Dermatite atopica nei lattanti e nei bambini (eczema costituzionale)

È una sindrome multifattoriale, familiare, caratterizzata sul piano clinico da una dermatite pruriginosa ad evoluzione cronico- recidivante e sul piano biologico da una iper reattività cutanea. Essa si associa in un’elevata percentuale di casi a malattie atopiche extra cutanee come soprattutto asma e rinite allergica. Circa il 30% della popolazione soffre di malattie atopiche la più frequente delle quali è appunto la rinite allergica seguita dall’asma. La dermatite atopica è una patologia tipica dell’età pediatrica: nel 60% dei casi si manifesta entro il primo anno di vita, in una percentuale leggermente superiore nelle femmine rispetto ai maschi, in genere entro sesto mese, nel 30% dal primo al quinto anno, il 6% dal sesto al decimo anno, il 2% dal decimo al ventesimo anno. Più raramente tale condizione si può sviluppare prima dei due mesi di vita o in età adulta.

La patogenesi della dermatite atopica e’ particolarmente complessa e costituisce ancora oggi  argomento di discussione; all’origine di questa patologia intervengono infatti vari elementi quali la predisposizione genetica, i fattori immunologici e i fattori non immunologici(ambientali, psichici, reattività cutanea). Sul piano biologico la dermatite atopica è caratterizzata da una diminuzione delle funzioni di barriera cutanee, sostanzialmente per una diminuzione dei ceramidi epidermici e un conseguente aumento della perdita di acqua trans epidermica. La cute dell’atopico si presenta dunque particolarmente secca (xerotica), risulta essere più facilmente irritabile rispetto a quella del soggetto sano e le sue caratteristiche facilitano la penetrazione di irritanti e sensibilizzanti. Tra gli inalanti quello maggiormente responsabile risulta essere il principale allergene della polvere di casa e degli epiteli animali(dermatophagoides). Questo dato è confermato sul piano clinico dalla maggioranza dei pazienti che riferiscono peggioramenti e miglioramenti in seguito all’esposizione o all’allontanamento dell’allergene. Gli inalanti stagionali, in particolare i pollini, sono responsabili in alcuni soggetti di peggioramenti stagionali. L’allergia alimentare è probabilmente essenziale nella fase del lattante, importante in quella del bambino, mentre risulta di modesto rilievo nella maggior parte dei casi in età giovanile e adulta;infatti nel primo anno di vita quando le funzioni della barriera intestinale sono minori per immaturità della mucosa è possibile che ci sia un maggior passaggio di molecole alimentari. Le infezioni sono pure considerate un fattore etiologico importante, sia per quanto riguarda l’evoluzione che la comparsa della malattia. La cute dell’atopico è infatti maggiormente predisposta all’attacco di microrganismi patogeni e lo sviluppo dell’infezione è causa di un sicuro aggravamento del quadro cutaneo.

Clinica

I più importanti segni clinici sono: escoriazioni da grattamento; lesioni infiammatorie: macule eritematose,modicamente edematose a limiti mal definiti, su cute secca, con desquamazione pitiriasica, raramente con vescicole, talora essudanti; papule: papule eritematose, dure, di piccola taglia, talora con vescicola centrale, spesso escoriate; lichenificazione(ispessimento): placche grossolanamente rettangolari, grigiastro o brune, con aumento delle quadrellatura cutanea. I quattro segni clinici sono spesso associati tra di loro, e le sedi preferenziali variano a seconda dell’età. Si distinguono tre fasi della malattia: del lattante e della prima infanzia (fino a due anni), del bambino (da due a dieci anni ), dell’adolescente e della giovinezza. A seconda delle fasi di quadro clinico presenta modificazioni significative.

Fase del lattante e della prima infanzia

Inizia generalmente nel secondo terzo mese. Le sedi iniziali sono le guance, la fronte e il cuoio capelluto; sono secondariamente coinvolti il tronco e le estremità. Le lesioni prevalenti sono quelle infiammatorie, secche, con desquamazione ma talora sono invece essudanti per sovrinfezioni microbiche. Le lesioni da grattamento sono rare prima del terzo mese; il lattante è insonne, piange spesso, è irrequieto. In un secondo tempo le lesioni si spostano interessando le pieghe del gomito e del ginocchio.

 Fase del bambino

Le lesioni tendono a localizzarsi al viso, spesso con aspetti particolari: risparmio del triangolo perilabiale, continuo coinvolgimento delle palpebre, con postumi caratteristici (occhiaie e pliche sottoorbitali), interessamento labiale, della regione retro auricolare, con fissurazioni e ragadi, del collo, delle pieghe, dei pilastri ascellari anteriore e superiore e del dorso delle mani. Forme cliniche particolari sono la Pitiriasi alba (caratterizzata da macule chiare, con bordo netto, superficie lievemente desquamante, localizzate in prevalenza alle guance e più raramente agli arti), la cheratosi pilare, con ispessimento della cute in sede follicolare delle guance, della superficie esterna delle braccia , delle cosce e l’eczema disidrosico atopico. Esso si presenta con microvescicole, talora anche bollose, raramente a contenuto emorragico, che colpisce la superficie laterale delle dita delle mani e meno spesso dei piedi e si può diffondere alla superficie palmare e plantare, è intensamente pruriginoso, ad evoluzione desquamativa, con tipiche riaccensione primaverili e autunnali e frequenti sovrinfezioni  Non è raro riscontrare nella storia di bambini atopici la cosiddetta pulpite dei polpastrelli e la dermatosi plantare giovanile, che si manifesta con un eritema, accentuazione dei solchi plantari e con desquamazione, che peraltro può rappresentare l’unico sintomo. Non tutti i casi di eczema disidrosico e di quadri clinici connessi sono riconducibili all’atopia, perché essi possono essere espressione di una dermatite allergica da contatto.

 Fase dell’adolescente e del giovane

E’ sostanzialmente simile a quella del bambino, con aspetti prevalenti di lichenificazione, specialmente le pieghe, al dorso delle mani dei piedi, alla nuca e alla regione ano-genitale. Una particolare localizzazione è quella alle areole mammarie e ai capezzoli. L’eczema cronico da contatto delle mani con sensibilizzazione al nichel è quasi sempre associata ad una condizione biologica di stato atopico, ad una storia familiare di atopia o a precedenti personali di eczema atopico, per cui si ritiene un quadro clinico particolare della malattia. Un aspetto particolare delle eczema atopico del giovane e dell’adulto è quello rappresentato da placche circolari di alcuni centimetri di diametro,eritemato-squamo-crostose, fortemente pruriginose, come escoriazioni da grattamento, prevalentemente a gli arti, particolarmente resistente alle terapie. È presente spesso una sovrinfezione.

 Alcuni suggerimenti

L’uso di detergenti aggressivi è considerato il maggior fattore irritante per la DA, a questo proposito occorre utilizzare detergenti specifici. L’esposizione alle polveri ambientali provoca di per sé irritazione nei soggetti affetti da DA. L’uso degli indumenti di lana agisce come irritante da contatto per cui questi vanno portati al di sopra di indumenti di cotone ; l’uso di indumenti sintetici è anch’esso irritante per tale motivo si consiglia l’utilizzo di cotone lino o seta. Alcuni farmaci assunti per via sistemica possono inoltre causare un’esacerbazione della malattia come ad esempio beta-bloccanti o serotoninergici. Nonostante i possibili effetti collaterali dei corticosteroidi, ci sono delle situazioni in cui è necessario l’utilizzo per un tempo limitato di cortisonici topici in modo da evitare indurre una remissione della fase acuta della dermatite. L’eliobalneoterapia (sole e acqua di mare) e la fototerapia UVB a banda stretta (311 nm)hanno dato ottimi risultati nella cura della patologia. Per prevenire la riaccensione di DA nei periodi di remissione è opportuno utilizzare prodotti specifici come detergenti oleati non schiumogeni capaci di lavare il corpo senza sottrarre i lipidi mantenendo quindi la cute morbida e protetta e per l’idratazione l’uso quotidiano emollienti che contengano ceramidi in modo da ripristinare le funzioni barriera ma privi di profumi e conservanti. In ogni caso qualora aveste il sospetto di trovarvi di fronte ad alcuni sintomi descritti che si possono verificare nei bimbi atopici è utile rivolgervi allo specialista in modo da verificare la diagnosi e stabilire un ideale iter terapeutico.

 Dott.ssa Chiara Baraldo