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Barbara
PartecipanteIn risposta a quando ha scritto IleCiao carissima! Non posso dirti ciò ch’è giusto per te! Io forse avevo molti meno dubbi e con tutta onestà alla mia bambina non terrò nascosto nulla. Una premessa i figli che stiamo cercando purtroppo non abbiamo avuto modo di realizzare il sogno per problemi imputabili a una disfunzione nostra. Tutti abbiamo il diritto di divei genitori se ne abbiamo il desiderio e la scelta è condivisa da entrambe i partner. Non l’avrei mai fatto contro la volontà di mio marito in primis. Abbiamo realizzato che lui non avrebbe voluto il seme di un altro e perfortuna già che ho quel di mio marito è tanto. Ringrazio la donatrice che ha contribuito a realizzare il nostro sogno. Senza mi sarei sentita mutilata credimi. Ho vissuto con naturalezza e consapevolezza che c’è anche una parte di me. Il percorso col psicologo ci ha dimostrato dopo anni di studi che i figli si modificano e ci appartengono attraverso le nostre emozioni. Da lì mi sono sentita molto più rassicurata. Poi una premessa la clinica estera alla quale mi sono rivolta ha un successo più elevato rispetto all’Italia dove arriva ovuli congelati senza garanzia. In Italia purtroppo mi è andata male e fortemente delusa a 50 anni senza altra speranza. Ti dico senza vergognarmeme che ho sfruttato ogni risparmio grazie all’azienda dove lavoro e mi sono data altra opportunità…ho detto rinuncio a qualche capriccio ma dovevo riprovare.
A Cipro Nord mi hanno dato ottimi risultati e ora sono al termine della mia gravidanza tra qualche giorno abbracceremo Sophia….ho 51 anni e mi sento meglio di una giovincella 😁Ile
PartecipanteIn risposta a quando ha scritto BarbaraCiao Barbara! Anche a me hanno detto che x realizzare il sogno di diventare mamma ho come unica possibilità (vista la mia età!) l’ovodonazione… Ho 47 anni, a febbraio ho avuto un aborto spontaneo che mi ha devastata… Sono un po’ titubante riguardo all’eterologa perché mi faccio mille domande, ho mille paure… In primis paura di nn riuscire ad accettare/sentire davvero “mia” la creatura che metterei al mondo… E lungi da me l’idea di rovinare la vita a qualcuno! Men che meno a un bambino… Nn voglio rinunciare a una gioia così infinita ma…. Mi chiedo se sia la scelta giusta. Paura che nn vada a buon fine l’impianto. E non so se riuscirei a sopportare di nuovo un dolore così grande. E poi…. Non credo che vorrei mai dire alla creatura che ho desiderao più di ogni altra cosa al mondo che io non sono davvero sua madre…. Credo che vorrei rimanesse un segreto tra me e io mio compagno… E forse non è giusto. Non so davvero che pesci pigliare… È sicuramente una decisione che richiede tempo. Ma per me tempo nn ce n’è più tanto… Tu come sei arrivata a questa decisione? Qual è la cosa giusta da fare? Buttarmi con fiducia e forse anche un po’ di incoscienza, smettendo di cercare informazioni ovunque, smettendo di farmi domande o prendermi ancora una parte di quel tempo che comincia a stringere???
Biby
PartecipanteBarbara
PartecipanteCiao cara se posso esserti utile io ho esperienza con ovodonazione e ho scelto questa via solo dopo la consapevolezza che io non avrei mai più avuto figli di mio e comunque con la fortuna di avere un marito comprensivo anche se il problema primario ce l’ho io! Credimi quando ho fatto una ricerca per capire le mie possibilità e tutte le cliniche mi indirizzavano a eterologa, ho impiegato due anni per decidermi che il mio orologio biologico stava accadendo. In Italia per lo meno e in Veneto, limite massimo 50 anni.
Ho fatto tutto senza pensarci 2 volte, quando si desidera un figlio si va oltre. Ero allo scadere dei miei 50 anni, mettici il Covid e tutto sembrava irraggiungibile. Ho scelto la clinica senza saperne effettivamente se era quella giusta non conoscendo bene. Tutto ha iniziato in pochi mesi e mio marito era sempre via per lavoro. La clinica ci ha dato modo di organizzarci senza stress e consulenza psicologica (fatto un test dove sono stati analizzati tutti i nostri comportamenti in dettate situazioni anche imbarazzanti) risposto con esito positivo anche se buttata lì ho pensato mi metteranno in psichiatria 😅😅😅 e invece no. Ci vuole consapevolezza su ciò che facciamo.
Detto questo, come prima esperienza abbiamo fatto arrivare dalla Spagna 8 ovuli e solo uno di buona qualità sono riusciti a fare il transfer…sono rimasta malissimo ma nonostante ciò sono riuscita a rimanere incinta. Peccato dopo due mesi non riusciva a progredire finito con aborto spontaneo. Abbiamo speso tanti sacrifici e raggiunti i 50 anni ho detto stop……ma un bel giorno mi sono messa a fare una ricerca all’estero e ho trovato a Cipro dopo alcune consulenze e tutte mi portavano sempre in unica direzione! Se posso darti un consiglio all’estero non hanno ovuli congelati e tutto a fresco e quindi miglior qualità. Ora sto aspettando un bimbo/a sto al terzo mese 🙏 . In questa clinica hanno realizzato 9 embrioni con tecnica PGD dove analizzano i problemi cromosomici prima dell’impianto. Quindi embrioni sani e con successo di impianto più alta salvo problemi della donna che riceve e di questo ne fanno un adeguato esame ( dall’Italia verranno inviati esami e controlli).
Spero di esserti stata di aiuto! Io credo, nel mio caso, che dopo 30 anni di attesa e con il compagno giusto, ho superato ogni ostacolo. Mi ha fatto più male la perdita con aborto spontaneo. Poi l’ho desiderato ancora di più…e ho più di 50 anni.Irene
PartecipanteBuongiorno a tutte
Scrivo brevemente la mia storia. Da 3 in cerca della cicogna, da due cicli di pma omologa( ne ho fatti due). Primo ciclo 6 embrioni e 4 blastocisti: gravidanza extrauterina e poi niente. Secondo ciclo 4 embrioni e una sola blastocisti: aborto a 7 settimane. Ho contattato e sono in cura presso il Bernabeu di Madrid e la ginecologa che mi segue mi ha detto che probabilmente dipende dalla mia qualità ovocitaria e mi ha proposto un ciclo di omologa con diagnosi pre impianto (stessa cosa propostami qui in Italia). Io non me la sento,le percentuali dell’omologa restano sempre basse, circa il 23%, e anche se ho 37 anni io e mio marito siamo stanchi e psicologicamente andati. Ho deciso per l’ovodonazione già da tempo e non ho mai avuto dubbi perché per me la genetica non c’entra proprio alla nel legame madre/figlio. Decido di contattare la psicologa del centro per farmi supportare durante il periodo della preparazione e questa inizia a parlarmi di lutto genetico, se ho accettato che il DNA del bimbo non sarà il mio,ecc. Insomma mi ha creato delle angosce assurde che francamente non avevo. Premetto che da anni sono in cura da un neurologo perché ho avuto forti problemi di ansia causati dalla mia iper razionalità e dal pormi sempre dubbi. Ora questa deficiente mi ha messo il pallino. Non vorrei che possa avere in seguito un rifiuto. Mi son venuti i dubbi di tentare una terza volta ma mi sembra di perdere tempo, stress, ansie e non risolversi in nulla, anche perché l’ovodonazione non è magia, possono essere necessari più cicli.
Vi chiedo, a chi è diventata mamma con ovodonazione, se ha mai avuto un rifiuto per il figlio, se ha avuto queste paure e ansie e come si sono risolte. Grazie e scusatemi se mi sono dilungataCapire meglio Come gestire la gravidanza extrauterina