Allattamento con due gemelli: come sopravvivere ed esserne felici

L’alimentazione del neonato è la prima preoccupazione di una madre, un richiamo istintivo che spinge ad alzarsi più volte nel cuore della notte, a sopportare talvolta dolori e stanchezza, a superare anche inibizioni e paure e a fermare il mondo per dedicare la massima attenzione alla propria creatura.

Quando i neonati sono due, e tendenzialmente di peso contenuto, è facile immaginare allora come quella preoccupazione sia pensiero costante nella mente della mamma, impegnata, sopratutto nei primi tempi, per diverse ore durante il giorno e durante la notte.

17871651_s

I neonati gemelli, con un peso che si aggira mediamente sui 2-2,5 kg alla nascita, necessitano solitamente di 8-10 pasti al giorno ciascuno, con intervalli di 2-3 ore tra un pasto e l’altro.

Un tour de force che richiede grande energia e (ironicamente ma non troppo) fa emergere nella mamma doti organizzative insperate, di pazienza, tenacia e grande creatività. Una sorta di percorso di apprendimento a tre, fatto di istinto, osservazione e comprensione reciproca, costruito per prove e piccoli progressi fino a divenire pratica consolidata.

L’allattamento è così per qualsiasi mamma, ma con i gemelli inevitabilmente è necessario uno sforzo in più, perché le necessità da intercettare e da assecondare sono sempre moltiplicate per due.

Soluzioni di allattamento

Leggere, ascoltare e sperimentare ai corsi pre-parto aiuta a sondare le alternative e a prepararsi all’avventura. Suggerimenti esterni di ostetriche o consulenti all’allattamento sono preziosi anche ad allattamento avviato. Poi starà a ciascuna mamma trovare un equilibrio sostenibile per sé e i propri bimbi, creare con loro una routine, mantenerla con dedizione e costanza, variarla ogni qualvolta ce ne sia bisogno, muovendosi tra scatti di crescita, nuovi ritmi, e via via crescente autonomia.

Quali opzioni di allattamento per i gemelli

Il tipo di allattamento che si metterà in pratica (al seno, materno con biberon, artificiale, misto) dipenderà da tanti fattori e probabilmente evolverà nel tempo.

L’allattamento al seno (in assoluto il più consigliato anche per i gemelli) è possibile quando ve ne sono anzitutto i presupposti, ovvero quando mamma e bimbi sono in buone condizioni dopo il parto e non necessitano di cure particolari. Forte prematurità e ricoveri obbligati in Patologia Neonatale possono ostacolare l’avviamento all’allattamento al seno, momento cardine del processo per ogni mamma.

Se la mamma non può attaccare i piccoli, può sollecitare comunque la produzione di latte utilizzando il tiralatte (esistono modelli elettrici doppi che consentono di estrarre latte contemporaneamente da entrambi i seni). Ai bimbi sarà così somministrato in ogni caso il latte materno.

Se la produzione di latte è inferiore al fabbisogno, si ricorre all’integrazione artificiale, via quasi obbligata quando il peso contenuto dei bimbi e rischi di calo oltre i limiti fisiologici possono comprometterne la salute.

Se, infine, non vi sono i presupposti per fornire al bimbo il latte materno, si ricorre a quello artificiale, ultima soluzione, ma non per questo necessariamente da demonizzare.

Come gestire le poppate dei gemelli

Anche la gestione delle poppate dipenderà da diversi fattori ed evolverà nel tempo. All’inizio viene spesso consigliato di allattare singolarmente ciascuno dei bimbi, dedicandogli un proprio spazio e un momento di contatto esclusivo. Poi, ad allattamento avviato, si potrà optare per poppate “in contemporanea”, se la madre riesce a gestirle con sicurezza e tranquillità e se ben tollerate dai bimbi. La poppata in simultanea può non essere sempre fattibile o automatica: neonati con modi completamente diversi di alimentarsi o con ritmi veglia-sonno sfalsati, richiedono talvolta pasti dedicati.

Nel caso di ritmi veglia-sonno totalmente diversi, inoltre, sta alla mamma decidere se forzare i risvegli per allineare i pasti o se lasciare ai bimbi maggiore libertà nel guidare la richiesta. Spesso la prima via è quella consigliata, soprattutto se i neonati sono piccoli e tendono a saltare pasti e a dormire a lungo. L’allineamento dei pasti consente alla mamma una minima organizzazione dei tempi, evitando di ritrovarsi ad allattare in modo continuativo.

Se si allatta al seno, la mamma può scegliere di assegnare un seno a ciascun bimbo o di alternare i seni ad ogni poppata.

Se è necessaria l’integrazione artificiale, la mamma può scegliere di alternare ad ogni pasto biberon e seno (un pasto intero al seno e il successivo con solo biberon), di alternare per tutta la giornata biberon e seno (seno ad un bimbo e biberon all’altro per tutto il giorno) o di cominciare ogni poppata con il seno e di terminarla con l’integrazione per entrambi i bimbi.

Se si allatta artificialmente, si può scegliere di dare il biberon prima ad un figlio e poi all’altro o di darlo contemporaneamente, aiutandosi con cuscini, sdraiette o cullette.

Non esistono grandi consigli o percorsi standard a tappe fisse da seguire alla cieca: preparatevi a vivere l’avventura con serenità, godendo di momenti di contatto unici e facendo di ogni difficoltà un pretesto per imparare e per capire un po’ di più i vostri bimbi.

Mamma Paola