Concentrazione spermatozoi calata del 50% negli ultimi 40 anni

Un nuovo rapporto scientifico sembra confermare che i tassi di fertilità maschile siano diminuiti in modo preoccupante negli ultimi 40 anni. Si parla di oltre il 50 per cento nella concentrazione di spermatozoi negli uomini residenti nel Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda.

Il   team di ricercatori ha esaminato e confrontato i dati di 185 studi e 42.000 uomini. La tendenza non lascia dubbi: la concentrazione di spermatozoi è diminuita in modo evidente e preoccupante

Il  motivo di tutto questo, è ancora sconosciuto.

Pesticidi, sostanze chimiche che interferiscono con il metabolismo ormonale, la dieta, lo stress, il fumo e l’obesità vengono considerati  le cause più probabili.

Il calo non non è stato osservato in altre parti del mondo come l’America del Sud, l’Africa e l’Asia, anche se gli scienziati ritengono che in queste zone non ci siano studi sufficienti per decretare con sicurezza l’effettivo stato della fertilità dei maschi che vivono in quelle zone.

spermatozoi

I risultati dello studio

Nello studio pubblicato su Human Reproduction Update, il team di ricercatori – provenienti da Israele, Stati Uniti, Danimarca, Brasile e Spagna – ha dichiarato che il numero totale di spermatozoi è sceso del 59,3% tra il 1971 e il 2011 in Europa, Nord America, Australia e Nuova Zelanda.

La concentrazione di sperma invece è scesa del 52,4 per cento.

Gli esiti dei conteggi spermatici e altri parametri dello sperma sono stati associati a molteplici influenze ambientali, tra cui gli  interferenti endocrini, i pesticidi,  fattori legati al calore e stile di vita, tra cui la dieta, lo stress, il fumo e l’indice di massa corporea.

Le sostanze chimiche legate all’abbassamento del conteggio degli spermatozoi comprendono alcune che sono state utilizzate per rendere le materie plastiche più flessibili e i ritardanti di fiamma utilizzati nei mobili. Questi possono entrare nella catena alimentare degli uomini dopo essere  assimilati dalle piante o mangiati dagli animali.

Anche una dieta ad alto contenuto di alcol, caffeina, carne trasformata, soia e patate può avere un effetto negativo sulla fertilità maschile.

I risultati ottenuti inoltre rispecchiano un altro ambito che desta preoccupazione e cioè l’aumento dei casi di cancro ai testicoli, del numero di bambini che nascono con uno o entrambi i testicoli mancanti, la comparsa della pubertà maschile e i livelli di testosterone nel sangue.

Ma non è tutto.  Le implicazioni sulla salute pubblica sono ancora più ampie. Recenti studi hanno dimostrato che il numero basso di spermatozoi è associato alla morbilità e alla mortalità complessiva.

Anche se la ricerca non è stata condotta per risalire alle cause del problema, si pensa  che la diminuzione della fertilità maschile sia  associata a molteplici influenze ambientali e di stili di vita, sia in età prenatale che in età adulta.

In particolare l’esposizione della madre al fumo o a interferenti endocrini mentre  è in gravidanza può essere una causa assieme allo stile di vita e all’esposizione a pesticidi nell’età adulta.

Pertanto il calo della concentrazione degli spermatozoi può avere cause che iniziano dal concepimento fino all’età adulta.

Altra preoccupazione è legata al fatto che il declino non si è fermato ma risulta ancora in atto.

Se la fertilità maschile sta calando drasticamente e sempre più donne cercano un figlio  dopo i 30 anni quando la fertilità non è più ottimale, ci si aspetta che sempre più coppie avranno difficoltà ad avere un figlio nei prossimi anni.

Fonte:

Temporal trends in sperm count: a systematic review and meta-regression analysis Hum Reprod Update 1-14. DOI: https://doi.org/10.1093/humupd/dmx022 Published: 25 July 2017