Gentile Dott.ssa Buongiorno,
ho una bimba di quasi 21 mesi. Ad oggi pronuncia pochissime parole (forse non più di 15) rispetto ai bambini della sua età. Se vuole qualcosa indica e pronuncia sillabe diverse, oppure se vuole che tu faccia qualcosa con lei a prescindere dalla persona con cui si relazione (papà, baby sitter…) dice mamma.
Da circa tre settimane va al nido (anche dietro suggerimento del pediatra). Francamente sono un po’ preoccupata. Non so cosa pensare… eppure cerco continuamente di sollecitarla anche non dando seguito alla sua richiesta (ad esempio se capisco che vuole l’acqua, per un po’ faccio finta di non aver capito e poi le chiedo “vuoi l’acqua?”), ma non ottengo nulla. Mi può aiutare a capire? Grazie di cuore per la sua attenzione.
Cara mamma,
la vorrei rassicurare dicendole che sua figlia, in base al suo scritto, sembra una bambina con un normale sviluppo generale, che socializza con gli altri coetanei e con gli adulti e non ha problemi a farsi capire.
Se il pediatra, con visite specialistiche, ha escluso eventuali anomalie della bocca e dell’apparato laringofaringeo, mi sento di dirle che fino ai 3 anni può esserci un ritardo nel linguaggio, che poi si andrà a superare con l’età.
Ad ogni modo, la cosa fondamentale è considerare non solo il linguaggio ma anche lo sviluppo globale della bambina, che sembrerebbe non avere problemi nella relazione con gli altri, dai pari agli adulti, come la baby sitter e le educatrici del nido, ma soprattutto con i membri della famiglia.
Dato che il suo comportamento è esemplare, sollecitando la piccola a parlare per ogni richiesta non verbale che fa, le consiglio di continuare su questa strada e magari di introdurre qualche breve e facile canzoncina (ad esempio di quelle che si imparano anche al nido) da cantare insieme a squarciagola divertendovi.
Mi raccomando, cerchi di non parlare di questo aspetto del linguaggio davanti alla bambina, quindi ad esempio richieda alle educatrici un colloquio privato se vuole sapere se ci sono stati dei cambiamenti o altro, e aspetti che la bambina dorma per raccontare al partner com’è andata la giornata e se ci sono stati miglioramenti.
Le consiglio di avere pazienza e cerchi di non essere troppo preoccupata. Tuttavia, nel caso le sue ansie non riuscissero a placarsi, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi di prima infanzia, per fare una prima valutazione della bambina.
Cordiali saluti
Dott.ssa Erika Silighini
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