La menopausa precoce: sintomi, cause, terapia e fertilità

Le donne che ricevono una diagnosi di menopausa precoce subiscono un grave shock dovuto sia alla confusione che circonda le cause e le possibile conseguenze di questa condizione sulla propria salute, sia  alla messa in discussione dei propri progetti di vita familiare.

Questo articolo si prefigge lo scopo di fornire più chiarezza in una situazione poco conosciuta e spesso stigmatizzata.

La scoperta può avvenire in due modi: in modo graduale dopo molti tentativi di concepimento falliti da parte di una coppia; in modo  rapido e inaspettato dopo un periodo di alterazioni del ritmo del ciclo mestruale (oligo/amenorrea o polimerorrea) o dopo interventi chirurgici o trattamenti oncologici come radio e chemioterapia.

Partiamo dalle basi. Alla pubertà ogni donna ha circa 300.000 ovociti e di questi solo 400-500 sono rilasciati durante l’ovulazione per tutta l’età riproduttiva.

La menopausa  è caratterizzata dalla cessazione permanente del ciclo mestruale e avviene a causa dell’esaurimento dei follicoli primordiali funzionanti. L’età media della menopausa è di 50 anni, se avviene prima dei 40 anni si parla di menopausa precoce.

La menopausa precoce colpisce una donna ogni 10.000 entro i 20 anni, una donna ogni 1000 entro i 30 anni e una donna ogni 100 entro i 40 anni.

Le cause dela menopausa precoce

 Riduzione dei follicoli primordiali dalla nascita

Questa condizione è dovuta a cause genetiche come ad esempio la Sindrome di Turner, la sindrome dell’X fragile e la disgenesia ovarica.

Accelerata perdita dei follicoli primordiali

Una accelerata perdita può essere causata:

  • da una ovarite autoimmune, malattia che si può associare anche ad altre malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, il diabete mellito di tipo 1 e il Morbo di Addison (insufficienza delle ghiandole surrenaliche);
  • dal danno causato da una infezione come ad esempio la parotite virale e l’HIV;
  • da terapie oncologiche come la chemioterapia a base di agenti alchilanti o la radioterapia;
  • da cause chirurgiche per interventi alle ovaie o altri interventi che abbiano compromesso il normale afflusso di sangue all’ovaio.

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Criteri diagnostici

  • Età inferiore a 40 anni;
  • Alterazioni del ciclo mestruale negli ultimi 4-6 mesi (oligo-amonorrea);
  • Due determinazioni a distanza di almeno un mese dell’ormone FSH elevate, nel range di laboratorio indicativo di menopausa (>30 U/L).

L’FSH (ormone follicolo-stimolante) è prodotto dalla ghiandola ipofisi e insieme all’LH controlla l’andamento del ciclo femminile.

 Sintomi della menopausa precoce

Sintomi di mancanza di estrogeni: vampate, disturbi dell’umore, disturbi del sonno, dolore durante i rapporti sessuali.

Conseguenze e complicanze

  • Infertilità (vedi sotto);
  • riduzione della densità minerale ossea con maggior rischio di osteoporosi e quindi di fratture ossee al seguito di traumi banali;
  • aumentato rischio di patologie cardiovascolari e in particolare di infarto del miocardio.

terapia in caso di menopausa precoce

La terapia ormonale sostitutiva va fatta almeno fino ai 50 anni di età, quando avverrebbe la menopausa fisiologica. Essa è sconsigliata solo in casi selezionati come ad esempio in donne che soffrono di gravi disturbi della coagulazione del sangue e donne operate per un tumore sensibile agli estrogeni (cancro al seno).

Lo scopo della terapia ormonale sostitutiva è quello di mimare  la normale funzione ovarica tramite la somministrazione di estrogeno (50-100μg/die). La terapia preferita è quella transdermica (cerotto) o transvaginale  che rispetto alla somministrazione orale porta a un minor rischio di evento tromboembolico. All’estrogeno viene associato ciclicamente anche il progesterone  riducendo così il rischio di cancro all’endometrio.

Questa terapia riduce inoltre il rischio cardiovascolare e quello di osteoporosi.

Per ridurre ulteriormente il rischio di fratture ossee queste donne devono essere incoraggiate a praticare regolare esercizio fisico aerobico (camminare, correre, nuotare, bicicletta, aerobica…) e seguire una dieta ricca di calcio che è presente nel latte e suoi derivati. Nel caso in cui ci sia intolleranza al lattosio si consiglia un integratore alimentare di calcio (1200 mg calcio /die). Inoltre può giovare la supplementazione con vitamina D se carente.

Fertilità e menopausa precoce

Un 5-10% delle donne con menopausa precoce che fanno la terapia ormonale sostitutiva possono avere una gravidanza in modo naturale. Per tale motivo, in caso di ritardo del ciclo mestruale è necessario eseguire il test di gravidanza. L’ovulazione è intermittente e imprevedibile.

Al momento della diagnosi di menopausa precoce deve essere stabilito un piano terapeutico in base ai desideri e necessità della paziente.

Nel caso in cui la gravidanza non sia desiderata dovrebbe essere consigliato l’utilizzo di un metodo contraccettivo. Ad esempio al posto del cerotto potrebbe essere prescritta la pillola che funge sia da terapia ormonale sostitutiva che da contraccettivo.

Per le donne desiderose di prole invece sarebbe utile una consulenza presso un centro specializzato in problemi di fertilità. Per le donne che stanno per sottoporsi a terapie chemio e radioterapiche c’è la possibilità di fare la crioconservazione degli ovociti.

In conclusione la menopausa precoce è una condizione che va inquadrata caso per caso e curata. Ci sono molte altre condizioni che possono presentarsi in modo simile, come ad esempio la sindrome dell’ovaio micropolicistico, patologie della ghiandola tiroide, eccesso dell’ormone prolattina, disfunzioni ipotalamiche ed esercizio fisico intenso associato ad una dieta molto restrittiva. Per cui si rende necessaria la collaborazione tra ginecologo, endocrinologo e specialista della fertilità. 

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Dott.ssa Isabella Negro, Endocrinologa

Bibliografia:

Cox L, Liu J H 2014 “Primary ovarian insufficiency: an update”. International Journal of Women’s Health 6: 235-243

Rafique S, Sterling E W, Nelson L M 2012 “A new approach to primary ovarian insufficiency”. Obstet Gynecol Clin North Am 39(4): 567-586