Allattamento al seno e ritorno al lavoro: come organizzarsi?

Una volta che si rientra a lavoro, quindi finita la maternità, bisogna forse sospendere l’allattamento? Non è necessariamente così perché conciliare lavoro e allattamento non è assolutamente impossibile.

Con questo articolo voglio dare consigli a tutte quelle mamme che rientrano a lavoro avendo ancora un bambino piccolo e vogliono continuare ad avere tutti i benefici che un allattamento può regalare.

Permessi per allattamento

Sono previsti per legge dei permessi per allattamento che permettono di assentarsi proprio per allattare il piccolo. Le ore di assenza restano retribuite come normali ore di lavoro. Il problema principale è la distanza del luogo di lavoro e la compatibilità con i tempi del lavoro stesso.

Va molto meglio chi ha il nido aziendale che quindi può comodamente andare dal proprio bimbo e poi tornare senza fare lunghi viaggi.

Utilizzo del tiralatte o spremitura

Il tiralatte, ce ne sono molti tipi, permette di conservare il proprio latte per somministrarlo al tramite il biberon: continuare ad allattare, dando il latte tirato durante l’assenza con un biberon permette alle mamme di mantenere una produzione adeguata e offrire una volta a casa il seno al bambino.

La spremitura del seno viene invece fatta manualmente, ma il risultato è lo stesso, è solo normalmente un po’ più lunga.

Se scegliete questa soluzione, prima di iniziare il lavoro, dovete abituare il bambino al biberon facendolo allattare da un’altra persona. Il distacco è bene che sia graduale, non solo per il bimbo ma anche per non mettere in difficoltà la persona che dovrà dargli il latte.

Come tirare  il latte

Per tirare il latte ci sono due metodi: la spremitura manuale e il tiralatte, che può essere manuale o elettrico. Scegliete insieme all’ostetrica quello che è meglio per voi.

La spremitura manuale dura dai 15 ai 20 minuti per lato. Il tempo totale deve essere di 30-40 minuti. Con il tiralatte elettrico bastano 10-15 minuti per lato.

Sul luogo di lavoro ricordatevi di portare una borsa frigo per riporre il latte nel frattempo che non si torna a casa e indossate un abbigliamento comodo.

Durante la spremitura del seno

Concentratevi sul piccino e scegliete un luogo tranquillo. Il mattino di solito è il momento migliore. Applica impacchi caldi sul seno prima di estrarre il latte; massaggialo durante la spremitura e dopo applicare freddo e massaggiare verso i linfonodi delle ascelle.

Si può estrarre il latte da un seno, mentre il bimbo sta poppando dall’altro.

Come dare il latte al bambino quando la mamma non c’è

Se il neonato è molto piccolo, il latte può anche non essere dato con il biberon ma con una siringa, cucchiaio o tazzina. Questo per non portare delle eventuali conseguenze negative nei confronti dell’allattamento al seno che nelle prime settimane è molto delicato.

Il bambino quando è attaccato al seno, tiene la bocca ben aperta, la lingua avvolge il capezzolo e nella sua bocca è contenuto non solo questo ma anche una gran parte dell’areola e tramite un movimento ad onda fatto con lingua e mascella riesce a drenare in modo efficace il seno.

Nei confronti del biberon invece il bambino tiene la bocca in modo molto diverso perché la lingua non viene stesa e il movimento è un semplice apri e chiudi. Inoltre la tettarella di un biberon non è morbida come il capezzolo della mamma.

Quindi come si può dare il latte al bambino senza usare il biberon? Con il bicchierino.

Vanno benissimo quelli da liquore. Il bambino viene tenuto in una posizione verticale, e si appoggia il bicchierino sul labbro inferiore e si fa sfiorare il latte sul bordo. Il bambino leccherà così il latte.

Se non vi convince questa soluzione allora torniamo alla scelta del biberon e capiamo come deve essere fatto:

  • Evitiamo biberon con tettarella con base molto larga e la punta corta e stretta
  • Evitiamo tettarelle troppo rigide
  • Il tempo per finirlo deve essere in circa 15/20 minuti
  • Tenete il bambino più verticale possibile, come se fosse seduto, e il biberon in posizione orizzontale, con la tettarella sempre piena di latte.

Quanto latte offrire al bambino?

Basta fare un semplice calcolo: il peso del bambino, diviso 10 più 250.

Il risultato è la quantità giornaliera da assumere che si andrà a dividere per il numero dei pasti. Così avrete una idea approssimativa di quanto dovrebbe assumere a poppata e quindi quanto latte preparare.

Oltre ovviamente a darlo alla poppata successiva, il latte avanzato può esser usato per:

  • preparare creme o dolci
  • usarlo al posto delle creme per il sederino arrossato
  • in caso di congiuntivite o nasino chiuso.

Come organizzarsi?

Ci sono mamme che si estraggono il latte e quindi lo lasciano a chi si prende cura del piccolo, altre mamme che hanno un lavoro che gli permette di fare delle pause e tornare a casa ad allattare, altre che si fanno portare il bambino sul posto di lavoro. O ci sono mamme che lavorano da casa.

Ricordatevi che allattare è un vostro diritto e che potete usufruire dei riposi giornalieri per allattamento.

Se invece scegliete di interrompere l’allattamento ricordatevi che dovete smettere in modo graduale per evitare ingorghi o mastiti. Fatevi aiutare da una ostetrica.

Inoltre vi suggerisco di leggere con attenzione il Blog:
http://www.tizianacatanzani.it/ dove troverete molti consigli.

Buon rientro a lavoro
Ostetrica Sara Notarantonio.