Eruzione dei denti da latte: come e cosa fare

Cosa succede durante l'eruzione dei denti da latte? Quali i sintomi e come intervenire?

I denti da latte iniziano a formarsi durante la sesta  settimana di vita intrauterina, anche se bisogna attendere almeno il quarto mese dalla nascita per l’eruzione del primo dentino, considerando sempre che è molto probabile anche un ritardo fisiologico.

Il primo ad erompere è l’incisivo centrale, mentre tutti gli altri dentini da latte nascono entro i 32 mesi.

Sono numericamente inferiori ai denti permanenti, in quanto questi ultimi sono 32, mentre la dentizione da latte è composta solo da 20 elementi: 10 sull’arcata superiore e 10 sull’arcata inferiore.

Gli elementi in questione sono due incisivi, un canino e due molaretti per ciascun lato, sia inferiormente sia superiormente.

Dai 36 mesi fino ai 6 anni quindi non ci sono grandi cambiamenti nella dentatura del bambino mentre all’interno delle ossa mascellari si ha formazione dei denti permanenti e congiuntamente il riassorbimento delle radici dei dentini da latte.

Non bisogna preoccuparsi se il bambino presenta spazi fra i dentini decidui: è un evento fisiologico, in quanto il “vuoto” fra i dentini da latte deve essere considerato come una riserva di spazio per l’eruzione dei denti permanenti dopo la caduta dei primi, poichè questi sono più grandi dei dentini da latte.

Per la stessa ragione diventa importante evitare una perdita precoce dei dentini decidui per carie destruente perchè questo comporterebbe una riduzione dello spazio necessario per l’eruzione dei futuri denti.

All’età di 6 anni inizia ad erompere il primo molare permanente, l’unico dente assieme al secondo e al terzo molare a non avere il corrispettivo succedaneo: infatti i molaretti da latte vengono sostituiti dai corrispettivi premolari permanenti.

A differenza dei denti permanenti, quelli da latte hanno un colore più chiaro.

Cosa succede durante l’eruzione dei denti da latte?

 L’eruzione dei primi dentini è un processo caratterizzato da ipersalivazione, propensione alla suzione del pollice per cercare di alleviare il fastidio, gonfiore gengivale nell’area dove il dentino sta erompendo, un comportamento più suscettibile e irritabile.

Contrariamente al pensare comune, non vi è alcun legame provato scientificamente fra eruzione dei denti decidui e febbre o diarrea, pur potendosi notare una consistenza delle feci più liquida a causa della ipersalivazione.

Un’altra miscredenza diffusa è quella relativa al beneficio di collane di ambra intorno al collo del neonato, pratica tanto arcaica quanto inutile. 

Per alleviare il dolore e il senso di fastidio del pargolo, si può ricorrere all’utilizzo di anelli colorati e morbidi che vengono comunemente chiamati “anelli da dentizione a freddo” in quanto si consiglia la loro conservazione in frigorifero per un maggiore sollievo del bambino dato dalla frescura dell’oggetto.

Sono facilmente reperibili in tutte le farmacie e parafarmacie gel gengivali a uso topico da porre sulle gengive indolenzite del bambino; occorre prestare attenzione agli ingredienti contenuti nel gel in quanto è fondamentale l’assenza di zuccheri per evitare insorgenza precoce di carie sui denti in eruzione e anche alla presenza ed eventuale concentrazione di sostanze anestetiche come la lidocaina in quanto dosi elevate di questi composti potrebbero nuocere piuttosto che giovare.

Nel caso in cui per il bimbo diventi impossibile riposarsi a causa dei fastidi, si rende necessario l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori e anti-dolorifici quali la Tachipirina, sempre sotto prescrizione e consiglio del pediatra di fiducia.