Ognuno ha il suo giocattolo del cuore, oggi vi racconto il mio

Giocare, uno dei verbi più belli della vita di un bambino! Provate a chiedere a vostro figlio cosa gli piace fare, la risposta è quasi scontata. Il gioco è divertimento, creatività ma anche un momento di socializzazione e di condivisione. Quest’ultima fase i mie bimbi la devono ancora interiorizzare visto che qui è sempre un tira e molla quando uno dei due prende in mano un giocattolo…ma impareranno, o almeno lo spero!

I momenti legati al gioco e al divertimento sono quelli che ricordo più volentieri della mia infanzia. Sono stata una bimba anomala nel senso che non  giocavo con bambole o Barbie ma avevo un unico grande amore: il pallone. Sono cresciuta con i mitici “supertele” tra i piedi e a 6 anni , nell’ormai lontano ’82 i bimbi con cui giocavo in strada mi chiamavano Paolo Rossi. Non per vantarmi ma non ero malaccio, di gol ne segnavo parecchi e avevo così superato la diffidenza dei maschietti. Credo sappiate bene quanto possa essere complicato accaparrare la loro fiducia soprattutto in un ambito in cui sono generalmente “i più forti”.

Insomma ero  il classico maschiaccio che però si addormentava con il suo gattino di peluche.

Ora quando racconto ai miei figli, ma soprattutto a Veronica che il mio gioco preferito era il calcio, non mi crede (per lei esistono solo le bambole), e quando le spiego che giocavo in strada…mi crede ancora meno 😉

Mi sono trovata in difficoltà quando mia figlia da piccola mi chiedeva di giocare con le Barbie, ahimè non ne sono capace e vista la mia poca abilità, fortunatamente ha smesso di chiedermelo, e ha trovato nella cuginetta una compagna di giochi migliore.

Assieme invece ci divertiamo con i Lego, il mio secondo gioco preferito in assoluto. Costruiamo case, casette e casupole ma anche macchinine, aerei, moto, carrelli con Francesco…e io ritorno bambina.

La mia passione  per il calcio non l’ha ereditata nessuno dei due, neanche il mio ometto  che però tutto sommato non disegna di guardare le partite con me alla TV. Credo però  che il motivo principale sia la scusa per  non andare a dormire 😉

Vi chiederete come mai vi sto a raccontare di palloni e costruzioni.  Semplice perché vi voglio parlare di una iniziativa che trovo molto carina e interessante, promossa da Città del sole.

Città del sole è una catena di negozi di giocattoli che si distingue per puntare principalmente  sul gioco creativo e per offrire realmente una selezione dei migliori  giocattoli del mondo. E attenzione perché migliori non significa ipertecnologici o di marche blasonate. Città del sole propone  giocattoli in legno o in plastica di qualità, giochi da tavolo in cartone, carte da dipingere, modellare o piegare.

Le idee e la continua ricerca di proposte intelligenti fanno si che sia diventato il punto di riferimento anche per asili nido e scuole dell’infanzia.

Una di queste idee è rappresentata dalla bella iniziativa “I giochi che non finiscono mai”. Per i suoi 40 anni di vita Città del sole ha pensato di raccogliere storie vere di uomini e donne e del loro giocattolo preferito, un omaggio alla voglia  di continuare a giocare che credo tutti noi conserviamo nel cuore.

E ora tocca a voi  raccontare il vostro  giocattolo del cuore!