Bambini felici? La ricetta sta nell’amicizia

Anche nei bambini più piccoli, l’amicizia rappresenta un’esperienza importante, perché fornisce supporto emotivo durante il distacco dai genitori e favorisce ’amicizia rappresenta un’esperienza importante, perché fornisce supporto emotivo durante il distacco dai genitori, perché favorisce la gestione di stati emotivi negativi e l’apprendimento di routine e lo sviluppo di abilità cognitive.

La capacità di stringere amicizie è fondamentale per il benessere dei bambini e degli adulti ed è spesso associata al benessere non solo psicologico, ma anche fisico. Una ricca rete sociale abbassa i livelli di ansia, protegge dalla depressione e aiuta a gestire lo stress.

Spesso però si sente dire che la capacità di stringere amicizie compare solo nella seconda parte dell’infanzia e deriva dalle abilità sviluppate nelle relazioni con gli adulti di riferimento, soprattutto la madre.

Per molto tempo la psicologia dello sviluppo ha infatti sostenuto che le relazioni di amicizia fossero praticamente inesistenti tra i bambini ai di sotto dei tre anni, consegnando un’idea piuttosto ristretta del mondo sociale dei bambini.

Ricerca più recenti (per esempio, Singer e de Haan, 2007; Singer, 2015), basate sulle osservazioni negli asili nido, dove i bambini hanno la possibilità di passare molto in gruppi stabili, dimostrano le capacità sociali molto sofisticate anche nei bambini più piccoli.

Amicizia bambini

Secondo alcuni autori, l’amicizia è osservabile già a un anno (Shin, 2010): preferenze di gioco con alcuni bambini piuttosto che altri, dimostrazioni di affetto, imitazione reciproca più frequente.

Già a quell’età l’amicizia rappresenta un’esperienza importante, perché fornisce supporto emotivo durante il distacco dai genitori e favorisce la gestione degli stati emotivi negativi, l’apprendimento delle routine e lo sviluppo delle abilità cognitive.

Naturalmente il ruolo dell’educatore in tale contesto è fondamentale, perché consente ai bambini di sperimentare la sicurezza emotiva necessaria per sperimentare tali capacità.

Crescendo, per alcuni bambini fare nuove amicizie è un processo naturale, mentre per altri può presentare delle difficoltà. In alcuni casi, può essere indicato l’intervento di uno psicologo per migliorare le competenze relazionali, avviando interventi che sviluppino la capacità di entrare in un gruppo e auementando il senso di benessere del bambino e del nucleo familiare. Superare l’isolamento può inoltre portare a miglioramenti in altri aspetti della vita: rendimento scolastico, salute fisica e disponibilità di energie.

Bibliografia

  • Holder, M. D., & Coleman, B. (2015). Children’s Friendships and Positive Well-Being. In Friendship and Happiness (pp. 81-97). Springer Netherlands.
  • Singer, E., & de Haan, D. (2007). Social life of young children. Co-construction of shared meanings and togetherness, humor, and conflicts in child care centers. Teoksessa ON Saracho & B. Spodek (toim.) Contemporary Perspectives on Social Learning in Early Childhood Education, 279-302.
  • Singer, E. (2015). Theories about young children’s peer relationships. The Routledge International Handbook of Philosophies and Theories of Early Childhood Education and Care, 110
  • Shin, M. (2010). Peeking at the relationship world of infant friends and caregivers. Journal of Early Childhood Research, 8(3), 294-302.