visita pre-concepimento

A qualsiasi età, ma a maggior ragione se la coppia non è più giovanissima, gli esperti raccomandano di effettuare una visita preconcezionale prima di iniziare la ricerca della gravidanza.

In questo modo, sarà possibile diagnosticare subito eventuali problemi di infertilità e trovare la soluzione più adatta senza perdere del tempo prezioso.

Accertamenti dopo 6 mesi di insuccesso

Se la donna ha più di 35 anni, la raccomandazione degli esperti è quella di richiedere una consulenza dopo 6 mesi di rapporti mirati nei giorni fertili senza successo.

Se la donna ha meno di 35 anni, si raccomanda di attendere 1 anno. Circa l’85% delle coppie riesce infatti a concepire entro 12 mesi di rapporti regolari nel periodo fertile.

Gli accertamenti per problemi di fertilità riguardano anche l’uomo, non solo la donna: il mancato arrivo della gravidanza deve coinvolgere la coppia.

Quali tecniche di PMA possono essere d’aiuto?

Crioconservazione degli ovociti o “social freezing”

La crioconservazione degli ovociti è una tecnica che permette di congelare gli ovuli e di conservarli a tempo indefinito, per utilizzarli più tardi tramite procedure di fecondazione assistita: è quindi una possibile strada per chi vuole o ha la necessità di ritardare la ricerca di un figlio (ad esempio perché in cura con farmaci che non sono compatibili con la gravidanza).

Diagnosi preimpianto

La diagnosi genetica preimpianto (PGT-A) è un esame che può essere effettuato sugli embrioni ottenuti tramite PMA prima di trasferirli in utero, per escludere la presenza di anomalie genetiche.

Questa procedura permette di ridurre le percentuali di aborto spontaneo e di problemi congeniti del feto e può essere effettuata sia su embrioni “freschi” che congelati.

Fecondazione eterologa con ovodonazione

Questa tecnica prevede di utilizzare gli ovociti di una donatrice per il processo di fecondazione assistita. Ricevendo ovuli da una donna più giovane, le probabilità che la gravidanza vada a buon fine aumentano sensibilmente.

Fonti