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Cos’è il congedo parentale
Il congedo parentale è un periodo di astensione dal lavoro facoltativo che sia la madre che il padre possono richiedere per prendersi cura del proprio bambino nei suoi primi anni di vita (fino all’età massima di 12 anni).
Congedo parentale 2025: a chi spetta (e a chi no)
Hanno diritto al congedo parentale i genitori lavoratori autonomi dipendenti (del settore pubblico o privato), anche se part-time o a tempo determinato e se genitori adottivi o affidatari.
Sono esclusi invece i genitori:
- lavoratori autonomi
- iscritti alla Gestione Separata
- con rapporto di lavoro cessato o sospeso
- lavoratori domestici
- lavoratori a domicilio
Quando si può iniziare il periodo di congedo?
Ciascun genitore può avvalersi del congedo parentale dopo aver concluso il periodo di astensione dal lavoro obbligatorio (congedo di maternità e paternità).
Il padre ha diritto al congedo parentale anche se la madre sta usufruendo del congedo di maternità obbligatorio o se non lavora, a partire dal giorno successivo al parto.
Quanti mesi dura il congedo parentale 2025?
6 mesi per uno, 10 mesi in totale
Con la nuova legge di bilancio 2025, il congedo parentale ha una durata massima di 10 mesi in totale, che diventano 11 se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi, continuativi o frazionati (mesi, giorni o ore).
Questi 10-11 mesi complessivi possono essere così suddivisi:
- la madre può astenersi dal lavoro per un massimo di 6 mesi, continuativi o frazionati (mesi, giorni o ore);
- il padre può astenersi dal lavoro per un massimo di 6 mesi, continuativi o frazionati (mesi, giorni o ore), che possono diventare 7 se il periodo di astensione è di almeno 3 mesi.
I genitori possono fruire del congedo sia contemporaneamente che separatamente, a patto di non superare il numero di mesi complessivo previsto.
Un esempio pratico
Se la mamma prende 5 mesi di congedo, il papà ne ha a disposizione altri 5 (per un totale di 10), ma può richiedere anche 1 mese in più se usufruisce del congedo per almeno 3 mesi (per un totale di 11 = 5 madre + 6 padre).

Se i genitori sono soli
Nelle famiglie con un solo genitore, il congedo parentale può arrivare ad un massimo di 11 mesi, continuativi o frazionati (mesi, giorni o ore).
In caso di divorzio o separazione con affido esclusivo
Anche in questo caso, il congedo parentale può arrivare ad un massimo di 11 mesi, continuativi o frazionati (mesi, giorni o ore).
Se il rapporto di lavoro si interrompe durante il congedo
A partire dalla data di interruzione del rapporto di lavoro, cessa anche l’indennità.
Quanto spetta a ciascun genitore?
A partire dal 1° gennaio 2025, l’indennità prevista per i genitori che usufruiscono del congedo parentale è la seguente.
Primi 3 mesi
- Entro i 12 anni del bambino, sia la madre che il padre hanno diritto al 30% dello stipendio nei primi 3 mesi di congedo, continuativi o frazionati. Questi mesi NON sono trasferibili da un genitore all’altro (es. se il padre non prende i suoi 3 mesi di congedo, non può cederli alla madre).
- Se i primi 3 mesi sono usati entro i 6 anni del bambino, la coppia ha diritto all’80% dello stipendio per uno dei due genitori (mentre l’altro genitore in congedo continuerà a percepire il 30%). Questa maggiorazione può essere suddivisa tra padre e madre (ad es. 2 mesi all’80% per la madre e al 30% per il padre e 1 mese al 30% per la madre e all’80% per il padre).
Da sapere
- Il primo mese è retribuito al 100% e non all’80% se il genitore è dipendente pubblico,.
- I primi 3 mesi a indennità maggiorata (80% o 100%) valgono anche se il genitore è solo o con affidamento esclusivo.
- Se i genitori sono affidatari o adottivi, non si prende in considerazione l’età del bambino ma gli anni trascorsi dall’ingresso in famiglia.
3 mesi successivi
- Una volta che un genitore ha utilizzato i suoi 3 mesi di congedo può richiedere, in alternativa con l’altro genitore, altri 3 mesi di congedo (continuativi o frazionati) indennizzabili al 30%.
- Il periodo complessivo indennizzabile ha un tetto massimo di 9 mesi, sia per la coppia che per il genitore solo o con affidamento esclusivo.
Superati i 9 mesi
- I restanti mesi di congedo (1 se ne spettano 10, 2 se invece ne spettano 11 perché il padre si è assentato dal lavoro per più di 3 mesi) non prevedono nessuna indennità.
- Se però il reddito individuale del genitore richiedente è inferiore a 2,5 volte l’importo annuo del trattamento minimo di pensione, anche per i mesi rimanenti si avrà un’indennità del 30%.
Un esempio pratico
Se sei mamma e tuo figlio è nato il 1° aprile 2025:
- puoi usare 3 mesi di congedo parentale retribuiti all’30% quando vuoi, fino al 2037;
- se chiedi 3 mesi entro aprile 2031, puoi prendere l’80% (100% per il primo mese se sei una dipendente pubblica);
- puoi usare altri 3 mesi retribuiti al 30% “in comune” con il papà (se lui ne prende 2, tu puoi prenderne solo 1 in più);
- finiti questi 3 mesi, puoi chiedere un congedo non retribuito per 1 o 2 mesi (a seconda dei casi). Sotto una certa soglia di reddito, però, puoi ancora avere il 30%.
Come fare domanda
La domanda può essere fatta:
- online sul sito INPS, accedendo tramite SPID, CIE o CNS;
- tramite patronato (possono aiutarti gratuitamente);
- attraverso il Contact Center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 da rete mobile
Attenzione: va presentata prima di iniziare il congedo richiesto.
Fonti
- INPS, Indennità di congedo parentale per lavoratrici e lavoratori dipendenti, 2025, Inps.it
- Biarella L, Legge di Bilancio 2025: il testo in Gazzetta Ufficiale, 2025
- Di Rosa D, Congedo parentale: nel 2025 sale a tre mesi, con indennità all’80%, 2025, Ipsoa.it