Alimentazione e post-parto: come organizzarsi per il rientro dall’ospedale?

Per ogni neomamma, il rientro a casa con il bebè è un momento davvero indimenticabile e carico di emozioni. Le prime settimane di convivenza, tuttavia, possono rivelarsi anche molto faticose: familiarizzare con il nuovo ruolo di genitore, creare un routine accogliente per il piccolo, allattarlo e accudirlo, sono tutte esperienze appaganti ma che consumano tantissime energie fisiche e psicologiche.

In mezzo a tutto questo, la mamma rischia di trascurare la propria alimentazione, che invece continua a essere fondamentale anche dopo il parto, soprattutto se il bambino è allattato al seno. Per questo, il suggerimento è quello di mobilitare il partner e di prepararsi in anticipo per il rientro a casa, cucinando e organizzando per tempo frigorifero e dispensa.

Alimentazione post-parto: qualche consiglio pratico per i futuri genitori

  • Preparate una lista della spesa e acquistate tutto ciò che può servire, dagli alimenti ai contenitori per il freezer o per il microonde (che permette di scongelare molto rapidamente).
  • Fate scorta di cibi a lunga scadenza (come pasta, legumi e verdure surgelate).
  • Preparate dei piatti pronti e congelateli in monoporzioni per una o due persone: i minestroni e le vellutate si prestano particolarmente a questa soluzione, così come le lasagne e la parmigiana di melanzane (da consumare con moderazione!).
  • Organizzatevi in modo da avere un aiuto esterno, che si occupi di fare la spesa o di cucinare ogni tanto, almeno per le prime settimane. Ad esempio, potete rivolgervi a una persona amica o di famiglia.
Mamma cucina dopo il parto con neonato in braccio

Alimentazione e allattamento: cosa mangiare?

Il fabbisogno calorico di una mamma che allatta è di circa 3000 calorie al giorno, superiore quindi rispetto alla gravidanza. Per soddisfarlo, è indispensabile continuare a seguire un’alimentazione sana, varia ed equilibrata, che garantisca il corretto apporto di carboidrati (55%), grassi (35%) e proteine (10%). L’ideale è distribuire le calorie in 5 pasti quotidiani:

Colazione

Una buona opzione è rappresentata da un vasetto di yogurt, pane integrale e marmellata (possibilmente senza zuccheri aggiunti) e un frutto. Molto indicate anche spremute, frullati e centrifughe di frutta e verdura, fette biscottate e biscotti integrali. Per una colazione salata, l’alternativa può essere quella di consumare uova (non più di 2 volte a settimana) e pane tostato.

Spuntino di metà mattina

Ottimo un frutto di stagione, una manciata di frutta secca, un frullato o uno yogurt

Pranzo

Il consiglio è quello di abbinare carboidrati (pasta, riso e cereali, meglio se integrali) e proteine (carni prevalentemente bianche, pesce, legumi, latticini e uova).

Merenda

Sempre bene la frutta di stagione, da alternare con una tazza di tè con biscotti secchi o uno yogurt.

Cena

Meglio tenersi leggere, ad esempio con un minestrone di verdure e legumi o con un secondo piatto di carne o pesce

Fondamentale, inoltre, è bere almeno 2 litri al giorno. Durante l’allattamento, infatti, si perdono molti liquidi, che devono essere recuperati con un’adeguata idratazione

Alimentazione e allattamento: cosa evitare?

Vietato innanzitutto saltare i pasti,nonostante la stanchezza. Una buona alimentazione è indispensabile per avere le energie necessarie all’accudimento del bimbo, per garantire un’adeguata presenza di nutrienti nel latte materno e per favorire la stabilità emotiva, che dopo il parto viene spesso messa a dura prova dagli ormoni.

Come per il periodo della gravidanza, inoltre, anche durante l’allattamento esistono alimenti che è preferibile evitare:

  • alcolici
  • carne e pesce crudo
  • cibi di dubbia provenienza
  • bevande gassate o troppo zuccherate
  • dolci (ogni tanto sì, ma senza eccedere!)