Ragazze scusate se rispondo solo ora, intanto buongiorno a tutte; è stato il mio primo transfer, ho fatto purtroppo due preparazioni, una esattamente un anno fa, l’endometrio era pronto così come il viaggio ma dopo causa coronavirus abbiamo rinviato tutto a data da destinarsi, in quarantena ero disperata, vivevo ogni giorno controllando i casi di contagio in Italia e in Spagna, non mi ha aiutato il fatto che per tre mesi non abbia avuto il ciclo. Ogni giorno leggevo comunicati delle Ambasciate, poi a maggio un raggio di speranza, ovviamente non era il periodo migliore per fare le cose ma con mio marito ci siamo detti che non era più giusto aspettare, nostro figlio ci aspettava. Piano piano ho iniziato a organizzare tutto, la clinica che abbiamo scelto, l’Istituto Bernabeu, ci ha spostato da Alicante a Palma perché per numero di contagi era più sicura e più simile alla condizione della mia Regione. Rifaccio tutti i controlli e inizio la stimolazione per il mese di luglio, siamo partiti per il compleanno di mio marito, abbiamo preso questo viaggio come una vacanza. Dopo il transfer ho visitato la città, nuotato in piscina, mangiato paella e fatto tantissime cose, sia la mia ginecologa che il medico della clinica mi dicevano di fare la vita che facevo prima, senza limitazioni, d’altronde una donna in natura non sa al cento per cento quando rimane incinta. Dopo 8 giorni post transfer ho fatto le beta, erano positive, sono rimasta con i piedi per terra perché ogni tre giorni andavano ripetute per un po’ di tempo, devono crescere per capire che non sia una gravidanza biochimica e ogni volta aumentavano sino al giorno in cui la clinica mi invia la lettera di gravidanza con la data presunta del parto chiedendo alla mia ginecologa di fare un ecografia.. e il mio bambino era lì grande due millimetri tra due stelline, il suo cuore si muoveva ma ancora non lo potevo sentire, c’era tutto: sacco vitellino, placenta che si formava e il battito… ad ogni controllo cresceva ed io mi innamoravo. Dopo i risultati del bi test e aver scoperto che non c’erano anomalie genetico ho scoperto di aspettare un maschietto, lo sapevo già dentro il mio cuore ed ero super felice. Ora non vedo l’ora di conoscerlo di persona. Il nostro è un percorso difficile ma non perdete mai la speranza.
Un caro augurio a tutte
Sono mamma di Dedo Dedo (3 anni)