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Una nuova tecnologia per la diagnosi precoce in gravidanza
Immagina se un semplice esame del sangue, eseguibile già nel primo trimestre, potesse dirti in anticipo se la tua gravidanza rischia di andare incontro a complicazioni come diabete gestazionale, ipertensione o parto prematuro. Sembra fantascienza, ma è realtà: un team di ricercatori dell’Università del Queensland, in Australia, ha sviluppato un sensore ultrasensibile che riesce a rilevare queste condizioni potenzialmente pericolose tra le 11 e le 13 settimane di gravidanza.
Come funziona?
Il nuovo test si basa su una tecnologia chiamata “nanoflower biosensor”, un biosensore molto potente che utilizza delle minuscole strutture a forma di fiore (dette appunto nanofiori) per esaminare il sangue materno.
In particolare, questo raffinato dispositivo serve ad analizzare le cosiddette vescicole extracellulari, dei veri e propri “postini” dell’organismo che servono a scambiare informazioni importanti tra le cellule della mamma e del feto, e che possono contenere i segnali di future complicazioni.
In uno studio pilota condotto su 201 donne in gravidanza, questa analisi ha permesso di identificare con un’accuratezza superiore al 90% i soggetti a rischio di:
Perché è importante prevedere queste complicazioni?
Ad oggi molte di queste condizioni si manifestano solo nel secondo o terzo trimestre, quando i margini per intervenire in modo efficace sono più ridotti. Sapere prima se c’è un rischio permetterebbe di:
- programmare controlli più frequenti,
- adottare misure preventive su alimentazione e stile di vita,
- intervenire con terapie mirate (quando necessario),
- ridurre il rischio di ricovero neonatale o cesareo d’urgenza.
Un passo avanti anche per il sistema sanitario
Oltre ai benefici per la madre e per il nascituro, questa innovazione potrebbe alleggerire notevolmente i costi sanitari legati alle complicazioni in gravidanza e alle loro conseguenze su mamma e bambino, come ad esempio i ricoveri in terapia intensiva neonatale e i cesarei d’emergenza. Evitare questi scenari grazie a una diagnosi precoce sarebbe quindi un vantaggio per tutti.
Quando sarà disponibile in Italia?
Il test è ancora in fase sperimentale: i ricercatori australiani stanno per avviare un ulteriore studio clinico su oltre 2000 donne, ma sperano che questa tecnologia possa diventare presto disponibile anche nelle farmacie o tramite il medico di base.
Una speranza per molte future mamme, sempre più attente alla propria salute e a quella del bambino.
Fonti
- Palma C, Masud MK, Guanzon D, Lai A, Razo M, Nakahara A, Nair S, Salas-Burgos A, Hossain MSA, Carrion F, Duncombe G, McIntyre HD, Handberg A, Longo S, Yamauchi Y, Salomon C. Rapid and high-sensitivity screening of pregnancy complications by profiling circulating placental extracellular vesicles. Sci Adv. 2025 Feb 28;11(9):eadr4074. doi: 10.1126/sciadv.adr4074. Epub 2025 Feb 26. PMID: 40009685; PMCID: PMC11864196.