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Farete la scelta più giusta per voi e quello che accadrà dopo lo affronterete piano piano insieme, ce la farete in ogni caso!
Ciao Ely, ti sono vicina e penso di sapere tutto ciò a cui stai pensando, il cervello non si ferma mai e il cuore va in senso opposto, come sai non ho consigli da darti nonostante ci sia passata da pochissimo tempo….posso dirti solo una cosa che mi diceva mio marito e che reputo giusta nonostante io abbia fatto preso un’altra strada: “se decidiamo di andare avanti dobbiamo prendere ciò che verrà col sorriso sempre ed in ogni caso perché è una scelta fatta col cuore, senza aspettative”. Ti abbraccio e ti sono vicina….
Si svolge come al centro, farai dei monitoraggi nei GG in cui ti dirà lui presso il suo studio e poi ti darà l’appuntamento al centro Hera per fare il pick up.
Ciao Coccinella80 io sono stata seguita all’inizio da Mousavi, poi sono andata direttamente al centro Hera. Con lui ho fatto la mia prima e unica IUI e la prima fecondazione che è stata con tecnica mista Fivet/ICSI, mi sono trovata bene e non posso parlarne male, ho cambiato e sono passata al centro Hera esclusivamente per un discorso economico perché dovevo pagare Mousavi( che non fa fattura) più il centro Hera, per cui poi per la seconda e la terza mi sono rivolta al centro direttamente.
Ho trovato qualche piccola superficialità sia con Mousavi che al centro soprattutto per quanto riguarda il lato ormonale infatti mi sono fatta seguire da un endocrinologo esterno per la terza tecnica ma per il resto nulla di più.
Ely ti sono immensamente vicina, anche se ho appena vissuto tutto ciò non ho consigli da darti, per me la strada è ancora in salita e spero di arrivare a perdonare me stessa.
Ti abbraccio fortissimo, vorrei essere lì a consolarti, senza dire nulla ma standoti vicina.
Forza e coraggio, dentro di voi troverete la risposta.
Ciao Marilù, ieri è venuta a trovarmi una collega di lavoro e mi ha raccontato di una storia di suoi amici simile alla vostra….credo che sia tu. Se vuoi possiamo sentirci in privato, a me farebbe piacere.
Un abbraccio a tutte voi ragazze, forza e coraggio
ciao a tutte, non so se vi ricordate, qualche gg fa avevo scritto la mia storia, 40 anni compiuti, alla terza stimolazione beta positive,arrivati alla 12cesima settimana che neanche io ci credevo eseguito bitest e DNA fetale e purtroppo esito positivo per trisomia 21 confermato da villocentesi, femminuccia…. il mondo mi è crollato addosso.
Non so neanche spiegare tutti i sentimenti e i pensieri che abbiamo provato dopo, è stata una battaglia interiore troppo grave, troppe lacrime troppo tutto…..ci siamo informati con famiglie che hanno bambini o ragazzi con la stessa sindrome, alla fine con tante indecisioni ho deciso di interrompere la gravidanza e ho dovuto partorire mia figlia uccidendola, non credo che per questo potrò mai perdonare me stessa, ancora devo riprendermi fisicamente ma non è quello il vero problema.
Per me il lieto fine non c è stato e non è colpa di nessuno, solo della cattiva sorte, ma auguro davvero a tutte voi un finale felice che possa fare dimenticare tutti i sacrifici e le sofferenze affrontate.
Alla luce di tutto quello che mi è accaduto però mi sento fermamente di dare un consiglio soprattutto a chi come me ha una certa età e si approccia alla fecondazione assistita in modo che non possa incorrere in ciò che ho dovuto passare io : fate lo screening per le aneuploidie sulle blastocisti che producete questo perché la morfologia non dice nulla degli eventuali assetti cromosomici, la mia era una 5aa che stava già sgusciando, mai prodotta prima, mi ero fermata sempre ad una 4 AA che mi aveva dato una biochimica. Ve lo dico perché avevo fatto anche un colloquio con ivi a Roma e li se hai questa età o giù di li non ti fanno fare la PMA senza lo screening, perché purtroppo è probabile che tutte le blastocisti prodotte abbiano delle alterazione genetiche che poi sono quelle che non si impiantano o danno aborti per cui se si capisce questo è inutile continuare a trasferire embrioni che non si svilupperanno mai o che avranno alterazioni, ti consigliano direttamente a quel punto ovodonazione facendoti risparmiare tempo e dispiaceri per chi se la sente ovviamente.
Io l’avevo chiesta al Dott. Guglielmino proprio in quest ultimo tentativo ma lui me la sconsiglio perché tanto producevo poche blasto e quindi poco materiale da analizzare…be’ alla luce di tutto ciò avrei insistito ma ovviamente col senno di poi è facile parlare, cmq non capisco perché anche qui non venga fatta di routine.
Ho altre 2 blasto congelate ma proprio per questo penso che le lascerò li come ricordo almeno per ora a meno che mi dicano che dopo lo scongelamento possono analizzarle.
Ricordiamoci che intorno ai 40 anni l’esito positivo di una fecondazione con “bimbo in braccio sano” è del 10%, nell’altro 90% ci sta tutte il resto, negativi, aborti, e pure io…e fino a questo momento credetemi che quei numeri avevano avuto poco significato per me, prima di dover decidere io della vita di mia figlia.
Non voglio scoraggiarvi ma vi dico di affrontare tutto ciò in modo da essere un po’ realiste e di utilizzare tutti i mezzi che oggi la medicina per fortuna ci dà per evitare di affrontare delle situazioni che non si sarebbe mai pensato di affrontare.
Un’abbraccio a tutte e siate forti, io vi leggo sempre e quando leggo che a qualcuna va bene sono strafelice per voi con un pizzico di invidia ma positiva.
Grazie a tutte per il sostegno….ogni giorno ne parliamo con mio marito cercando di trovare la forza di cambiare idea.
Io mi sono guardata dentro, ho tanto desiderato questa gravidanza, il mio cuore supererebbe ogni difficoltà questo lo so pur di tenere questa bimba ma conosco i miei limiti, i miei difetti e le mie debolezze, non ho più la forza che avevo anni fa e non sono in generale una persona ottimista anzi il contrario e questo so per certo che nel percorso da fare non mi aiuterebbe, dovrei lasciareil lavoro il che sarebbe la cosa che però meno mi peserebbe…molti dicono che scelgono di interrompere per non farli soffrire, io invece credo fermamente che, a parte rare eccezioni, loro riescano ad essere felici se supportati da un ambiente familiare adeguato, io sono onesta con me stessa e non credo che la nostra famiglia possa essere capace di affrontare tutte le difficoltà che ci saranno con il sorriso sulla bocca e la serenità, ci sarebbe l’amore incondizionato sicuramente, il sostegno medico e tutto il necessario ma i problemi più grandi arriverebbero con l’adolescenza quando noi già saremo 60enni sempre se non ci succeda nulla fino ad allora….insomma la ragione porta a tutto questo ma il cuore è da un’altra parte, è inevitabile!
Penso che non esista una scelta giusta in assoluto ma quella che ogni coppia crede sia giusta per se.
Ely io sono di Catania, tu di dove sei? L’ospedale a cui mi sono rivolta non mi ha offerto nessuna assistenza psicologica nulla di nulla, anzi a parte la Dott.ssa che mi ha fatto la villocentesi che ho trovato molto gentile perché avendo già visto segni ecografici chiari non mi ha fatto attendere l’amniocentesi proprio per velocizzare i tempi per il resto ho trovato molta indifferenza quasi come se io fossi una “rogna”. Considera che ho avuto il referto della villocentesi questo martedì e l’appuntamento per fare gli esami e avviare la procedura di interruzione me lo hanno dato per il prossimo martedì…..questo mi ha fatto stare ancora più male perché nel frattempo la gravidanza va avanti con tutte le conseguenze……e chissà quando a questo punto verrò ricoverata…. c’è poca empatia e sensibilità nei confronti di questo tema, noi ci siamo sentiti abbandonati a noi stessi.
Cmq considera che per fortuna io vado da una psicologa privatamente già da un anno da quando ho avuto l’aborto spontaneo post Fivet e questo mi ha aiutato tantissimo, a quest’ora avrei fatto già andare al manicomio mio marito ed io non so dove sarei.
Ti auguro di trovare le tue risposte dentro di te con l’aiuto di tuo marito, ti abbraccio
Ciao Ely, non ti conosco ma in questo momento sto vivendo il tuo stesso dramma, in queste notti sono spesso insonne e mentre cercavo su internet ho trovato questa discussione.
Io ho 40 anni e una bimba di quasi 6 che è il mio unico miracolo, arrivata dopo ben 2 anni di ricerca a 34 anni, appena nata ho subito desiderato un altro figlio che non è mai arrivato…..ho cominciato a stare male psicologicamente e ho deciso di tentare con la PMA!
Il percorso della PMA è stata una giostra di alti e bassi che non auguro a nessuno, ho fatto 3 tentativi (avevamo deciso che questo sarebbe stato l ultimo per via dell’età e della stanchezza mentale e fisica) ottenendo una biochimica, un aborto in 6sta settimana e un negativo.
A giugno mi trasferiscono l ultima blastocisti, si instaura la gravidanza, a 13 settimane ho il risultato del test del DNA: trisomia 21.
Mi cade il mondo addosso, improvvisamente tutta la sofferenza passata in questi ultimi 5 anni scompare a fronte di questo macigno troppo grande da reggere…….
Ho eseguito proprio la scorsa settimana la villocentesi di urgenza e un’ eco che ha confermato il tutto e ora purtroppo sono nelle mani della burocrazia ospedaliera che aspetto per l’interruzione, si perché noi abbiamo scelto di interrompere dopo esserci informati e aver letto di molte esperienze genitoriali in tal senso…..e come dici tu c’è molta variabilità e non si ha certezza della gravità dei problemi fino alla nascita, se avessimo saputo che era un mosaicismo saremmo andati avanti, ho letto pure il libro Lo zaino di Emma, bellissimo, ma questo non mi ha fatto cambiare idea.
Impazzisco a pensare di dover uccidere mia figlia, con quel cuore che batte e le manine e i piedini che si muovono……… è un dolore troppo grande e ho paura che mi scoppi il cuore.
La mia esperienza con la PMA si chiude qui, chiuderò nel cassetto il sogno di avere 1 secondo figlio e spero che un domani tutto questo dolore si attutisca.
Ti sono vicina e se vuoi possiamo darci sostegno a vicenda, un abbraccio.
Si era tutto perfetto, è una casualità e a 40 anni le probabilità aumentano anche se si possono avere a qualsiasi età. Noi come ho scritto siamo sine causa, insomma semplicemente sfortuna se così si può chiamare
Grazie ragazze per le vostre parole e il vostro sostegno, mi sto documentando su tutto cio’ che comporta questa sindrome, è vero che a volte è compatibile con la vita ma è anche vero che esistono diversi livelli di gravità ed eae volte accompagnata da varie malattie o problemi fisici e tutto ciò non si può sapere prima, per cui è un salto nel buio, nonostante questo stiamo valutando ed io ancora devo metabolizzare…..anche perché dovrei a tutti gli effetti partorire purtroppo!
Purtroppo con fecondazione si deve mettere in conto tutto….niente è escluso.
Luna si credo di aver capito anche io chi sei, spero che il tuo percorso stia andando bene.
Ciao a tutte, è da parecchi mesi che vi leggo ma non ho mai avuto il coraggio di scrivere….ora lo faccio probabilmente per sfogarmi, per mettere nero su bianco quello che mi sta accadendo, per poterlo rileggere e piangere piangere epiangere……Ho compiuto a maggio 40 anni e mi sono voluta regalare la mia terza ed ultima stimolazione ovarica, l’ho deciso in corso d’opera ,dopo la prima stimolazione andata male che avrei fatto max 3 tentativi perché mi sono detta ho già una certa età, la stanchezza mentale e fisica comincia a farsi sentire e non voglio combattere contro i mulini a vento (10% di possibilita’ e forse manco??).
Premetto una cosa che è molto importante e che credo sia il motivo per cui nonostante io abbia toccato tante volte il fondo abbia trovato il modo di risalire, ho già una figlia che compirà tra poco 6 anni, bellissima e sanissima e arrivata in modo naturale dopo ben 2anni di attesa in cui intorno a me le ragazze rimanevano incinta se solo toccate….
Appena ha compiuto un anno abbiamo ricominciato a provare per il secondo, io lo desideravo moltissimo e lo desidero tutt’ora, ogni mese puntualissime le mestruazioni ma stavolta ogni volta per me una tragedia pianti ogni mese, allontanamento dalle amiche e persone con cui non potevo condividere questa cosa…comincio ad analizzare questo sentimento e penso perché non mi rassegno? Perché voglio per forza un altro figlio e soprattutto perché ci sto così male avendone già uno? Non lo so, forse perché io sono figlia unica, ho perso mia madre a 15 anni e con lei la mia famiglia perché mio padre si è risposato quasi subito ed io mi sono sentita profondamente sola, senza fratelli cugini o zie…avevo il grande desiderio di creare una famiglia tutta mia in modo che mia figlia non restasse sola.
Dopo un anno e mezzo di disperazione e di tentativi nulli decido di intraprendere la strada della PMA convincendo anche mio marito, arrivo all’età di 37 anni prossima ai 38. Facciamo tutti gli accertamenti, sine causa, apparentemente, sono molto fiduciosa all’inizio, se ho avuto una figlia sarà più facile……quanto ero stupida e ingenua a pensarlo!
Tutti e tre i tentativi li faccio al centro Hera, solo il primo seguita da esterna da Mousavi.
Prima stimolazione ciclo lungo rischio iperstimolo mi congelano due blastociti da cui ho una biochimica e un aborto alla sesta settimana…..mi dispero e decido di cominciare ad andare dallo psicologo per non crollare.
Perdo fiducia in quello che sto facendo ma decido di fare altri 2 tentativi perché non si sa mai…seconda stimolazione ciclo corto trasferimento a fresco di una sola blastocisti ottengo un negativo.
Faccio la terza stimolazione e chiedo di fare il ciclo lungo, nel frattempo non credo che andrà bene, la voglio fare ma nello stesso tempo non penso che alla fine ci sarà il finale lieto…mi trasferiscono una blastocisti a fresco e 2 le congelano, ho un principio di iperstimolo, le beta sono positive ma non salgono bene forse è una extrauterina…..e invece no è in utero e procede, va avanti nonostante i miei pianti e i miei pensieri negativi, ad ogni eco penso che vedranno delle malformazioni e invece no, comincio a tranquillizzarmi ma non lo dico lo stesso a nessuno, voglio aspettare il test del DNA per essere sicura e gioire forse finalmente…..e invece 2 GG fa alla 13esima settimana ho saputo che aspetto una bimba con sindrome di Down.
Sono distrutta….e sono ad un bivio.
Nonostante tutto sono felice perché leggo che per qualcuna di voi andrà a finire bene.
Non per me, vi abbraccio
Ciao a tutte, sono mamma di una bimba che ormai ha 5 anni avuta a 34 anni e arrivata dopo ben 2 anni di ricerca cosi’ come per miracolo. E ho pensato, se e’ successo un miracolo perche’ non riprovarci e da ben 4 siamo in cerca del secondo……da circa 1 anno e mezzo ci siamo approcciati alla PMA e fin’ ora ho fatto una iui negativa e una stimolazione con pick up in cui per rischio iperstimolo mi sono dovuta fermare e hanno congelato 2 blastocisti. La prima trasferita a Giugno 2019 finita in biochimica, la seconda trasferita il 15 di ottobre 2019 che sta terminando in aborto alla sesta settimana perche’ dall’eco fatta ieri ci sono tutti i presupposti……ho tanta tanta confusione nella testa.