Prima pappa a 6 mesi: ingredienti e preparazione. Come si organizzano pasti e poppate?

Il lattante a sei mesi è pronto a ricevere la sua prima pappa, perché è pronto a introdurre cibi solidi, a masticare e deglutire.

Proteine, vitamine, ferro e zinco sono i nutrienti essenziali che l’alimentazione lattea non riesce più a fornire adeguatamente. Ecco che allora è fondamentale iniziare a somministrare altri alimenti, anche se potranno essere necessari diversi tentativi.

Livelli di Assunzione di Riferimento (6-12 mesi)
Energia (kcal/kg/giorno) Proteine Carboidrati Lipidi
75-79 <15% 45-60% 40%

Per fornire un esempio pratico, se un bambino a 6 mesi pesa 7kg, il suo fabbisogno equivarrà a 70 kcal*7kg=490 kcal al giorno.

La prima pappa

La prima pappa sostituisce di solito la poppata di mezzogiorno: equivale a un “piatto unico” la cui consistenza può variare a seconda dei gusti del bambino. La base fondamentale di questa pappa è costituita da:

  • Brodo vegetale (all’inizio costituito da patate, carote e zucchine) con o senza passato di verdure: 150-200 g;
  • Cereali (crema di riso o di mais e tapioca): 2 cucchiai (20 g);
  • Olio EVO: 1 cucchiaino (5 ml);
  • Carne 10 g cotta al vapore (2 cucchiaini di alimento fresco o quantità equivalenti di omogeneizzato o liofilizzato)  e omogeneizzata con un po’ di brodo;

Procedimento 

Far bollire le verdure di stagione e gli aromi in 1 litro di acqua fino a ridurre il liquido della metà (1 litro di brodo).

  • Composizione del brodo in estate: 1 patata, 1 carota, 1 zucchina, 1-2 pomodori, basilico, sedano, prezzemolo, cipolla, lattuga.
  • Composizione del brodo in inverno: 1 patata, 1 carota, qualche foglia di bietola, qualche foglia di spinaci, qualche foglia di lattuga, sedano, prezzemolo, cipolla.

Passare le verdure in un passaverdure.

Preparare la pappa con brodo e passato di verdure secondo le quantità indicate.

Aggiungere la crema di riso, la carne e l’olio EVO.

È inoltre essenziale non abituare precocemente il bambino al gusto “dolce”, dolcificando gli alimenti con miele o zucchero, al fine di evitare l’abitudine al consumo di alimenti eccessivamente dolci ed energetici.

Per quanto riguarda la frutta, può essere offerta in forma grattugiata o con degli omogeneizzati, facendo però molta attenzione al quantitativo di zuccheri; essenziale leggere sempre le etichette!

Cos’altro mangerà il bambino nell’arco della giornata?

  • Latte materno 3-4 pasti (600-700 ml).

oppure

  • Formula 3 pasti (600 ml)

Dopo 2-4 settimane potrà essere introdotta la seconda pappa la sera, variando il più possibile i cereali.

Come procedere? 

I cibi vanno offerti con il cucchiaino, senza forzare il bambino, consentendogli eventualmente di toccare cibo nel piatto e mangiare con le mani. Non si deve insistere se non gradisce qualche alimento ma alternare cibi diversi per colore, sapore e consistenza. Il cibo inizialmente non accettato va però riproposto con pazienza in giornate successive, eventualmente preparato in modo diverso.

Tutto ciò va sempre accompagnato dai consigli del pediatra che saprà fornire indicazioni specifiche a seconda del bambino. Tuttavia è auspicabile, ove possibile, mantenere l’allattamento durante il divezzamento, cercando di ridurne progressivamente la frequenza nell’arco dei mesi. Inoltre la prolungata produzione di latte favorirà nella madre la perdita di peso post-parto.

Le formule per lattanti o quelle di proseguimento potrebbero essere usate in aggiunta o al posto del latte materno qualora la madre non potesse allattare o non avesse sufficienti quantità di latte materno per coprire adeguatamente il fabbisogno di latte.

Francesca Giopp per Madegus

Per approfondire

Fonti: “Corretta alimentazione ed educazione nutrizionale nella prima infanzia”, Ministero della Salute, 2016

Manuale di nutrizione in età evolutiva”, 2017