Cicatrice da parto cesareo: ecco come prendersene cura

Come ottenere una cicatrice da cesareo quasi invisibile? Ecco tutti i consigli e un video pratico sulle tecniche di massaggio per prevenire cheloidi e cicatrici "a scalino".

Il taglio cesareo è un intervento chirurgico che viene eseguito in caso di urgenza o quando non esistono le condizioni per un parto vaginale. Il segno che una donna ha subito questo tipo di operazione è la cicatrice da cesareo, una testimonianza quasi impercettibile ma indelebile della nascita del proprio bambino.

Che aspetto ha la cicatrice del cesareo?

La cicatrice da parto cesareo appare generalmente come una linea orizzontale sulla parte inferiore della pancia, nella zona bikini, e ha una lunghezza di circa 12-15 cm (quanto basta a far passare la testa del neonato).

Subito dopo il parto cesareo, la cicatrice viene medicata e coperta da un grande cerotto, che potrà essere rimosso dopo 3 giorni al massimo: il modo migliore per staccarlo è inumidirlo o toglierlo direttamente dopo una doccia.

Una volta rimosso il cerotto, vi consigliamo di prendere uno specchio e osservare bene la ferita. Quando la cicatrice è fresca può avere un colore rosato, bluastro o rossastro: è una colorazione naturale che non deve preoccupare!

La cicatrice può anche apparire gonfia e dura o addirittura “irregolare” dopo i primi giorni. La ragione è che sotto la pelle si ha un accumulo di fluido sieroso che fa parte della normale guarigione. Questo fluido, tuttavia, viene gradualmente riassorbito dal tessuto circostante e dopo qualche tempo non è più palpabile.

Se però la cicatrice appare rossa, calda o sanguinante e/o avvertite una sensazione di malessere generale associata a febbre o brividi, contattate subito l’ostetrica o il ginecologo.

Cosa si sente al tatto?

L’area della cicatrice può sembrare molto insensibile durante i primi sei mesi. Questo perché sono state tagliate chirurgicamente le fibre nervose che innervano la pelle.

Trascorsi questi 6 mesi, solitamente si ha un ritorno della sensazione tattile nell’area della cicatrice, poiché i nervi della pelle ripristinano l’innervazione sensoriale.

Quando si tolgono i punti?

Solitamente, i punti di sutura non sono visibili in superficie, ma solo alle estremità della cicatrice (destra e sinistra). Questo perché in genere viene utilizzata una sutura intra-cutanea per chiudere la ferita. In casi più rari, vengono applicate delle graffette.

La rimozione dei punti avviene solitamente dai 4 ai 10 giorni dopo il parto e viene eseguita dal medico o dell’ostetrica.

Nella lettera di dimissione viene indicato il tipo di sutura effettuata e il materiale usato. A seconda del filo utilizzato, la rimozione può consistere nel tagliare e sfilare ogni singolo punto oppure nel rimuovere solamente un’estremità.

Se il filo utilizzato è completamente riassorbibile, la rimozione delle suture non è necessaria perché i punti si dissolveranno spontaneamente.

Quanto impiega a guarire la ferita?

Parlando di tempi di guarigione, la ferita si rimargina completamente entro circa 3 settimane dopo il parto, ma può servire fino a un anno prima che la cicatrice da cesareo prenda l’aspetto della pelle circostante, trasformandosi in una linea sottile e praticamente impercettibile.

Alcune donne, durante la guarigione, sentono, “tirare i punti” a un’estremità della ferita o avvertono prurito attorno alla cicatrice. Questo di solito è un buon segno e ci dice che la ferita sta iniziando a rimarginarsi.

Come gestire la cicatrice quando è ancora fresca?

Una buona cura della cicatrice è importante per promuovere una guarigione ottimale ed evitare infezioni, formazione di cheloidi (ossia cicatrici anomale più grandi e vistose della ferita iniziale) o pelle in eccesso (che appare come una sorta di “gradino” o “scalino” sopra la cicatrice).

Ecco alcuni consigli per partire con il piede giusto fin dai primi giorni in ospedale.

  • Già nelle prime 24 ore dopo il taglio cesareo, cercate di alzarvi e di muovervi (naturalmente senza esagerare).
  • Sintomi come dolore, bruciore o pizzicore della ferita sono normali, soprattutto quando vi alzate dal letto o cambiate posizione, ma dovrebbero diminuire entro 1-2 settimane. Nel frattempo, per alleviarli, potete assumere degli antidolorifici (ma solo dopo aver consultato il medico).
  • Dal momento in cui vi daranno l’autorizzazione per mangiare e bere dopo l’intervento, cercate di idratarvi assumendo molti liquidi.
  • All’inizio, indossate pantaloni larghi e top che non vadano a sfregare la cicatrice: in questo modo non correte il rischio di staccare i punti e/o irritare la ferita.
  • Evitate di trasportare o sollevare oggetti pesanti.

Come prendersi cura della cicatrice dopo la guarigione?

A circa 3 settimane dal parto, la ferita è completamente rimarginata e non dovrebbe più provocare dolore. A questo punto, è possibile lavare la cicatrice con acqua e detergente delicato, avendo cura di asciugarla bene tamponando la zona senza sfregarla.

Questo è anche il momento ideale per iniziare a massaggiare la cicatrice. Questa pratica è raccomandata per prevenire la comparsa di antiestetici scalini e cheloidi (soprattutto nelle donne predisposte).

Come eseguire il massaggio della cicatrice: le tecniche

Ecco alcune tecniche di massaggio raccomandate, da applicare in sequenza.

  • Con i polpastrelli eseguite dei movimenti circolari in senso orario, sia sulla cicatrice che sulla cute che la circonda. Ripetete per 3 volte per tutta la lunghezza della ferita.
  • Tamburellate con la punta delle dita avanti e indietro sulla cicatrice e sulla pelle vicino ad essa. Ripetete per 3 volte.
  • Afferrate la pelle della cicatrice fra indice e pollice in senso perpendicolare (verticalmente se la cicatrice è orizzontale e viceversa) e muovete le dita come per arrotolare qualcosa. Ripetete per 3 volte lungo la ferita e la pelle circostante e poi proseguite con lo stesso massaggio parallelamente alla cicatrice (orizzontale se questa è orizzontale e viceversa). Ripetete per 3 volte.

Il massaggio dovrebbe essere effettuato 2 volte al giorno per circa 5-10 minuti, utilizzando prodotti con azione antinfiammatoria, decongestionante e cicatrizzante (in genere si consiglia l’olio di iperico, ma può andare bene anche l’olio di rosa mosqueta, l’aloe vera o del semplice olio di mandorle) e proseguito per circa 6 mesi o perlomeno fino a che la pelle non si sarà ammorbidita.

Attenzione: il massaggio non deve provocare dolore. Se la sensazione è spiacevole fermatevi e riprovate più avanti. Con il passare del tempo, potrete poi iniziare a massaggiare più in profondità.

Come eseguire il massaggio della cicatrice: il video

In questo video, la Dott.ssa Elena Bertozzi, fisioterapista del pavimento pelvico, vi mostra come massaggiare la cicatrice da cesareo.

Gel e cerotti in silicone

Questi prodotti aiutano ad “appiattire” la cicatrice, riducendo lo spessore dei tessuti.

I cerotti andrebbero applicati ogni notte e abbinati all’uso del gel durante il giorno, fino alla scomparsa della cicatrice.

Altri consigli utili

  • Proteggete la cicatrice dai raggi solari per evitare un’eccessiva pigmentazione che la renderebbe più evidente.
  • Seguite una dieta ricca di frutta e verdura, per idratare la pelle dall’interno e assumere le vitamine necessarie per promuovere la rigenerazione cutanea.

Fonti