Vaccino Covid19 e fertilità: perchè se ne parla tanto?

In queste ultime settimane, da quando il vaccino contro il virus è disponibile per operatori sanitari e le persone più anziane, stiamo ricevendo diverse domande che riguardano un possibile legame tra questo vaccino e l’infertilità.

Vaccino Covid19 e fertilità: perchè se ne parla tanto? Da cosa deriva questa paura?  Non si tratta di un timore solo italiano, se cercate in internet trovate diversi articoli  pubblicati  a livello internazionale, che cercano di sfatare questo timore che è nato per una petizione all’EMA, agenzia europea del farmaco, presentata a dicembre 2020.

Per quanto riguarda le eventuali reazioni avverse dovute alla somministrazione del vaccino in Italia, tutto viene monitorato da un sistema di farmacovigilanza  che trovate documentato sul sito AIFA.

Si legge sul sito AIFA in merito alle reazioni avverse al vaccino:

Per quanto riguarda i vaccini a mRNA come Comirnaty e Moderna, le reazioni avverse più frequentemente osservate negli studi clinici e nella iniziale esperienza successiva all’autorizzazione sono le reazioni locali nel sito di iniezione (p. es. dolore, gonfiore, arrossamento), la stanchezza, il mal di testa e i dolori muscolari o articolari. Si possono verificare anche febbre, nausea o più raramente gonfiore dei linfonodi. Si tratta di reazioni non gravi, di entità lieve o moderata che, seppur fastidiose, si risolvono in poche ore o pochi giorni, spesso senza nemmeno ricorrere a trattamenti sintomatici (antidolorifico o simili).

Come per tutti i farmaci, sono inoltre possibili, seppur rarissime, reazioni di tipo allergico fino allo shock anafilattico. Per questo le vaccinazioni vengono eseguite in contesti sicuri da personale addestrato ed è previsto un periodo di osservazione di almeno 15 minuti dopo la vaccinazione. Un altro aspetto di cui si tiene conto è che, in seguito all’iniezione, si possono verificare anche reazioni di tipo ansioso con fenomeni vaso-vagali che vanno dalla sensazione di stare per svenire fino allo svenimento vero e proprio, per cui il personale presta attenzione a evitare traumatismi da caduta.

Ricordiamo che il sito ufficiale del monitoraggio vaccinale è il sito ministeriale: https://info.vaccinicovid.gov.it/

Ricordiamo anche la posizione delle società scientifiche italiane di ostetricia e ginecologia pubblicate qui.


Vaccino Covid19  e fertilità, da dove nasce la paura?

Molte persone  che stanno cercando di concepire, o di programmare a breve l’inizio della ricerca di una gravidanza o si stanno avvicinando all’inizio di un trattamento di fecondazione assistita, temono che i vaccini possano avere un impatto sulla fertilità o portare  addirittura alla interruzione della gravidanza.

Questa preoccupazione si è trasformata molto velocemente in un passaparola sui social media, portando alla conclusione che il vaccino non dovrebbe essere somministrato alle donne che stanno cercando di  concepire.

Come può un vaccino che previene una infezione respiratoria portare all’infertilità?

L’idea è sorta agli inizi di dicembre a un medico ed epidemiologo tedesco di nome Wolfgang Wodarg. Il medico si è rivolto,  assieme a un ex dipendente Pfizer, all’ Agenzia europea del farmaco (EMA) chiedendo di ritardare  l’approvazione del vaccino Pfizer / BioNTech.

Una delle loro preoccupazioni era legata a una proteina chiamata syncytin-1.

Syncytin-1 e proteina spike

C’è una proteina sulla superficie del virus SARS-CoV-2 (il virus che causa il Covid-19), chiamata proteina spike. Questa proteina spike aiuta il virus a entrare nelle cellule ed è anche uno dei modi con  cui il corpo umano riconosce il  virus  determinando la risposta immunitaria.

Il vaccino Pfizer funziona,  detto  in modo molto semplice, dando al corpo istruzioni su come produrre la proteina spike, in modo che se la persona  è vaccinata, se  viene successivamente a contatto  con il virus,  ha un sistema immunitario  già “istruito” che può attaccare il virus più velocemente ed efficacemente.

Una piccola parte di questa proteina spike assomiglia a una nostra proteina vitale per la formazione della placenta, chiamata Syncytin-1.

Gli elementi costitutivi delle proteine ​​sono chiamati amminoacidi, quindi  le proteine sono costituite da precise catene di amminoacidi.  La sequenza di amminoacidi che sono simili nella Syncytin-1 e nella proteina spike SARS-CoV-2 è piuttosto breve. Solo due parti molto piccole di queste proteine ​​hanno lo stesso aspetto, quindi, secondo gli esperti,  è estremamente improbabile che il sistema immunitario confonda le due e attacchi anche la  proteina Syncytin-1 dopo aver ricevuto il vaccino.

La petizione del medico tedesco è stata raccolta da blog e siti web anti-vaccinisti e pubblicata sui social media. Facebook alla fine ha rimosso i post sulla petizione etichettandola come fake news.

Noi siamo andati alla ricerca di evidenze che possano confutare tale ipotesi portata avanti dalla petizione, e che riportiamo di seguito.

Durante lo studio sul vaccino Pfizer/BioNTech,  23 donne partecipanti allo studio sono rimaste incinte durante la sperimentazione del  vaccino come si legge nel report  rilasciato a dicembre 2020 dalla casa farmaceutica:

“At the time of the data cutoff in Study C4591001 (14 November 2020), a total of 23 participants had reported pregnancies in the safety database, including 9 participants who withdrew from the study due to pregnancies. These participants continue to be followed for pregnancy outcomes”


Il dott. Paul Offit,  direttore del Vaccine Education Center at Children’s Hospital di Philadelphia, afferma che questa ipotesi del vaccino che causa infertilità  si sbriciola se si considera che più di 22 milioni di persone negli Stati Uniti sono state infettate da SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19. In effetti, gli esperti ritengono che il numero sia molto più alto perché 22 milioni è solo il numero che è stato effettivamente testato e verificato. Si pensa che negli  USA reale  il dato effettivo di persone contagiate dal virus sia almeno 3 volte più alto. Offit afferma che si può stimare che si siano infettati 70 milioni di americani, ovvero circa il 20% della popolazione.

Se la teoria dell’infertilità fosse vera, secondo Offit, di conseguenza ci si dovrebbe aspettare che la produzione di anticorpi contro l’infezione naturale si rifletta anche nelle statistiche sulla fertilità. Secondo Offit “Non ci sono prove che questa pandemia abbia cambiato i modelli di fertilità”.

“Se l’infezione naturale non altera la fertilità, perché dovrebbe farlo un vaccino?”


La portavoce della Pfizer, Jerica Pitts, ha confermato all’Associated Press che il loro  vaccino non è risultato causare infertilità.

È stato erroneamente suggerito che i vaccini COVID-19 causano infertilità a causa di una sequenza di amminoacidi condivisa nella proteina spike di SARS-CoV-2 e una proteina placentare. La sequenza, tuttavia, è troppo breve per dare plausibilmente origine all’autoimmunità”.

La dott.ssa Stephanie Langel, immunologa ed esperta di immunità materna e neonatale presso la Duke University, intervistata dal New York Times ha sottolineato che le due proteine in questione non hanno quasi nulla in comune, rendendo altamente improbabile che il vaccino inneschi una reazione in questi delicati tessuti.

Le due proteine, spiega la dottoressa,  ​​condividono solo un minuscolo tratto, dire che sono simili sarebbe come scambiare un rinoceronte per un giaguaro solo perché indossano lo stesso collare.

La dottoressa  Langel ha anche sottolineato come  il corpo umano si sia evoluto per annullare le reazioni immunitarie che potrebbero danneggiare i suoi stessi tessuti.

Secondo la dott.ssa Langel discussioni infondate su come i vaccini potrebbero causare infertilità,  sono state “particolarmente dannose” per gli sforzi scientificamente sostenuti per proteggere le persone con i vaccini.

Uno studio di dicembre 2020 pubblicato su Jama infine  chiarisce che il coronavirus non sembra aumentare il rischio di problemi legati alla gravidanza.

Riferimenti utili: